Noi siamo tutto, la recensione

Eccoci qua. Siamo di nuovo in quel periodo dell’anno, precisamente il mese di settembre, in cui escono al cinema film lacrimosi. Fateci caso: nel settembre 2014 toccò a Colpa delle stelle, lo scorso anno a Io prima di te, adesso a Noi siamo tutto. Perché vogliono farci iniziare il nuovo anno (perché sì, il vero Capodanno è a settembre) con la morte nel cuore (scelta di termini niente affatto casuale)? È un mistero.

Ciò che non rimane avvolto nel mistero, invece, è la trama di queste vicende strappalacrime. Infatti Noi siamo tutto ricalca quasi pedissequamente lo scheletro (oggi solo parole lugubri) dei suoi predecessori citati sopra: anche qui abbiamo una giovane coppia dove uno dei due sta più di là che di qua, melensaggini varie, un viaggio esotico per far godere al malato alcuni istanti di gioia prima della fine, accattivanti canzoni pop.

Eppure nessun film è perfettamente uguale ai precedenti: in Noi siamo tutto sono presenti alcuni risvolti originali, ad esempio, tra cui la malattia di Maddy (Amandla Stenberg), motore e allo stesso tempo freno della narrazione. Motore perché Maddy soffre di una sindrome che la relega in casa sin da piccola, perciò la relazione che si sviluppa col suo coprotagonista Olly (Nick Robinson) è per forza di cose sui generis e dunque foriera di novità rispetto ai cliché contenuti in Colpa delle stelle e company.

Dunque Noi siamo tutto si svolge per gran parte al chiuso, nella casa di Maddy o nei suoi voli di fantasia. Ed è da questo fattore che deriva il freno del film, il quale a lungo andare risulta troppo statico per via della sua natura “casalinga”. Inoltre i dialoghi stessi sembrano scritti tirando il freno a mano: al di là delle frasi sentimentali di turno, i discorsi di Maddy e Olly risultano trattenuti, talvolta vicini a una maggiore esuberanza ma in realtà sempre eccessivamente garbati e poco verosimili.

L’intero film, a dire la verità, risulta fin troppo garbato e delicato. Persino nel finale (il quale è piuttosto interessante, peccato sprecarlo per un filmetto così) ci si trattiene talmente tanto da sfiorare una retorica esasperante.

Se cercate un film che vi faccia sì piangere, ma non troppo, che intrattenga, ma non troppo, allora Noi siamo tutto è il film “mediano” che fa per voi.

Giulia Sinceri

PRO CONTRO
un film garbato, con un risvolto finale originale. In certi punti risulta fin troppo trattenuto e statico.
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Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Valutazione: 0 (da 0 voti)
Noi siamo tutto, la recensione, 5.0 out of 10 based on 1 rating

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