I 5 migliori film del 2017 secondo DarksideCinema.it

Ancora con la pancia piena per le abbuffate natalizie e consapevoli di cosa ci aspetta a capodanno, ci prendiamo una pausa dal cibo traendo le somme di cosa ha funzionato e cosa meno in questi 12 mesi appena trascorsi: è giunto il momento delle classifiche di fine anno con il meglio e il peggio cinematografico del 2017. Cominciamo con i cinque titoli che hanno rappresentato, secondo noi redattori di DarksideCinema, i film migliori passati sugli schermi cinematografici italiani quest’anno.

E voi, in quale Top 5 vi riconoscete maggiormente? Fatecelo sapere commentando questo articolo oppure sulle nostre pagine social Facebook e Twitter.

A breve potrete scoprire quali sono, invece, secondo noi i peggiori film del 2017.

Ci auguriamo un nuovo anno ricco di grandi film e auguriamo a voi un 2018 da veri darksiders!

 

Roberto Giacomelli

  1. ARRIVAL

Denis Villeneuve è uno dei registi più talentuosi tra gli attuali esponenti di Hollywood, capace di portare un personalissimo sguardo d’autore in film di genere e quest’anno ce l’ha dimostrato con ben due film di fantascienza: il sorprendente (e rischiosissimo) Blade Runner 2049 e lo stupendo Arrival. Quest’ultimo riesce a tradurre per immagini concetti importanti come la comunicazione tra popoli e l’accettazione di un destino infausto tenendo sempre presente l’intrattenimento dello spettatore. Equilibri perfetti, immagini suggestive e una Amy Adams in stato di grazia.

  1. LOGAN – THE WOLVERINE

Il canto del cigno che ogni cinecomix-saga meriterebbe per chiudere in bellezza un arco narrativo o un personaggio, come è accaduto al Wolverine di Hugh Jackman che dice addio ai suoi (numerosi) fan con un film profondo e bellissimo in cui tutto è al punto giusto e il protagonista, così come il comprimario Dr. X interpretato ancora da Patrick Stewart, sono semplicemente da Oscar.

  1. COCO

La Pixar, si sa, ha rivoluzionato il modo di fare e guardare cinema d’animazione e Coco è il suo capolavoro. Questo basterebbe a giustificare la presenza in Top 5 di questo titolo, un meraviglioso racconto sul coming of age che racconta la cultura messicana e l’importanza del ricordo. Visivamente bellissimo, emozionate, commovente e con una storia ricca di colpi di scena. Davvero non gli si può chiedere di più!

  1. GUARDIANI DELLA GALASSIA – VOL. 2

Perché è divertente, commovente, ricco di trovate ben congegnate e con personaggi scritti benissimo. Guardiani della Galassia è stato salutato come lo Star Wars dell’universo Marvel e se il primo film era Una Nuova Speranza, Guardiani della Galassia Vol. 2 è L’impero colpisce ancora. Chiaro no?

  1. THE WAR – IL PIANETA DELLE SCIMMIE

La nuova saga del Pianeta delle Scimmie è tra le cose migliori partorite dall’attuale panorama cinematografico perché capaci di proseguire un discorso iniziato quasi 50 anni fa svecchiandolo e rimanendone comunque coerente. The War ne è il suo climax, un equilibrio perfetto tra generi (western, carcerario, perfino biblico!), una storia intensa con personaggi delineati magnificamente, un Andy Serkis in mo-cap che meriterebbe l’Oscar e omaggi affettuosi al film che ha dato origine a tutti. Ragazzi, siamo di fronte a un capolavoro.

 

Luca Marra

Premessa: difficile sceglierne solo cinque, ho tenuto a mente il criterio di varietà scegliendo un rappresentante per genere.

  1. IL CLIENTE

Asghar Farhadi dopo Una Separazione torna a raccontare il contrasto tra contemporaneità e tradizione. Mi piace molto come riesce a trasportare temi così attuali e a rischio retorica e intellettualismo in strutture narrative cinematografiche e narrativamente ben congegnate. Il cliente è drammatico ma è anche un thriller claustrofobico. L’ultima mezzora è di un’intensità quasi insopportabile per le quantità d’ansia che può generare un thriller. Un film di grandissimo impatto nella memoria.

  1. BLADE RUNNER 2049

Un classico “spacca-opinione” così come sta facendo il Star Wars: Episodio 8. Se su quest’ultimo qualche dubbio mi permane, non ho avuto nessuna riserva dopo la visione di questo nuovo capitolo da saghe nobili. Per me è il sequel perfetto, come non si vedeva da decenni. Riesce a entrare nei gangli tematici e d’atmosfera del capolavoro di Dick (e poi Scott) con una naturalezza sorprendente. C’è una immaginazione visiva emozionante, rarefatta e inquieta proprio come era la Los Angeles dei cacciatori di replicanti. Coi film di quest’anno non ricordo emozioni eguali per i miei occhi.

  1. COCO

Pixar, oh Pixar. Fa un film molto bello, Inside Out, e poco dopo è capace di farne un altro forse ancora più bello. Coco è un esempio di come l’animazione sia un linguaggio per tutti e possa alzare sempre più l’asticella. Un’allegoria della morte e della memoria che punta dritta al cuore, parla a bambini e adulti. Come se non bastasse lavoro su di un conflitto molto potente: scegliere la famiglia o la propria realizzazione? E che capacità di far metafora col Cinema! Meraviglioso.

  1. LA LA LAND

Damien Chazelle mi aveva già conquistato con Whiplash, ora con La La Land si conferma come uno dei giovani sui quali il cinema può davvero contare per il futuro assieme a Xavier Dolan o altri, seppur più adulti, come Pablo Larrain o Denis Villeneuve. La La Land è una favola dolce, malinconica e cinefila. Tocca tanti tasti delle nostre emozioni.

  1. SCAPPA – GET OUT

Horror potente, vibrante, stratificato. Di solito i film a tesi, al di là che possa esser d’accordo o meno, mi irritano ma Scappa- Get Out mi ricorda Romero, Carpenter ed altri maestri per come trasforma il mentale in fisico, in tangibile. Horror che nasce da timori veri, contemporanei e diviene film di genere con ottima visione cinematografica.

 

Rita Guitto

  1. IT

Quando si entra in sala con un po’ di pregiudizio e poi se ne esce appagati e contenti, allora il film funziona. IT è probabilmente il miglior horror dell’anno, terrificante e inquietante al punto giusto, che non tradisce il romanzo originale ma lo decodifica per una riuscitissima versione cinematografica modernissima.

  1. LA BATTAGLIA DI HACKSAW RIDGE

Nonostante la cristianità manifesta, sempre presente in ogni film di Mel Gibson, questo war movie tratto dalla storia vera di Desmond Doss è veramente imperdibile. Gibson ci racconta la vita di un obbiettore di coscienza che va a combattere in guerra senza armi, e lo fa nel modo più giusto. Violento, crudo, vero, proprio come la guerra.

  1. ARRIVAL

Fantascienza e viaggi nel tempo, amore e drammi familiari, alieni e umani, filosofia e politica. Tutto trova spazio in Arrival, un film complicato ma completo di tutto, orchestrato con grande maestria da Denis Villeneuve. Non è solo un invasion-movie ma un’opera profonda che studia antropologicamente un mondo che potrebbe essere davvero tale in una situazione analoga.

  1. COCO

Visto due volte, pianto due volte! Coco è uno dei migliori Disney-Pixar di sempre, un film per tutti che soddisfa a pieno ogni genere di pubblico. Tradizioni messicane impiegate per parlarci di un aldilà festoso, allegro e colorato che fa della memoria una delle virtù più alte della nostra esistenza. Guardare questo film è un’esperienza che difficilmente lascerà indifferenti.

  1. BABY DRIVER – IL GENIO DELLA FUGA

Avete presente la sensazione che si prova quando esci dalla sala pienamente soddisfatto? Ecco. È questo il motivo per il quale ho piazzato Baby Driver al primo posto della mia classifica 2017. Un film imperdibile, a cui non manca nulla: colonna sonora diegetica impeccabile che dà il giusto ritmo ad ogni scena, trama e sceneggiatura mai banali, regia e montaggio da brividi. E poi un Kevin Spacey in forma come non mai.

 

Susanna Norbiato

  1. IT (Capitolo 1)

Se Steven Spielberg e Wes Craven avessero deciso di fare un film a quattro mani negli anni Ottanta, questo sarebbe stato il felice risultato. It è la sinfonia che tutti i nostalgici come me stavano aspettando, che pur nel suo non rispettare completamente il romanzo di Stephen King, riesce a catturarne l’essenza più vera, risultando un bellissimo film d’avventura dalle tinte horror. Una storia coinvolgente, che non perde il ritmo nemmeno per un secondo e con un giovane cast in grado di fare le scarpe a tanti interpreti con anni di esperienza alle spalle. Il consiglio? Non andatelo a vedere aspettandovi Insidious.

  1. STAR WARS – GLI ULTIMI JEDI

Probabilmente il miglior Star Wars dopo L’impero colpisce ancora, nonostante abbia raccolto apparentemente più lamentele che consensi da parte dei fan (e della critica…), ma poco importa. Gli ultimi Jedi crea un solido ponte con il passato, per poi buttarlo in parte giù a picconate e senza remora, ed è proprio in questo che risiede il suo maggior pregio.  Per creare qualcosa di nuovo è importante considerare e rispettare ciò che sono le fondamenta della storia, ma senza cadere nel rischio di rendere questa base “inattaccabile” e questo è ciò che viene fatto in questo Ottavo capitolo. Si stabiliscono delle nuove basi, senza rinunciare a quella che è la sostanza “mitologica” di Star Wars, ma in un certo senso aggiornandolo rispetto anche alle esigenze contemporanee. Ha il giusto (e ribadisco, giusto) equilibrio tra registro drammatico e comico, la regia è una bomba e Adam Driver come Kylo Ren è magnifico.

  1. LOGAN – THE WOLVERINE

Potrebbe sottotitolarsi “il primo della sua stirpe”, un cinecomic come non se ne erano visti prima (se escludiamo variazioni sul tema quali Sin City). Il primo a coinvolgere dei personaggi che negli anni si sono resi noti al grande pubblico all’interno del franchise degli X-Men, che fanno un passo (bello lungo) superando il confine del film per famiglie. Siamo in un territorio in cui il grande pubblico non è abituato a vederli muovere e che forse può lasciare alcuni perplessi, ma la forza di Logan risiede proprio nella sua crudezza senza filtri e nei risvolti di trama inaspettati che ci consentono di gettare nuova luce sulla natura più profonda di questi personaggi e sulla loro storia.

  1. ARRIVAL

Sicuramente uno dei migliori film di fantascienza e non solo degli ultimi anni. Arrival ha tutto, è innovativo nei contenuti (tratto dal racconto Storia della tua vita di Ted Chiang) e risulta strutturato per integrarsi perfettamente alla sostanza della storia che racconta. Propone una profonda riflessione sul linguaggio e il potere che questo ha di influenzare in modo radicale il nostro modo di ragionare e agire. Un lavoro incredibile sul piano visivo, ma anche soprattutto sonoro (che gli garantisce Oscar per il Miglior montaggio sonoro, che resta un misero riconoscimento per una tale opera). Per molti potrebbe essere il film della vita.

  1. THE WAR – IL PIANETA DELLE SCIMMIE

Non ho avuto dubbi nemmeno per un secondo sul primo posto di questa classifica. The War è stato il coronamento di una trilogia meravigliosa, che non solo rende omaggio alle sue origini ma le arricchisce con un progetto unico e una storia intensa sia sul piano emotivo che visivo. Un percorso tutto in crescita, attraverso il quale Andy Serkis ci regala, nei panni di Cesare, quella che probabilmente è l’interpretazione della vita e che in un modo giusto gli garantirebbe più di un riconoscimento. Il suo confronto con lo spietato “kurtzesco” Colonnello di Woody Harrelson mi ha lasciato, letteralmente, in lacrime.

 

Giuliano Giacomelli

  1. GUARDIANI DELLA GALASSIA – VOL.2

Non sono tra quelli che nel 2014 si erano strappati i capelli per il primo film. E ho fatto bene, altrimenti adesso non avrei avuto nulla da “strappare”. Guardiani della Galassia – Vol.2 supera di gran lunga il precedente e mette in scena un James Gunn davvero scatenato e senza freni. Aumenta l’ironia, aumenta la spettacolarità e aumenta il grottesco. Ma dietro questo divertente e divertito fumettone c’è anche un discorso molto amaro su quello che è il difficile compito d’esser genitori. Colonna sonora da urlo!

  1. COCO

Cosa hanno in comune la Disney e la Coca-Cola? Semplice! Entrambi custodiscono la ricetta segreta per la perfezione. Coco è l’ennesima testimonianza che il cinema d’animazione, soprattutto quello Disney e Pixar, si è evoluto a tal punto da non aver più nulla a che spartire con quelli che in passato venivano volgarmente chiamati “cartoni animati” e associati ad un pubblico di bambini. Coco è grande cinema ma soprattutto è la testimonianza che anche dietro un film d’animazione ci può essere (e ci deve essere!) un lavoro di scrittura eccezionale.

  1. STAR WARS – GLI ULTIMI JEDI

Per il sottoscritto Star Wars è la saga del cuore e dunque, lo ammetto, potrei mancare di obiettività. Fatto sta che con Gli ultimi Jedi quella saga iniziata tanto tempo fa da George Lucas evolve verso una direzione nuova ed inaspettata. Un punto di non ritorno all’interno di questa magnifica epopea. Tanti colpi di scena, nulla di prevedibile, ritmo indiavolato. Quest’ottavo Episodio è un inno d’amore a quello che Star Wars è stato ma è anche il vero apripista per tutto ciò che sarà.

  1. SETTE MINUTI DOPO LA MEZZANOTTE

Un piccolissimo film passato quasi inosservato. Alla regia c’è J.A. Bayona che, per chi scrive, è uno dei registi più interessanti e talentuosi attualmente sulla scena e con questo film realizza una vera e propria opera d’arte. Visivamente incantevole, pieno di trovate mozzafiato e capace di descrivere e sviscerare il rapporto genitori-figli come nessuno aveva mai avuto il coraggio di fare. Un autentico toccasana per la mente e per il cuore. Un dramma fantastico come non se ne vedevano da tempo. Anzi, come forse non se ne erano mai visti.

  1. THE WAR – IL PIANETA DELLE SCIMMIE

La lunga Odissea di Cesare, iniziata nell’ormai lontano 2011, trova una sua conclusione in questo magnifico ed epico racconto. La trilogia prequel de Il Pianeta delle Scimmie, ormai possiamo dirlo, rappresenta molto probabilmente una delle cose più complete, complesse ed emozionanti offerteci al cinema in questo nuovo millennio. Matt Reeves trova il giusto modo di far dialogare cinema d’intrattenimento con quello d’autore e ne viene fuori un’opera pressoché perfetta.

 

Matteo Illiano

  1. CUORI PURI

Tra il coraggio nell’affrontare generi inediti (Ammore e malavita, Gatta Cenerentola) e i debolissimi incassi dell’onnipresente commedia, l’esordio di Roberto De Paolis è il titolo italiano da non lasciarsi sfuggire di questo 2017. I due giovani protagonisti vagano in un pedinamento pseudo-documentaristico, tipico del miglior cinema italiano del passato, alla ricerca della conoscenza dell’altro e di una purezza personale, intesa come una condizione estremamente problematica.

  1. THE INSULT – L’INSULTO

Ibrido curioso sospeso tra l’intimità di Asghar Farhadi e le atmosfere di un legal drama americano. Partendo da un incidente piuttosto comune, il regista libanese Ziad Doueiri mostra il rapporto tra singolo e collettività a Beirut, una città dal presente tormentato. L’insulto del titolo è sufficiente per far crollare le precarie basi di un intero paese: una forte incapacità di convivere e la messa in discussione di un’identità possono coinvolgere tutti nella battaglia fuori e dentro il tribunale.

  1. SCAPPA – GET OUT

Non lasciatevi influenzare dalla paradossale nomination ai Golden Globes nella categoria miglior commedia/musical perché il film di Jordan Peele è un horror in piena regola, ma è anche moltissimo altro. La pellicola riesce a fotografare come pochi prodotti audiovisivi (vedi la serie di Netflix Dear White People) le nuove forme di razzismo e processi socio-culturali con cui devono fare i conti le minoranze nell’America odierna.

  1. 120 BATTITI AL MINUTO

Film necessario ma non didattico, drammatico senza cadere nel vittimismo e negli stereotipi cinematografici. Raccontando la storia di Act Up, associazione francese tra le prime a rompere il silenzio sull’epidemia di AIDS nei primi anni Novanta, il regista Robin Campillo mostra tutta l’umanità e l’entusiasmo che muove questi ragazzi, la loro voglia di vivere, di ballare e di combattere, non solo per se stessi ma per un’intera generazione dimenticata (120 beats per minute indica sia i battiti del cuore che il tempo musicale usato per la musica house). Vincitore del Grand Prix allo scorso Festival del Cinema di Cannes.

  1. COCO

Oltre i colorati scenari e le animazioni mozzafiato, Coco è innanzitutto un film sulla memoria, sull’importanza vitale di preservare i ricordi in un mondo che si ostina a non volerlo fare. Una storia che parla di famiglia e di musica attraverso un incontro raramente così bilanciato tra il meglio della tradizione Disney e la narrazione tipicamente Pixar.

 

Giulia Sinceri

  1. UNA DONNA FANTASTICA

Come sa farti venire il magone Sebastián Lelio, nessun altro regista. In Una donna fantastica abbiamo una protagonista che rasenta la perfezione e una storia che, seppur raccontata con delicatezza, raggiunge dei picchi di dolore che ti fanno venir voglia di distogliere lo sguardo dallo schermo. Eppure non lo si fa mai, si continua a guardare il film quasi ipnotizzati dalla maestria di Lelio.

  1. BLADE RUNNER 2049

Denis Villeneuve è amareggiato perché il suo Blade Runner 2049 è stato un flop al botteghino. Denis caro, ma che ti frega, a me (e non solo) è piaciuto il film, e Dio sa quanto ero timorosa anche se ti apprezzo da tempo. Sei riuscito a tener fede al mood del primo Blade Runner e al tempo stesso sei andato oltre, donandogli del valore aggiunto attraverso la tua personalissima visione. Insomma, poteva andarti peggio.

  1. JACKIE

Ho iniziato Jackie odiandolo. Ma poi, durante la visione, mi sono ricreduta a tal punto che ora si ritrova in questa classifica. Di fatto, secondo la mia opinione, lo stile antilineare e onirico del regista Pablo Larraìn assolve perfettamente al compito prefissatosi, ovvero descrivere la trasformazione in icona di Jackie Kennedy. Nessun classico biopic à la Hollywood avrebbe funzionato altrettanto efficacemente, in tal senso.

  1. ARRIVAL

L’immagine che riassume il film, nonché lo stile di Villeneuve, risiede in quei misteriosi monoliti ovali che in realtà, una volta rovesciati orizzontalmente, risultano essere delle “familiari” astronavi. Questo per dire che ci troviamo di fronte a un regista decisamente intelligente, in quanto rispettoso e allo stesso avanguardista nei confronti degli stilemi della fantascienza. Il suo Arrival presenta poi il connubio filmico perfetto, secondo me: una trama avvincente e un apparato visivo suggestivo.

  1. PERSONAL SHOPPER

Personal Shopper di Olivier Assayas è uno dei pochi film recenti che sa ragionare con intelligenza, e senza mai scadere nella banalità, sull’ossessione per l’immagine che domina la società odierna. E già per questo meriterebbe mille premi, così come la bravura della protagonista Kristen Stewart: senza di lei il film non sarebbe stato lo stesso.

 

Chiara Carnà

  1. BLADE RUNNER 2049

Un sequel con responsabilità immense che si dimostra clamorosamente all’altezza, poiché rielabora il meglio del leggendario cult e, al tempo stesso, dà alla luce nuovi e appassionanti spunti.

  1. BABY DRIVER – IL GENIO DELLA FUGA

Il brillante Edgar Wright spinge sull’acceleratore della creatività e ci regala il film d’azione più psichedelico dell’anno, fatto di ritmo sfrenato, sequenze al cardiopalma e protagonisti tosti come non mai.

  1. ARRIVAL

Villeneuve arricchisce il genere fantascientifico di inedite sfaccettature in un film difficile da dimenticare. Un accorato inno all’importanza della comunicazione in cui lo spettro da affrontare non è il passato, bensì il futuro.

  1. LEGO BATMAN – IL FILM

Inaspettatamente geniale, ironico e travolgente. I mattoncini Lego costruiscono la più divertente avventura del mitico Cavaliere Oscuro, ricca di sfiziosi riferimenti e strizzate d’occhio che faranno la gioia dei fan più accaniti, ma non solo…

  1. THE FOUNDER

Un Michael Keaton monumentale ci svela quanto spietato e accecante possa essere il famigerato ‘sogno americano’. L’evoluzione del fast food più famoso al mondo rapisce e stupisce grazie a un montaggio spettacolare, una sceneggiatura sagace e, soprattutto, un’incredibile storia vera.

 

Vincenzo de Divitiis

  1. THE VOID – IL VUOTO

All’interno di una scena horror che nel 2017 è stata monopolizzata dal tanto pubblicizzato remake di It e gli immancabili film targati BlumHouse, si fa spazio questo piccolo gioiello firmato Jeremy Gillespie e Steven Kostanski i quali realizzano un horror ispirato molto a Carpenter (in particolare La Cosa e Il signore del male) e che si rivela ben riuscito sotto tanti punti di vista. Un prodotto che rende felici gli appassionati del genere, anche grazie al ricorso a trucchi artigianali e sequenze splatter che ricordano molto gli anni ottanta.

  1. DUNKIRK

Dopo il clamoroso passaggio a vuoto con Interstellar, Christopher Nolan si riscatta con un film che ricostruisce una delle battaglie più decisive della seconda guerra mondiale, quella nella baia di Dunkirk, e lo fa con il suo stile potente dal punto di vista visivo che narrativo. Non un film perfetto, sia chiaro, ma comunque Dunkirk rappresenta un titolo lodevole e assolutamente da non perdere.

  1. LOGAN – THE WOLVERINE

Ultima avventura per Hugh Jackman nei panni di Wolverine e l’attore australiano saluta il supereroe dai lunghi artigli d’acciaio con un film, diretto da James Mangold, molto lontano dai classici canoni dei cinecomics. Logan, infatti, vede al suo interno atmosfere puramente western, scene molto violente e sanguinose e una storia dal sapore decadente e crepuscolare. Un film, in conclusione, consigliato anche a chi non è appassionato di film di supereroi e vuole godersi un gran bel lavoro.

  1. COCO

Il periodo delle feste natalizie, in pieno svolgimento, regala questa perla prodotta dalla Disney Pixar. Ambientata in Messico e incentrata sulla festa dei morti, questo film d’animazione di Lee Unkrich e Adrian Molina riflette con leggerezza e il sorriso su un tema molto profondo come la morte e il ricordo delle persone care scomparse. Preparate tanti fazzoletti perché Coco è pronto a emozionare e commuovere.

  1. SCAPPA – GET OUT

Finalmente un horror in cima alla classifica! Jordan Peele scrive e dirige per la prima volta un film tutto suo e il suo esordio si rivela una bomba in tutti i sensi. Il suo è infatti un horror ricco di significati sociali, atmosfere inquietanti e una tensione costante: tutti elementi che lo rendono uno dei prodotti più convincenti degli ultimi anni. Get Out non è soltanto un bel horror, ma è un film bello nel senso assoluto del termine.

 

Stefano Tibaldi

  1. MADRE!

Ad avercene almeno uno all’anno di questi terremoti cinematografici! Era da tanto tempo che non entravo in una sala senza sapere cosa effettivamente andavo a guardare. Pur con tutte le sue cadute di stile e il suo simbolismo pacchiano, il film di Aronofsky è un pandemonio che trasuda cinema da qualsiasi lato lo si voglia guardare.

  1. LOGAN – THE WOLVERINE/BLADE RUNNER 2049

A pari merito inserisco questi due “blockbusters”. La pellicola di Mangold è un western on the road cupo, violento e disincantato, senza cretini in tutina aderente che si picchiano e fanno battutine. È il cinecomic che per una volta si fa cinema. Il film di Villeneuve è la sfida cinematografica più coraggiosa mai osata, e vince a mani basse andando oltre ogni più rosea aspettativa. Speriamo solo che il mostro della serializzazione in un franchise non si palesi.

  1. PERSONAL SHOPPER

Il film più perturbante dell’anno: quella porta scorrevole che si apre, facendo uscire una non definita entità, è una delle scene più suggestive viste in sala in questi ultimi dodici mesi. Un “horror negato” che parla di vita, social network e solitudine con echi del meraviglioso Pulse di Kiyoshi Kurosawa.

  1. L’ALTRO VOLTO DELLA SPERANZA

I film di Kaurismaki sono delle necessità non solo cinematografiche, ma anche sociali: in una realtà come quella attuale, fare un film che parla di razzismo ed integrazione così delicato e divertente è un atto indispensabile. Per un attimo, circa novanta minuti, torniamo a respirare il profumo dell’umanità e della generosità.

  1. DUNKIRK

Il cinema nasce come racconto emozionale per immagini. Il suono è venuto dopo, la narrazione audiovisiva come la conosciamo oggi era considerata un’aberrazione negli anni Trenta. Nolan è riuscito a realizzare un’opera che funzionerebbe anche se fosse muta: nessuna star principale, pochi e sussurrati dialoghi, sguardi allucinati: tutti sono uguali nella sofferenza e nella paura. Gli unici volti noti sono relegati in situazioni di quasi immobilità: Branagh con il suo sguardo fisso all’orizzonte, Hardy rinchiuso in un abitacolo volante per quasi tutto il tempo. Respirare un cinema così puro, in un blockbuster, è più unico che raro.

 

Claudio Rugiero

  1. IL CLIENTE

Se non ci fosse stato il “muslim ban” imposto dal presidente Trump, Farhadi avrebbe comunque vinto il suo secondo Oscar? Probabilmente sì, nonostante la rivalità con Vi presento Toni Erdmann. Forte di uno strepitoso interprete (Shahab Hosseini), Il cliente è una storia di giustizia privata, di onore e senso di colpa. Ma la vera nota di merito è quella regia sospesa tra thriller e pièce teatrale che raggiunge picchi altissimi fino ad uno scioccante finale.

  1. MADRE!

Ingiustamente massacrato e frainteso, madre! è invece un film sensazionale e difficile da dimenticare. Aronofsky adatta la storia biblica portandola ai giorni nostri in una visione aggiornata e insieme atemporale. La dissacrazione del Tempio e il martirio della Madre trovano nel film del regista statunitense la loro forma stranamente più realistica e disgustosa. Un film davvero potente e dalla cui visione non si esce certo indenni.

  1. VI PRESENTO TONI ERDMANN

L’opera più originale e acclamata dell’anno arriva dalla Germania. Film stranissimo e anti-borghese, Vi presento Toni Erdmann di Maren Ade mette in scena la tragedia più grande del mondo contemporaneo: la morte del senso dell’umorismo, ucciso dal carrierismo e dall’arrivismo imperanti nella società globalizzata. Ma il senso dell’umorismo viene connotato dalla regista di un significato più ampio, divenendo persino sinonimo di amore e strumento sociale.

  1. LA LA LAND

Poco importa che non abbia vinto l’Oscar per il miglior film, La La Land è un film con compito ben più alto: restituire una speranza ai fools who dream (ecco perché non è un film per tutti). Colorito fino alla patinatura, nel suo cuore il film di Damien Chazelle resta invece profondamente malinconico. Uno straordinario omaggio al cinema, all’arte e alla musica ma anche un inno al sogno che trova il suo antesignano ne Les parapluies de Cherbourg di Jacques Demy.

  1. SILENCE

Martin Scorsese realizza con una opus magna che affonda le sue radici in Mission e nel cinema di Kurosawa. Sorretto da uno stile maestoso, Silence è un film che nella sua trama classica non riesce mai a risultare banale. Non è soltanto una storia di fede e persecuzione, ma anche di ideali profondi radicati nell’animo umano. Gli anni passano ma lo stile di Scorsese assume un’impronta sempre più marcata.

 

Marcella Valenti

  1. STAR WARS – GLI ULTIMI JEDI

In una classifica che tiene conto di tutto il meglio uscito durante l’anno, non poteva certo mancare uno spazio riservato ad una saga leggendaria di questa portata. Diciamo pure un “posto d’onore”. Dal 1977 ad oggi, nonostante i quarant’anni, questa grande saga riesce ancora a sorprendere senza perdere minimamente d’interesse.

  1. SETTE MINUTI DOPO LA MEZZANOTTE

Un dramma delicato che riesce ad essere avvincente dal primo fino all’ultimo minuto grazie ad un giusto ed innovativo utilizzo dell’elemento fantasy. La regia di Bayona è costantemente ricercata e ricca di trovate davvero visionarie.

  1. LA LA LAND

Una vera boccata d’aria fresca! Damien Chazelle riesce abilmente a rielaborare i classici musical hollywoodiani anni ’50 attraverso il linguaggio della moderna commedia americana. Durante la visione del film ci si diverte, ci si emoziona e al tempo stesso si riflette. Ryan Gosling in stato di grazia.

  1. GUARDIANI DELLA GALASSIA – VOL. 2

Se già il primo capitolo rappresentava qualcosa di nuovo all’interno dell’universo cinematografico Marvel, questo Vol.2 lo è ancora di più. Il ritmo diventa più travolgente, tutti i personaggi (vecchi e nuovi) trovano un loro spazio ben definito e non mancano colpi di scena ben piazzati.

  1. THE WAR – IL PIANETA DELLE SCIMMIE

Ultimo capitolo di una saga avvincente ed emozionante che è stata capace di migliorarsi film dopo film fino a giungere a quest’epilogo superlativo. The War – Il Pianeta delle Scimmie è un’opera complessa e matura, sia narrativamente che stilisticamente.

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