Al MashRome Film Fest la notte si tinge di nero con “Pulp and Noir” e si arricchisce di fantascienza con “Sci-Fi Mash”.

Quest’anno il MashRome Film Fest, durante la giornata di mercoledì 4 giugno, dedica tutta la serata ai film da “bollino nero” a cavallo tra horror, noir, fantascienza e atmosfere pulp. Anche la fantascienza trova il suo spazio nella sessione “Sci Fi Mash”. A partire dalle 21 del 4 giugno !

Ce n’è per tutti i gusti a cominciare da The Good, the Bad and the Milky Way che, oltre ad evocare nel titolo uno dei capolavori di Sergio Leone, è un omaggio dichiarato a tutta la cinematografia degli anni ’70. Un vero e proprio miscuglio di generi che pur non abbandonando mai il tono leggero da commedia strampalata, passa agevolmente dal film di zombi, al western, dalla fantascienza, all’erotico, dal noir, al poliziesco, con tanto di animazione e rocambolesco inseguimento finale tra micro machines.  Sul filo della commedia si dipana anche Whispers, con un protagonista altrettanto bislacco che, in questo caso, si rifà al mondo dei fumetti tentando in tutti i modi di imitare il suo idolo “Uni Man”, salvo poi peccare di immedesimazione nel finale che si tinge decisamente di rosso. Un rosso sangue come nel film Parasite in cui a dirigere l’azione questa volta è una donna che come in un film di Wes Craven, in preda ad un’ossessione d’amore, dopo essersi accoppiata con un fantasma  sevizia lo sfortunato compagno che crede posseduto. Donna è anche la protagonista di The Last Night of Baby Gun, un personaggio misterioso che mescola magicamente innocenza e perdizione, una femmina disgraziata costretta a prostituirsi da un manipolo di gangster che, tuttavia, conserva una certa dose di purezza nella voce, la cui melodia riesce ad ipnotizzare chiunque come il canto di una sirena. (nella sessione “Black and Pink Comedy”, il 3 giugno alle 22.30) Un mondo violento quello di “Baby Gun” che si rispecchia perfettamente nella crudeltà dei personaggi di un altro film in programma, Blind Lucky. Una storia che ci racconta di un regolamento di conti tra balordi, in cui la bravura registica e la spettacolarità della messa scena sembrano non far rimpiangere i migliori “action movie” americani stile Arma Letale piuttosto che Le Iene, il tutto condito con certa dose di humor che non stona affatto con l’atmosfera pulp del film.

Nell’elenco non poteva mancare quello che ormai è considerato un classico della cinematografia horror, genere in cui il grande George Romero resta forse inimitabile, ovvero il film di zombi. The Only Man, ad un livello superficiale, ci mostra infatti la dura sopravvivenza di un essere umano – probabilmente l’unico rimasto sulla faccia della terra – in un mondo contaminato da un ferocissimo virus che ha il potere di tramutare le persone in zombi destinandole ad un lento quanto inesorabile decadimento. Niente di nuovo quindi, ma a ben vedere, ciò che rende interessante questo racconto al di là dell’atmosfera cupa ed orrorifica, è una certa introspezione del protagonista; il quale, nella condizione in cui è, ne approfitta per riflettere sul significato della sua esistenza e di quella altrui, filosofeggiando in maniera tale da attestarsi più dalle parti dell’enigmatico Terrence Malick che del già citato Romero.  Uno stile lirico-filosofico che ci riporta infine, al film più introspettivo e forse inquietante di questa sessione, Post Scriptum. Un’opera che riflette anch’essa sul tema della vita e della morte, ma in una maniera più simbolica ed evocativa; una voce off declama versi che sembrano quasi quelli di un salmo, mentre le immagini rigorosamente in bianco e nero mostrano i segni di una civiltà oppressa dal male, in cui pare non esserci più spazio per la salvezza, architetture gotiche e musica solenne fanno il resto. Una discesa agli inferi che non può non ricordare, almeno nelle intenzioni, la parabola discendente di Charles Foster Kane in Quarto Potere o evocare, seppure alla lontana, l’atmosfera misteriosa magistralmente ricreata da Bergman ne  Il Settimo Sigillo.

Un’offerta varia quindi, che speriamo non deluda le aspettative degli appassionati.

MashRome Film Fest, dal 3 al 6 giugno, al Teatro dell’Orologio di Roma.

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