Bingo Bongo e Joko invoca Dio…e muori: tornano in DVD due cult del cinema italiano

Non è certo una novità che CG Entertainment si mostra attenta nei confronti del cinema italiano che fu. Ormai, anzi, questa sembra essere proprio la sua mission principale: far si che alcuni titoli del passato non finiscano mai nel dimenticatoio. Proprio per questo, nelle settimane scorse CG ha ben pensato di riportare sul mercato in edizione DVD due film che già appartenevano al suo listino ma ormai fuori catalogo da anni. I due titoli in questione sono Bingo Bongo, la fanta-commedia ecologista con Adriano Celentano e Joko invoca Dio…e muori, un western minore diretto dal maestro Antonio Margheriti (qui, in arte Anthony Dawson).

Durante una spedizione scientifica, viene trovato nel cuore della foresta un ragazzo-scimmia. Il giovane, sopravvissuto anni addietro ad un incidente aereo e cresciuto dai primati, viene adesso portato a Milano per essere sottoposto a studi scientifici e antropologici. Bingo Bongo – questo è il suo nome – viene presto affidato alle cure di Laura (Carole Bouquet), una bellissima antropologa che cercherà di insegnare a Bingo Bongo come inserirsi nella civiltà contemporanea.

Nel 1982 – anno d’uscita di Bingo BongoAdriano Celentano era una star potentissima, non solo in campo musicale ma anche nel mondo del cinema. Veniva da successi come Il bisbetico domato, Innamorato pazzo e Grand Hotel Excelsior (quest’ultimo sempre dell’82) e con il suo essere “molleggiato” e la sua comicità costantemente surreale/demenziale aveva inventato un nuovo modo di fare commedia. Un vero e proprio fenomeno commerciale che ha saputo fare i numeri ai botteghini per almeno sei o sette anni. Una vera e propria supernova dello spettacolo.

Diretto dal versatile Pasquale Festa Campanile, Bingo Bongo è una commedia demenziale che strizza l’occhio a Tarzan e parodizza Il ragazzo selvaggio di Truffaut con lo scopo di portare in scena una fanta-commedia decisamente nelle corde della star ma anche vogliosa di nutrire quello spirito sanamente ecologista di colui che cantava Il ragazzo della via Gluck.

Ne viene fuori, senza troppi dubbi, il film più brutto tra quelli interpretati da Adriano Celentano. Una stucchevole farsa ecologista che alterna momenti comici poco ispirati e infantili a stacchetti musicali interminabili e tediosi.

Un vero peccato, perché dall’Adriano Celentano di quegli anni sarebbe stato giusto aspettarmi di più. Molto di più.

CG Entertainment unisce le forze con Mustang Entertainment e riporta sul mercato Bingo Bongo solamente su supporto DVD. Un Digital Versatile Disc non proprio entusiasmante dal punto di vista tecnico e che sembra soffrire, più che altro, sotto il profilo visivo. Il quadro video, infatti, fornisce un’immagine che accusa il peso del tempo e che risulta carente nella qualità del dettaglio. Sicuramente meglio il reparto sonoro, affidato ad un Dolby Digital 2.0 piuttosto squillante e nitido.

Buono il reparto dei contenuti extra invece, che oltre ad avere tre schede biografiche dei due attori protagonisti (Celentano e Bouquet) e del regista, fornisce un’intervista piuttosto corposa (13 minuti) allo sceneggiatore Enrico Oldoini e al produttore Vittorio Cecchi Gori. A concludere il commento audio della sceneggiatrice Laura Toscano ad alcune scene del film.

Voltiamo pagina, cambiamo registro e facciamo un salto indietro di più di dieci anni. Siamo nel 1968, ovvero nel cuore di quella mastodontica ondata che ha portato l’Italia a produrre per una quindicina d’anni una quantità sconfinata di spaghetti-western. Non si contano, infatti, i western all’italiana prodotti tra il 1964 e il 1978 e solo nel 1968 ne sono stati prodotti più di settanta (che belli i tempi, quando il cinema italiano profumava d’industria).

Messo da parte Leone, che senza dubbio alcuno ha consacrato lo spaghetti-western e per certi versi cambiato le regole del genere, tra i registi che hanno saputo cimentarsi con successo con questa tipologia di cinema c’è anche Antonio Margheriti (in arte Anthony Dawson), vero e proprio maestro dei generi capace di saltare con estrema disinvoltura dall’horror al film di spionaggio, dalla fantascienza all’avventura pura passando inevitabilmente anche per il western.

Joko (Richard Harrison), Richy, Mendoza e Domingo sono quattro furfanti che vivono alla giornata nel vecchio west. Un giorno mettono in piedi un piano per rubare dell’oro ad un gruppo di banditi sanguinari. Ma a causa di Domingo, che tradisce i suoi amici, il colpo va male e Ricky e Mendoza vengono uccisi senza pietà. L’unico che riesce a salvarsi è Joko che, dopo aver ucciso Domingo per averli traditi, si mette alla ricerca dei banditi sanguinari per ucciderli uno ad uno.

Joko invoca Dio…e muori è uno spaghetti-western di stampo molto classico, una pura e semplice storia di vendetta (non a caso, negli Stati Uniti arriva con il titolo molto esplicativo Vengeance) che evolve tra rese dei conti, doppi giochi e colpi di scena inaspettati.

La mano di Antonio Margheriti – che nella sua carriera ha saputo dare il massimo nel genere horror – si sente molto e soprattutto nella sequenza d’apertura, con i perfidi banditi che smembrano il corpo del giovane Richy servendosi di funi e cavalli, si nota una tendenza al sadismo decisamente superiore ai canoni del genere. Uno stile rabbioso e cruento che lo stesso Margheriti perfezionerà l’anno successivo, quando firmerà il suo western più bello e crepuscolare, E Dio disse a Caino…

Purtroppo Joko invoca Dio…e muori è un film poco incisivo che, messa da parte quella crudeltà che emerge in una manciata di scene e la bellissima e suggestiva colonna sonora firmata da Carlo Savina, trova pochi motivi per elevarsi dal mare magnum delle produzioni western di quegli anni. Ma se si è amanti del genere, allora Joko invoca Dio…e muori merita senza ombra di dubbio una visione.

Fuori catalogo da tempo, CG Entertainment e Surf Film uniscono nuovamente le forze per riportare Joko invoca Dio…e muori sul mercato. Il DVD che ritorna disponibile in listino è pressoché lo stesso uscito in passato e dunque non aspettatevi un’edizione rimasterizzata o arricchita con chissà quali contenuti extra. Per quanto riguarda la resa tecnica del supporto, infatti, il prodotto appare abbastanza deludente con una traccia audio italiana Dolby Digital 2.0 sufficiente ma con un quadro video che restituisce un’immagine non troppo dissimile da quella di una vhs. Nel reparto dei contenuti speciali troviamo solamente il trailer.

Giuliano Giacomelli

BINGO BONGO di Pasquale Festa Campanile

Label: Mustang Entertainment

Formato: DVD

Video: 16/9  1.85:1

Audio: Italiano Dolby Digital 2.0

Sottotitoli: Italiano per non udenti

Extra: Intervista allo sceneggiatore Enrico Oldoini (e Vittorio Cecchi Gori), Commento alle scene di Laura Toscano, Biografia del restia e degli attori principali.

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JOKO INVOCA DIO…E MUORI di Antonio Margheriti aka Anthony Dawson

Label: CG Entertainment e Surf Film

Formato: DVD

Video: 16/9

Audio: Italiano Dolby Digital 2.0 mono

Sottotitoli: non presenti

Extra: Trailer.

Puoi acquistare il DVD di Joko invoca Dio…e muori cliccando su questo link.

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