Boyhood, il film lungo 12 anni è in Blu-ray
Orso d’Argento per la regia alla 64° edizione del Festival di Berlino, fuori tutto di riconoscimenti ai Golden Globes 2015 e candidato a ben 6 premi Oscar nell’ultima edizione degli Academy Awards, Boyhood è l’ultima e rivoluzionaria opera del filmaker Richard Linklater che possiamo finalmente guardare (o riguardare) a casa nostra grazie alla recentissima relase home video targata Universal Pictures.
Se l’intento di Linklater era quello di fare un film unico e rivoluzionario, c’è riuscito in pieno, perché Boyhood è un qualche cosa che non si era mai visto al cinema. L’idea è quella di seguire gli attori in tempo reale negli anni, quindi raccontare la storia di questi personaggi immaginari chiamando gli attori coinvolti a recitare per un periodo di tempo che copra esattamente quello raccontato dal film. Nel nostro caso, il protagonista è Mason (Ellar Coltrane), un ragazzino di cui sono raccontati ben 12 anni di vita. Così troveremo il piccolo Mason in tutte le tappe della sua vita che dall’infanzia lo portano all’adolescenza e alla giovinezza. Attorno a lui si muove tutto un mondo fatto di volti noti al mondo del cinema e così avremo nel ruolo di sua madre Patricia Arquette, che con questo film ha vinto l’Oscar come migliore attrice non protagonista, e in quello di suo padre Ethan Hawke, attore feticcio di Linklater.
La produzione di Boyhood è iniziata nel 2002, quando Linklater annunciò il film come The Twelve Year Project ed è andata avanti fino al 2013. In questo frangente di tempo, il regista chiamava ogni anno gli attori sul set per girare alcune scene che testimoniassero lo scorrere del tempo. Avremo quindi un reale processo di invecchiamento e crescita per ognuno degli attori sullo schermo, che va a identificare immediatamente stilisticamente questo film.
Va da se che un prodotto di questo tipo non può basarsi su una sceneggiatura vera e propria, ma è un film in itinere, scritto di volta in volta, come le circostanze richiedono. E questo porta a una conseguenza fondamentale, ovvero il pericolo di esercizio di stile. Perché se negli anni Boyhood sarà ricordato (e lo sarà sicuramente), tutti lo avranno in mente come “quel film realizzato in 12 anni” e non per quello che racconta o per la bravura di questo o quell’attore.
Boyhood, oltre alla produzione così dilatata, ha di torrenziale anche la durata, perché sono 165 minuti in cui non c’è una trama precisa da seguire, ma frammenti della vita di Mason che non coincido essenzialmente con le fasi topiche della sua vita. Non pensate a quelle cose “banali” come il primo bacio, il ballo di fine anno al liceo o la prima volta. No, in Boyhood è raccontato il momento qualsiasi, con l’eccezione del distacco da casa quando Mason sceglie di trasferirsi al college, fase della sua vita che chiude il film con una scena esistenziale che implica una particolare filosofia del “cogliere l’attimo”, che ci appare molto più che evidente come diegetica al progetto stesso.
Se è innegabile che Boyhood abbia momenti di inutile dilatazione, con un andamento narrativo praticamente piatto, è anche vero che non annoia mai e, anzi, si rimane ad assistere alla “banale” vita di Mason con incredibile interesse e partecipazione.
Questa è la magia del cinema che non è altro che la pura e semplice vita.
Boyhood è stato distribuito nei cinema a Ottobre 2014 decisamente in sordina, forse per la poca commercialità dell’opera. Quando il film di Linklater ha fatto incetta di Golden Globes e sono state annunciate le nomination agli Oscar, il film è stato ridistribuito, a fine gennaio 2015, senza ricevere un particolare successo. Ma ora, finalmente, Boyhood arriva in home video DVD e Blu-ray Disc, soluzione, quest’ultima, che noi abbiamo preso in esame.
L’edizione in alta definizione, però, ci fa capire come Boyhood continua a non essere un film di punta per la label, forse intrinsecamente alla sua natura “alternativa” che potrebbe essere lontana dagli interessi dell’acquirente “tipo” di blu-ray. Si tratta di un’edizione molto essenziale, con un reparto extra limitatissimo che comprende solo un brevissimo dietro le quinte di circa sette minuti che, sulla fascetta, è indicato come documentario speciale.
Tecnicamente parlando, la qualità video di Boyhood è compromessa dalla tecnica con cui è realizzato. Linklater ha girato il film in pellicola 35mm per 12 anni, il che non ha potuto far si che ad ogni occasione fossero noleggiate attrezzature all’avanguardia. Di conseguenza, il film presenta una resa che non sempre è un piacere per l’occhio con l’incursione di grana (a volte molto marcata) in alcune scene, soprattutto quando cambia l’illuminazione. Questo va ad influire anche sul contrasto, con neri non sempre decisi, mentre sui piani ravvicinati e i primi piani l’immagine si comporta decisamente bene, nella norma.
Discorso a parte per l’audio, che presenta, anche nella traccia italiana, un buon DTS 5.1 convincente in tutte le occasioni, in particolare nella resa della colonna sonora.
Roberto Giacomelli
BOYHOOD di Richard Linklater
Formato: Blu-ray Disc (Disponibile anche in DVD)
Label: Universal Pictures
Video: 1080p Widescreen HD 1,85:1
Audio: DTS Digital Surround 5.1 Italiano Tedesco Spagnolo Giapponese; 5.1 DTS HD Master Audio Inglese
Sottotitoli: Inglese NU, Italiano, Tedesco, Spagnolo, Giapponese, Danese, Finlandese, Islandese, Norvegese, Portoghese, Svedese, Arabo, Hindi
Extra: Documentario speciale sul dietro le quinte del film
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