Cult in alta definizione per Pulp Video: Ercole a New York e Requiem for a Dream

Nel periodo pre-festivo l’etichetta Pulp Video, distribuita da CG Entertainment, ha portato sul mercato due titoli tanto differenti quanto imperdibili per ogni vero appassionato di cinema… ma parliamo di una passione che travalichi i generi e la fama dei film. Arrivano per la prima volta in Italia, in alta definizione blu-ray disc, il cultissimo esordio cinematografico di Arnold Schwarzenegger Ercole a New York e il capolavoro di Darren Aronofsky Requiem for a Dream.

Prima che, negli anni ’80, diventasse una grande star internazionale specializzato in cinema action, grazie ai due Conan di John Milius e Richard Fleischer e a Termainator di James Cameron, Arnold Schwarzenegger era comparso al cinema in piccole parti – come Il lungo addio di Robert Altman e Il gigante della strada di Bob Rafelson – e aveva fatto molta tv, tentando anche il provino per L’incredibile Hulk, poi vinto da Lou Ferrigno. Però nel 1970 Schwarzenegger, grazie alla fortunata carriera nel culturismo che lo portò a vincere anche il titolo di Mr. Universo e Mr. Olympia, aveva esordito sul grande schermo con Ercole a New York. Una bazzecola, il classico scheletro nell’armadio che ogni grande star deve portarsi dietro, eppure quel film oggi è diventato un cult, un guilty pleasure per molti spettatori affamati di b-movie.

Tipico film che possiede un titolo capace di riassumerne efficacemente anche la trama, Ercole a New York porta il muscoloso austriaco nei panni del semidio figlio di Giove che, all’ennesimo capriccio, viene punito dal capo degli dei con la spedizione sulla Terra. Ercole si trova così prima in mare aperto, al largo dell’Italia, dove viene recuperato da un transatlantico, e poi nella Grande Mela, dove fa la conoscenza del venditore ambulante Frittella e si innamora della bella Helen, cercando di sbarcare il lunario come culturista.

Il film è una sorta di commedia demenziale che pesca grossolanamente dalla mitologia greca per puntare alla risata e al divertimento, riuscendoci. Perché scene come quella in cui Ercole si adira per il fatto che al cinema qualcuno lo impersoni, o la trashissima scena del combattimento con l’orso, fanno ridere di gusto e l’intero film ha quell’atmosfera camp che lo rende irresistibile, soprattutto se visto ai giorni nostri.

Arnold Schwarzenegger è accreditato con lo pseudonimo Arnold Strong e nel film compare, per la prima volta, anche il compianto attore John Candy, anche se non accreditato. Inoltre, si dice che l’accento austriaco di Schwarzenegger fosse talmente marcato che dovettero ricorrere al doppiaggio dell’attore.

 ercole_a_Newyork

Il film esce per la prima volta in Italia sia in DVD che, incredibilmente, in alta definizione Blu-ray. Recuperato nella sua versione integrale – nel tempo è stato anche rimaneggiato con consistenti tagli – Ercole a New York presenta frequenti buchi d’audio in cui il doppiaggio italiano è soppiantato dall’audio originale in inglese con sottotitoli nella nostra lingua. E forse l’audio è l’unico limite di questa bella edizione in alta definizione che, pur presentando la doppia traccia e in due canali per quella italiana (5.1 e 2.0), si mostra spesso soffocato e poco chiaro. Ma questo è il prezzo da pagare per avere – fortunatamente, aggiungo – il doppiaggio originale d’epoca. Video restaurato e limpidissimo, come una buona edizione blu-ray dovrebbe assicurare. Extra limitati alla sola galleria fotografica.

Requiem for a Dream è da molti considerato non solo il miglior film di un autore molto particolare come Darren Aronofsky, ma anche uno dei racconti più lucidi e struggenti sulla droga.

Presentato fuori concorso al Festival di Cannes nel 2000, Requiem for a Dream si divide in tre capitoli – Estate, Autunno e Inverno – raccontandoci la caduta dei tre personaggi in un baratro fatto di dipendenze. Che sia dipendenza dalla TV, dal gioco o dalla droga, come accade a Harry (Jared Leto), Tyrone (Marlon Wayans) e Marion (Jennifer Connelly). Il film riesce a mantenere costantemente uno sguardo realistico sul mondo dei giovani ‘borderline’ e allo stesso tempo spinge all’estremo il pedale dell’assurdo, adottando uno stile surreale, grottesco ed eccessivo.

I tre capitoli che lo compongono, che si riferiscono a tre stagioni, volutamente ignorano la Primavera, che rappresenta idealmente la rinascita, dal momento che Aronofsky, pur utilizzando molto l’ironia, ha una visione molto pessimista della vita e del modo in cui i suoi personaggi la affrontano.

Colonna sonora magnifica e indimenticabile, attori (quasi) tutti bravi con una Ellen Burstyn candidata agli Oscar per questo ruolo.

 requiem for a dream

La Pulp Video riedita il film di Aronofsky per la prima volta in blu-ray disc e in versione unrated director’s cut, ovvero con le scene integrali non montate nella versione diffusa fino ad oggi.

Si tratta di un blu-ray estremamente curato, sia sotto il punto di vista visivo che di audio e, ovviamente, il fatto che si tratti di un film relativamente recente, ha aiutato nel reperimento del materiale.

Mi riferisco anche al fatto che ci sia una buona varietà di contenuti extra, non sempre peculiarità dei prodotti Pulp Video. In questo caso abbiamo un’intervista allo scrittore Hubert Selby Jr. della durata di circa 20 minuti, “anatomia di una scena”, che in 6 minuti da voce al regista nello spiegarci le scelte di montaggio, un making of di ben 35 minuti, scene tagliate con tanto di commento audio del regista, trailer, spot tv e galleria fotografica.

Insomma, un’edizione davvero degna di nota!

 Roberto Giacomelli

ERCOLE A NEW YORK di Arthur A. Seidelman

Formato: Blu-ray (disponibile anche in DVD)

Label: Pulp Video

Video: 1080p 1.78:1

Audio: Dolby Digital 5.1 Italiano, Dolby Digital 2.0 Italiano e Inglese

Extra: Galleria fotografica

 

REQUIEM FOR A DREAM di Darren Aronofsky

Formato: Blu-ray (disponibile anche in DVD)

Label: Pulp Video

Video: 1080p 2.35:1

Audio: Dolby Digital 5.1 Italiano, Dolby Digital 2.0 Italiano e Inglese

Extra: Galleria fotografica, Trailer, Spot tv, Making of, Scene tagliate, Anatomia di una scena, Intervista a Hubert Selby Jr.

 

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