Domani, la recensione
L’industrializzazione è uno fra i punti cardine che hanno modificato lo stile di vita dell’uomo e nella fattispecie del genere umano nella sua integrità: ora il nostro pianeta è a rischio e per poterlo salvaguardare occorre coinvolgere il maggior numero di persone possibile, produrre un cambiamento.
Questo film – documentario si pone proprio l’obiettivo di raccontare il sogno del domani: vuole documentare, sì, ma vuole anche narrare e dare chiari suggerimenti per avviare il cambiamento, per un futuro migliore.
Partendo da uno studio scientifico sul crollo degli ecosistemi, pubblicato sulla rivista Nature, Domani ci trasporta di continente in continente, attraverso nazioni, regioni o piccole città, con i registi Cyril Dion e Mélanie Laurent, protagonisti della pellicola assieme a docenti, urbanisti, biologi, economisti e a gente comune che mette già in atto soluzioni innovative per preservare il futuro.
Ognuno di loro porta la propria esperienza nel corso del capitolo che li vede protagonisti: attraverso le parole degli intervistati, Cyril e Mèlanie ci propongono soluzioni ed elencano possibilità e difficoltà nei campi che danno nome ai cinque capitoli in cui il film è suddiviso.
Temi più classici quali Agricoltura ed Energia, aprono le danze, per poi continuare con Economia, Democrazia e Istruzione.
Le immagini sono accompagnate dalle canzoni di Fredrika Stahl che aggiungono alla pellicola una buona carica emotiva e raccontano le storie di chi cambia il mondo già giorno per giorno e invita tutti voi, noi, chiunque a fare lo stesso per sé stessi, per i giovani, i figli e il mondo a venire.
Domani sarà distribuito da Lucky Red nelle sale cinematografiche a partire dal 6 ottobre con il sostegno di Greenpeace e altre associazioni ambientaliste e no profit.
In concomitanza avverrà la pubblicazione del libro Domani Un nuovo mondo in cammino, scritto dallo stesso Cyril Dion nel quale illustra il progetto.
Luca Lobuono
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guarda con ottimismo al domani partendo non da considerazioni utopiche ma da virtuosi esempi concreti odierni