Dracula Untold, la recensione

Una volta Dracula faceva paura. Questo è l’intento con cui lo scrittore Bram Stoker lo creò nel 1987 ispirandosi alla spietata figura di Vlad Tepes e questo è il motivo per cui il più famoso di tutti i vampiri è diventato forse la più rappresentativa creatura del pantheon orrorifico multimediale. Lo aveva ben capito Tod Browning, che nel 1931 affidò all’inquietante sagoma di Bela Lugosi il compito di portarlo al cinema, così come Terence Fisher, che con Dracula il Vampiro del 1958 ha forse creato il miglior Dracula di sempre grazie all’azzeccato casting di Christopher Lee nel ruolo del famoso succhiasangue. Non dimentichiamo l’ottimo Dracula di Bram Stoker diretto nel 1992 da Francis Ford Coppola e interpretato da un camaleontico Gary Oldman, che ha dato al nobile vampiro un’inedita dignità da cinema mainstream… poi il buio.

Infatti, se escludiamo la rilettura non riuscitissima ma comunque apprezzabile per originalità fatta da Patrick Lussier con Dracula’s Legacy – Il fascino del Male nel 2000, gli altri film in cui il Principe Vampiro è stato protagonista non hanno di certo lasciato il segno. Tutti abbiamo (fortunatamente) dimenticato il trascurabile vampiro visto nel giocattolone Van Helsing, che sembrava una versione meno kitsch di Renato Zero, per non parlare dell’anonimo Thomas Kretschmann protagonista del pessimo Dracula 3D di Dario Argento o l’indifendibile Jonathan Rhys Meyers che ha dato corpo al vampiro nella serie tv della NBC. Insomma tante versioni dello stesso personaggio che il più delle volte hanno lasciato a desiderare.

Non sfugge alla regola il Dracula Untold diretto dall’esordiente Gary Shore e interpretato da Luke Evans che, realisticamente, va a inserirsi tra le peggiori versioni cinematografiche di un “certo peso” realizzate sul personaggio inventato da Bram Stoker.

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Partiamo da presupposto che questo Dracula con il Dracula creato dallo scrittore irlandese non ha davvero nulla a che fare, piuttosto gli sceneggiatori Matt Sazama e Burk Sharpless hanno sviluppato l’idea di raccontare un Dracula inedito che partisse dal lato più umano del personaggio. Per questo Dracula Untold, che nel titolo di lavorazione si chiamava Dracula: Year Zero, è il racconto della genesi del personaggio, una sorta di prequel alla storia che già conosciamo, che parte dall’uomo e non dal mostro.

Sulla carta, questa intuizione era ottima: raccontare l’aspetto storico di Dracula, a cui lo stesso Stoker ha attinto, e non la solita e trita storia del nobile vampiro che circuisce Harker, cerca di sedurre Mina ed è cacciato da Van Helsing. Eppure, malgrado le ottime premesse, il team di Dracula Untold è riuscito a fare il peggio possibile.

Innanzitutto questo film tradisce tutto e tutti: romanzo, Storia (con la “s” maiuscola) e precedente filmografia vampirica, trasformando Dracula in un supereroe tipo quelli che oggi vanno tanto al botteghino. Dracula Untold, infatti, poteva benissimo titolarsi Superman Untold risultando più onesto con il pubblico pagante perché un Vampiro così, francamente, fa sorridere e sa tanto di presa per i fondelli.

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Qui Vlad III di Valacchia è un sovrano leale e coraggioso, che ama sua moglie Mirena, stravede per il suo figlioletto Ingeras e fa il bene del suo popolo, cercando di contrastare l’esercito ottomano capeggiato dallo spietato Sultano Mehmed Secondo. Quando il cattivone, che è interpretato da un ridicolo Dominic Cooper con eyeliner alla Serse di 300, ordina che il figlio di Dracula dovrà entrare a far parte dell’esercito turco, suo padre decide che è ora di ribellarsi all’invasore e si arrampica su una montagna dove si dice viva un demone. Il mostro c’è davvero, è interpretato da Charles Dance di Last Action Hero e Il Trono di Spade, ha l’aspetto della Morte in Il settimo sigillo è in realtà è un vampiro, che a sua volta vampirizza Vlad. Da questo momento c’è l’iter del supereroe che scopre i suoi superpoteri: udito ipersviluppato, vista di fuoco, possibilità di teletrasporto, super-forza, l’immancabile “kryptonite” (che qui è l’argento, come per i lupi mannari) e chi più ne ha più ne metta. E tutto questo accade proprio come solitamente succede nei film Marvel, anzi, come accade in Spiderman, in particolare. E vai con le spacconate a raffica che mal si coniugano con l’immagine che tutti noi abbiamo di Dracula, che a un certo punto si tinge anche di fantasy epico, con battaglie alla Signore degli Anelli, che ci dicono quanto sceneggiatori, produttori e regista abbiano sbagliato film.

Tutto ciò va a tradire il personaggio letterario di cui colpevolmente il film si appropria, fraintende e riscrive malamente l’iconografia vampirica, che subisce un altro duro colpo dopo lo stupro di Stephenie Meyer e i suoi Twilight, e racconta uno scenario storico completamente falsato. Insomma, un disastro.

Per di più, Dracula Untold, costato un centinaio di dollari, si avvale di moltissimi effetti visivi che purtroppo appaiono abbastanza dozzinali, fa un uso della violenza da PG-13, e non si distingue neanche per la spettacolarità dell’azione, di cui comunque in più occasioni si forgia.

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Luke Evans ha troppo l’aspetto da modello per il ruolo che è chiamato a vestire, Sarah Gadon, che interpreta sua moglie, è una bambolina frignante della cui sorte ben poco ci interessa, Dominic Cooper – come già detto – fa sorridere per il look nonché risulta piuttosto irrilevante. Difficile trovare un aspetto positivo in Dracula Untold!

Pare che questo film sarà il primo dell’annunciato Monster Universe, ovvero il rilancio delle icone horror classiche che la Universal Pictures vuole intraprendere guardando a un progetto multi-film che somigli a quello sviluppato dalla Marvel. A questo punto – visto anche il finale aperto di Dracula Untold – dobbiamo aspettarci uno o più sequel e poi un nuovo Frankenstein, La Mummia, L’uomo invisibile, L’uomo lupo, Il mostro della Laguna nera e poi tutta una serie di cross-over tra questo e quel mostro e poi tutti i mostri insieme stile The Avengers e poi… e poi… basta, direi!

          Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • L’idea di partenza è apprezzabile.
  • Seppur apprezzabile, l’idea di partenza è sviluppata in maniera pessima.
  • Miscasting.
  • Tradisce immotivatamente romanzo, Storia e pregresso vampirico.
  • Effetti speciali scarsi.

 

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Valutazione: 4.0/10 (su un totale di 1 voto)
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