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Demeter – Il risveglio di Dracula, la recensione
<<Ieri notte, durante il turno di guardia, l’ho visto, è simile a un uomo, alto e sottile, pallido e spettrale. Era a prua e guardava fuori. Piano piano gli sono arrivato alle spalle e l’ho colpito col coltello. Ma il coltello l’ha attraversato da parte a parte, come se fosse aria.>>
Nel settimo capitolo del suo Dracula, in una manciata di pagine, Bram Stoker racconta – attraverso il diario di bordo del Capitano della Demeter – il viaggio che il vampiro ha compiuto dalla Romania all’Inghilterra nascosto nella stiva della goletta, massacrando durante la notte l’intero equipaggio. Poche battute sufficienti a descrivere una situazione drammatica e un’atmosfera spettrale che aggiunge una carica letale all’iconico Dracula, per la prima volta in azione fuori dalle mura del suo castello.
Chi morde…si rivede! Dracula targato BBC/Netflix
Per parlare di questa nuova versione dell’immortale romanzo gotico di Bram Stoker, bisogna un attimo tornare a parlare di Sherlock, e ne capirete presto il motivo. I due creatori e sceneggiatori Mark Gatiss e Steven Moffat hanno, di fatto, utilizzato lo stesso marchingegno narrativo alla base della serie sul celebre investigatore e hanno dato vita ad una nuova trasposizione che solo per metà riprende il noto romanzo poc’anzi citato. Dracula è un miniserie horror a tutti gli effetti, con tanto di creature mostruose, cadaveri e truculenti particolari che fanno dell’artigianato il loro punto di forza. Niente computer grafica o quasi, ed è inevitabile che questa scelta di messa in scena faccia tornare alla mente i gloriosi cicli vampireschi della Hammer, con tanto di omaggi nella costruzione delle inquadrature.
Dracula Untold, la recensione
Una volta Dracula faceva paura. Questo è l’intento con cui lo scrittore Bram Stoker lo creò nel 1987 ispirandosi alla spietata figura di Vlad Tepes e questo è il motivo per cui il più famoso di tutti i vampiri è diventato forse la più rappresentativa creatura del pantheon orrorifico multimediale. Lo aveva ben capito Tod Browning, che nel 1931 affidò all’inquietante sagoma di Bela Lugosi il compito di portarlo al cinema, così come Terence Fisher, che con Dracula il Vampiro del 1958 ha forse creato il miglior Dracula di sempre grazie all’azzeccato casting di Christopher Lee nel ruolo del famoso succhiasangue. Non dimentichiamo l’ottimo Dracula di Bram Stoker diretto nel 1992 da Francis Ford Coppola e interpretato da un camaleontico Gary Oldman, che ha dato al nobile vampiro un’inedita dignità da cinema mainstream… poi il buio.