Dune di Denis Villeneuve, la recensione della special edition 4K UHD + Blu-ray

Con quasi 7.500.000 di euro di incasso, Dune di Denis Villeneuve è stato tra i maggiori incassi cinematografici del 2021, al quarto posto se si considerano gli incassi della stagione iniziata la scorsa estate. Un risultato ragguardevole, se teniamo conto del periodo nero che stiamo vivendo, che ha premiato il ritorno di un grande classico della fantascienza affrontato da uno dei migliori autori attualmente sulla piazza, quel “folle” che è riuscito a dare un bellissimo sequel perfino a Blade Runner. Ora Dune è disponibile anche in home video grazie a Warner Home Entertainment nella consueta completissima varietà di edizioni, dal classico (ma sprecatissimo per questo film) DVD, all’alta definizione del blu-ray, fino all’ultra HD del 4K, ma anche in ben tre edizioni steelbook variant cover.

Pubblicato per la prima volta nel 1965, Dune è uno dei più importanti e influenti romanzi di fantascienza del ‘900. L’autore Frank Herbert, oltre ad aver vinto per il suo romanzo importanti riconoscimenti come il premio Nebula e il premio Hugo, ha di fatto costruito le basi per il racconto di fantascienza moderno discostandosi dalle suggestioni distopiche di Asimov, Wells e Dick ma utilizzando una storia corale, complessa e allegorica per dar vita a un mix tra fantasy e space opera.

Corre l’anno 10.191 e una guerra è in atto tra la casa Atreides e i terribili Harkonnen i quali governano – anzi, tiranneggiano – da ottant’anni l’inospitale, ma munifico, pianeta Arrakis. Un clima torrido, un terreno completamente desertico, la quasi totale mancanza di acqua e la presenza degli enormi e voracissimi vermi (nascosti sotto le sabbie) obbligano i pochi abitanti locali, i Fremen, a vivere sottoterra. Ma una grande ricchezza rende preziosissimo il controllo di quel piccolo pianeta, chiamato anche “Dune”: l’abbondante presenza di una risorsa naturale essenziale per la vita e per i lunghi viaggi spaziali ovvero la cosiddetta “spezia”. Gli Harkonnen, dopo vari decenni in cui si sono paurosamente arricchiti sfruttando i Fremen per estrarre e raffinare la spezia, devono lasciare il pianeta per permettere l’arrivo degli Atreides. Non è un gesto di buona volontà bensì una trappola organizzata dall’Imperium in cui il Duca Leto Atreides (Oscar Isaac) cade; ma suo figlio Paul (Timothée Chalamet) sta sviluppando dei particolari poteri mentali con l’aiuto di sua madre Lady Jessica (Rebecca Ferguson), una strega Bene Gesserit, che potrebbero essere un grande intralcio per le più alte sfere dell’Imperium.

Una didascalia ad inizio film ci informa che quella che stiamo per guardare è solo la prima parte di un film che, al momento della sua uscita, non aveva ancora ricevuto il benestare della produzione per il proseguo.  Fortunatamente gli incassi incoraggianti hanno dato via libera al sequel e Dune continuerà, sempre per la regia di Denis Villeneuve. Un racconto complesso che il regista di Arrival e Sicario sta cercando di restituire al pubblico nel modo più fedele possibile alla controparte cartacea. E non è la prima volta che Hollywood prova a trasporre su pellicola l’opera di Herbert, un’opera che – come i cinefili ben sanno – era stata considerata praticamente non trasponibile visto il fallimento della prima trasposizione di cui si stava occupando negli anni ’70 Alejandro Jodorowsky e il disastro commerciale e artistico a cui è andato incontro David Lynch con la sua discutibile versione del 1984, rinnegata dallo stesso regista per le intromissioni della produzione.

Per il momento, Villeneuve riesce lì dove altri erano inciampati e si serve di un’asciuttezza formale che lascia il sense of wonder agli splendidi paesaggi di Arrakis e porta in scena le vicende raccontate da Herbert semplificando il racconto solo per esigenze cinematografiche. Il che significa che Dune 2021 si prende i suoi tempi e costruisce attorno ad ogni personaggio e ogni luogo la mitologia di cui ha bisogno per emergere, senza tralasciare quel valore messianico che, ahinoi, al giorno d’oggi sa tanto di già visto.

Villeneauve sta procedendo nel verso giusto e l’opera di Herbert, che in origine è composta da sei romanzi ma si è sviluppata nel tempo con degli spin-off, sta emergendo per la prima volta così come era stata concepita. Evidentemente i tempi sono maturi per vendere al pubblico cinematografico un’epopea fanta-fantascientifica come quella pensata da Herbert, basta solo un po’ di lungimiranza produttiva e il tocco del giusto autore.

Per portare in home video Dune, Warner Bros ha fatto le cose davvero in grande e la versione doppio disco 4k Ultra HD + Blu-ray, che è la più completa sel mercato, si contraddistingue per una cura tecnica davvero stupefacente.

Dal punto di vista dell’immagine, il disco in Ultra HD ha il grande pregio di attingere da specifiche produttive molto particolari che hanno generato il film da un triplice passaggio digitale-pellicola-digitale per esaltare al massimo l’aspetto visivo finale. Per questo motivo, così come abbiamo potuto vedere sul grande schermo cinematografico, Dune fa un uso particolarissimo dei colori e dei paesaggi unendo alcuni dettagli innaturali – come gli occhi dei Fremen – alle immagini ambientali ultra-realistiche, come le catene rocciose, le dune di sabbia e le distese d’acqua. Tutto ciò torna anche sul transfer 4K dell’home video grazie all’HDR Dolby Vision con un’accortezza al dettaglio maniacale e una certosina restituzione cromatica. Il risultato cede solo un po’ nell’ammorbidimento di alcune immagini, soprattutto nelle scene più buie, in interni, ma sono piccolezze impercettibili ai più.

Per quanto riguarda l’audio, siamo a livelli davvero alti grazie alla presenza anche per la traccia italiana del Dolby Atmos (massimizzato in True HD Dolby 7.1) che rende davvero poderoso il suono. Gli effetti sono avvolgenti e potenti, inoltre c’è un’enfasi nella spazialità del suono impressionante oltre che una restituzione magnetica della colonna sonora di Hans Zimmer. Anche i dialoghi nel doppiaggio italiano non posseggono criticità e i dialoghi appaiono del tutto naturali anche a confronto con il resto delle componenti sonore.

Circa un’ora e dieci di contenuti extra sono situati sul disco blu-ray a cominciare dalla featurette The Royal Houses (8′) che offre una panoramica sulle casate che sono al centro della storia di Dune, troviamo poi Building the Ancient Future (7’) una featurette sulle ambientazioni del film e il loro design. My Desert, My Dune (5′) da voce a Denis Villeneuve per spiegare il suo approccio al progetto, Constructing the Ornithopters (6′) è invece una featurette sulla creazione degli ornitotteri, Designing the Sandworm (6′) sul design dei vermi della sabbia, quindi Beware the Baron (5′) sul make-up che a cui è stato sottoposto l’attore Stellan Skarsgård. Wardrobe from Another World (3′) è invece un breve speciale sui costumi e A New Soundscape (11′) sulla colonna sonora del compositore Hans Zimmer e il lavoro sul sound design. Poi ci sono i Filmbooks, ovvero una serie di brevi “videolibri” che descrivono gli argomenti del film, così divisi: House Atreides (2′), House Harkonnen (2′), The Bene Gesserit (3’), The Fremen (2′) e The Spice Melange (2′). Infine, abbiamo un’altra raccolta di mini-approfondimenti, Inside Dune, che comprende The Training Room (5′), The Spice Harvester (3′) e The Sardaukar Battle (4′).

Roberto Giacomelli

DUNE di Denis Villeneuve

Formato: 4K UHD + Blu-ray (disponibile anche in DVD)

Label: Warner Bros.

Video: Ultra HD 4K Dolby Vision | 2,40:1 Anamorfico 1080p

Audio: 5.1 Dolby Digital: Francese, Spagnolo | Dolby TrueHD Atmos: Italiano, Inglese, Tedesco

Sottotitoli: Italiano NU, Inglese NU, Tedesco, Francese, Spagnolo, Danese, Finlandese, Norvegese, Svedese, Greco, Coreano, Cinese, Cantonese

Extra: The Royal Houses (anche nella versione DVD) • Filmbooks: House Atreides, House Harkonnen, The Fremen, The Spice Melange • Inside Dune: The Training Room, The Spice Harvester, The Sardaukar Battle • Building the Ancient Future • My Desert, My Dune • Constructing the Ornithopters • Designing the Sandworm • Beware the Baron • Wardrobe from Another World • A New Soundscape.

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