Lovers Film Festival 2023. Los Agitadores – Horseplay

Nel periodo delle vacanze di Natale, Andy lascia la città per passare i festeggiamenti nella lussuosa villa di famiglia con i suoi migliori amici. I giorni trascorsi con la sua compagnia di amici sono un mix di riposo, relax, uso di droghe e continui scherzi a vicenda. L’iniziale consenso alla burla rivela presto i confini e gli spazi personali che ognuno dei ragazzi ha.

L’affiatamento che spinge i ragazzi di questo film al cameratismo più sfumato funge da piano di discussione per il maschilismo e le dinamiche patriarcali interiorizzate dai ragazzi nei loro rapporti di amicizia attraverso provocazioni gratuite, battute omofobe e una piccola sensazione, quasi complottistica, che dietro queste azioni si celi qualcosa di più, di inammissibile che viene tacitamente nascosto agli occhi del gruppo.

Il film di Marco Berger è infatti uno slow burner che crea una falsa tensione mirata ad analizzare e decostruire le dinamiche di un gruppo di amici maschi. Il voyeurismo del regista è evidente non solo nella scelta di non muovere quasi mai la camera, ma soprattutto nella costruzione di inquadrature che mostrano quanti più corpi nudi ed elasticizzati in campo possibile. Questa scelta da silenzioso osservatore si traduce però in un film che non decolla mai, che pone lo spettatore solo nella posizione di colui che scruta e mai come parte integrante delle vicende.

Le decostruzioni patriarcali che il regista porta su Los Agitadores (Horseplay, per il mercato internazionale) sono interessantissime e la volontà di decostruire attraverso la figura stessa del maschio l’ideologia del macho è ad un primo momento incredibile, se non fosse che il film si presenta con un grave problema strutturale: la sceneggiatura arranca, lenta e a tratti estremamente lacunosa.

Los Agitadores tenta di creare un’estetica bucolica dei giorni nostri tra ville di lusso, scherzi di gioventù e grandi serate tra amici mancando però di solide basi. Ogni film che cerca di raccontare con il proprio sottotesto una decostruzione di ciò che c’è oltre la propria superficie dovrebbe perlomeno presentare perfettamente questa superficie e il lavoro di Berger non è proprio uno di questi casi. Troppo spesso le scene, con la scusa del voyeurismo, si perdono in lungaggini, tempi morti e vuoti che non aiutano l’avanzamento della trama e distruggono ogni volontà di proseguire con la pellicola.

Superato l’interessante tentativo di critica e smantellamento di ideali antichi, quello che rimane allo spettatore è solo un film di una lentezza mostruosa dove non accade nulla e dove si finisce con l’osservare sempre e solo le stesse cose a ripetizione.

La decostruzione di Berger con Los Agitadores è sì interessante ma parziale, lenta e anche un po’ noiosa.

Emanuele Colombo

PRO CONTRO
  • Interessanti i temi di partenza del film.
  • Estremamente lento.
  • A tratti noioso.
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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Lovers Film Festival 2023. Los Agitadores - Horseplay, 6.0 out of 10 based on 1 rating

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