Fantascienza e pop-corn: My Pet Dinosaur, The Recall e It Came From the Desert in DVD
Decisamente interessanti le nuove proposte a marchio CG Entertainment che, in occasione del sopraggiungere della stagione estiva, ha arricchito il proprio catalogo riproponendo alcuni titoli editati in passato (un passato molto recente) da 01 Distribution e Minerva Pictures. Ed è proprio con quest’ultima etichetta, infatti, che unisce le forze per rieditare in DVD alcuni gustosissimi b-movie di fantascienza, perfetti per trascorrere una serata estiva in compagnia di familiari o amici e…un sacchetto gigante di pop-corn. Tra la fantascienza e il fantasy, senza disdegnare in alcuni casi una punta di horror o commedia, i titoli in questione sono My Pet Dinosaur, The Recall e It Came From the Desert.
In un periodo storico come questo, in cui il revival anni ’80 sta facendo da padrone grazie ad enormi successi commerciali tra i quali – su tutti – il fenomeno netflixiano Stranger Things, la cinematografia australiana non poteva starsene di certo a guardare. Ecco dunque che dai meandri del cinema indipendente australiano arriva il delizioso My Pet Dinosaur, opera seconda del regista Matt Drummond che, dopo il suo precedente Dinosaur Island – Viaggio nell’isola dei dinosauri, torna a parlare di animali giurassici con un nuovo sci-fi adatto a tutta la famiglia e che sembra guardare proprio al cinema hollywoodiano degli anni ’80.
Nella piccola e ridente cittadina Brightwood non succede mai nulla di eclatante: tutti si conoscono e le giornate scorrono all’insegna della routine più monotona. Qui vive il giovane Jake, un adolescente che non ha ancora superato la morte di suo padre e che prova a distrarsi come può assieme ai suoi inseparabili amici, tutti accomunati da una grande passione verso il mondo della scienza. Ma ultimamente, a Brightwood, sta accadendo qualcosa di insolito: veicoli militari non fanno altro che scorrazzare per le stradine della città e alcuni abitanti lamentano l’avvistamento di strani animali. Jake e i suoi amici, curiosi di scoprire cosa stia accadendo, si avventurano nei boschi di Brightwood e qui, una serie di strane circostanze, portano proprio il giovane Jake ad incontrare Magnus, uno strano cucciolo di dinosauro spaventato e affamato. Sbalordito ed eccitato, Jake decide di tenere il cucciolo con sé ma le cose iniziano presto a degenerare quando il ragazzo scopre che l’animale cresce a vista d’occhio e l’esercito, ovviamente, gli sta dando la caccia per scopi scientifici.
Impossibile guardare My Pet Dinosaur senza pensare ad immortali cult come E.T. – L’extraterrestre, I Goonies o il più recente Super 8 (che a sua volta si ispirava ai primi due, omaggiandoli), così come è innegabile il fatto che Matt Drummond abbia preso proprio quel tipo di cinema hollywoodiano per famiglie come modello da seguire e da imitare. Sembra essere proprio il cinema di Steven Spielberg la sua principale musa e così, oltre al rapporto d’amicizia tra Jake e Mangus creato sulla falsariga di quello fra Elliot ed E.T., in My Pet Dinosaur vengono riproposti uno per uno tutti i cliché del filone. Dunque si procede con la famiglia monogenitoriale in cui è proprio la figura paterna a mancare, la cittadina tranquilla improvvisamente sconvolta da qualcosa di inimmaginabile, il gruppo d’amici (tutti muniti di bicicletta!) con la passione smodata per la fantascienza e l’esercito come minaccia da cui fuggire. C’è proprio tutto!
Ed è bene che sia così, perché quello di Drummond si presenta sin da subito come evidente e sentito omaggio verso un cinema con il quale – sicuramente – il regista è cresciuto e si è formato. Un cinema che ha formato intere generazioni di spettatori e del quale, spesso e volentieri, se ne sente la mancanza. Certo, siamo comunque dalle parti del cinema indipendente e dunque il paragone con i film sopracitati va preso più che altro in termini concettuali. Eppure My Pet Dinosaur è un film estremamente dignitoso, esempio di buon cinema per famiglie nonché sintesi perfetta tra cinema indie e blockbuster hollywoodiano. Divertente, ritmato, e gustoso nella sua prevedibilità.
Già editato in passato da Minerva Pictures e 01 Distribution, My Pet Dinosaur entra adesso nel listino CG Entertainment che riedita il film solamente in edizione DVD, con una nuova veste grafica ma senza aggiungere nulla al supporto. Dunque quello che ci viene offerto è un DVD piuttosto basico, soddisfacente sotto il profilo tecnico grazie ad una buona qualità audio-video (occhio, la traccia audio originale è presente benché non indicata nel retro del supporto), ma purtroppo totalmente sprovvisto di contenuti extra.
Restiamo sempre nei territori della fantascienza. Mettiamo però da parte la componente “family” ed abbracciamo toni decisamente più seriosi ed adulti. Parliamo ora di The Recall, altro gustosissimo titolo sci-fi che, pur proponendo un plot non proprio originalissimo, ha dalla sua almeno due elementi di grande interesse.
Il primo di questi è senza ombra di dubbio la presenza nel cast di un iconico volto, quello di Wesley Snipes, qui nei panni del protagonista, un misterioso cacciatore di “bestie” dal passato tormentato e in cerca di vendetta. Un ruolo che gli è stato cucito addosso a perfezione, che sa essere omaggio alla sua carriera costellata di grandi successi nel cinema action ma anche al suo iconico ruolo nella trilogia di Blade, dove dava la caccia ai vampiri anziché alieni. Secondo – e non da meno – elemento di interesse è che a capo del progetto c’è un italiano, Mauro Borrelli, esperto nel settore dell’art department (illustratore in blockbuster hollywoodiani come Dumbo, Star Wars – Gli ultimi Jedi o The Hateful Eight) e già regista del poco conosciuto horror The Ghostmaker (2012).
La storia raccontata in The Recall è molto semplice.
Mentre il mondo intero è sconvolto da una strana perturbazione che causa improvvisi temporali ovunque, cinque amici si recano in una baita nel bosco, nei pressi di un lago, per passare qualche giorno di totale svago. Giunti sul luogo, tuttavia, non tardano ad imbattersi in uno strano cacciatore che in breve li mette al corrente che qualcosa di molto pericoloso sta per accadere. Durante la notte, preceduti da un temporale, alcuni esseri extraterrestri sbarcano sulla Terra con l’intento di effettuare un rapimento alieno di massa. I cinque ragazzi, con l’aiuto del cacciatore che sembra conoscere molto bene le creature aliene, dovranno lottare duramente per non essere rapiti dagli invasori spaziali.
Un po’ Signs di M. Night Shyamalan e un po’ Altered – Paura dallo spazio profondo di Eduardo Sanchez, The Recall è l’intimistico resoconto di un’invasione aliena filtrata dagli occhi di un gruppo di ragazzi isolati all’interno di una baita tra i boschi. Un teen fantascientifico d’impostazione classica, con una meccanica narrativa che guarda al cinema slasher ma destinata a mutare, nell’ultimo atto, in qualcosa di ben più ambizioso. Qui, infatti, emerge l’elemento di maggior interesse dell’opera, quando il body-count tra i boschi cessa e la narrazione si sposta nell’astronave aliena, dove il film assume toni più claustrofobici e abbraccia soluzioni anche abbastanza originali.
Anche The Recall viene rieditato da CG Entertainment e Minerva Pictures dopo esser stato, tempo fa, nei listini 01 Distribution. L’operazione condotta sul film di Borrelli, dunque, non differisce da quanto detto per il film precedente: solamente edizione DVD, ancora una volta un Digital Versatile Disc “essenziale” che si rifugia in una buona confezione tecnica (con video sufficientemente nitido e reparto sonoro squillante grazie ad un efficace 5.1 Dolby Digital sia nella versione originale che quella italiana) ma senza aggiungere nulla per quanto concerne il reparto dei contenuti extra.
Il terzo ed ultimo titolo di questa sfiziosissima tripletta fantascientifica è It Came From the Desert, un’improbabile monster-movie a base di formiche giganti e mutanti tratto dall’omonimo videogames in prima persona, sviluppato dalla Cinemaware nel 1989 e distribuito su Amiga (i personal computer commercializzati dalla Commodore) e successivamente su MS-DOS e TurboGrafx 16. Insomma si, non proprio un videogames di ultimissima generazione!
Diretto da Marko Makilaakso e co-prodotto da Finlandia, Gran Bretagna e Canada, It Came From the Desert è un bizzarissimo b-movie di grana grossa (non a caso inserito nella sotto etichetta di Minerva Pictures “Bizzarro Movies”, specializzata in film tanto improbabili quanto trash), sicuramente privo di qual si voglia pretesa se non quella di offrire uno spettacolino divertente e divertito.
Brian e Lukas sono due amici accomunati dalla passione per il cinema e per le motociclette. Assieme a Lisa, la ragazza di cui Brian è segretamente innamorato, i due amici si dirigono ad un raduno nel cuore del deserto del Nuovo Messico dove sia sta per tenere un evento celebrativo nei confronti di “The Eradicator”, la saga fanta-action di cui i due amici sono appassionati. Durante i festeggiamenti fra le dune del deserto, tra schiamazzi e litrate di birra, Brian e Lukas finiscono per imbattersi in un laboratorio segreto e abbandonato, all’interno del quale alcuni scienziati senza scrupoli hanno condotto esperimenti genetici sulle formiche generando esseri giganti, feroci e potenziati. Con la situazione ormai fuori controllo e le formiche libere ed affamate per il deserto, Brian, Lukas e Lisa devono trovare un modo per mettersi subito in salvo.
Tra cinema fantascientifico e cinema action, un po’ horror e un (bel) po’ commedia, It Came From the Desert è un b-movie completamente privo di quell’elemento artistico che, spesse volte, riesce ad innalzare la serie b a serie a. Qui, più che altro, si ha a che fare con un film di mostri decisamente dozzinale che prova ad omaggiare i monster-movie prodotti in America negli anni ’50 (ricordiamo che è del 1954 il bellissimo Assalto alla Terra di Gordon Douglas, ad oggi ancora il miglior film sulle formiche giganti) finendo, però, per somigliare molto di più agli infimi prodotti messi sul mercato dall’altrettanto infima casa di produzione The Asylum.
A differenza dei prodotti a marchio The Asylum, tuttavia, qui si nota una maggiore cura nella confezione degli effetti digitali ed un ritmo decisamente più incalzante, tra fughe dai laboratori e spericolati inseguimenti su due ruote.
Peccato per la scrittura davvero sgangherata e approssimativa, capace di sfoggiare alcuni fra i più brutti dialoghi degli ultimi anni, perché con qualche piccola accortezza in più poteva venir fuori un discreto prodotto di puro intrattenimento.
Per It Came From the Desert vale quanto detto nei due casi precedenti. Anche qui, infatti, abbiamo a che fare con un DVD rieditato da CG Entertainment e Minerva Pictures sulla base di un’edizione portata sul mercato non molto tempo fa sotto il duplice marchio Minerva e 01. Un DVD sempre molto ridotto all’osso, capace di soddisfare per quanto concerne i requisiti squisitamente tecnici ma totalmente privo del reparto extra. Peccato.
Giuliano Giacomelli
MY PET DINOSAUR di Matt Drummond
Label: CG Entertainment e Minerva Pictures
Formato: DVD
Video: 16/9
Audio: Italiano e originale
Sottotitoli: Italiano
Extra: Non presenti
Puoi acquistare il DVD di My Pet Dinosaur cliccando su questo link.
THE RECALL di Mauro Borrelli
Label: CG Entertainment e Minerva Pictures
Formato: DVD
Video: 16/9 2,35:1
Audio: Italiano e Inglese Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: Italiano
Extra: Non presenti
Puoi acquistare il DVD di The Recall cliccando su questo link.
IT CAME FROM THE DESERT di Marko Makilaakso
Label: CG Entertainment e Minerva Pictures
Formato: DVD
Video: 16/9 2,35:1
Audio: Italiano e Inglese Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: Italiano
Extra: Non presenti
Puoi acquistare il DVD di It Came From the Desert cliccando su questo link.
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