Notte Horror al TFF35

Notte Horror è l’appuntamento che tiene svegli centinaia di spettatori il primo weekend del Torino Film Festival, con tre proiezioni di film scelti nella sezione After Hours, la selezione horror e thriller del festival. Si inizia a mezzanotte e si va avanti finché il fisico regge, uscendo dalle porte del cinema con le prime luci dell’alba. Il cinema Massimo e il TFF – sempre siano lodati – forniscono cornetti e caffè fra una proiezione e l’altra per premiare i coraggiosi spettatori da maratona.

Scocca la mezzanotte. Le luci si spengono. Che lo spettacolo abbia inizio!

KUSO

Devo ancora capire di cosa parla Kuso. Siamo in una Los Angeles post apocalittica (così cita il programma) in cui si muovono sopravvissuti deformi. Le storie si avvicendano sullo schermo intervallate da onirici collage che si fondono con creature in povera computer grafica, il tutto eccessivamente arricchito di effetti sonori cacofonici e di luce fluo. Minimo comun denominatore un’ossessione scatologica di cui nessuno sentiva la necessità.

Flying Lotus confeziona un film che sicuramente entusiasma i suoi affezionati ma che lascia quantomeno indifferenti tutti gli altri. Immagini eccessive, al limite, si accavallano le une sulle altre senza una logica apparente, risultando molto presto fastidiose. Lo sconvolgimento dello spettatore viene più dalla pochezza di quello che viene visto piuttosto che dai concetti espressi. Se c’è un messaggio, si perde dietro una messa in scena, se così possiamo chiamarla, irritante ed estrema.

Forse il regista aveva troppo da dire. Forse quello che ho visto è stato un semplice esercizio di stile. Certo rimane che Kuso è un film per i fan di Flying Lotus: se conoscete la sua opera allora correte in sala, almeno per completezza. Se invece non conoscete Mr Lotus, allora risparmiate a voi stessi un’ora e mezza di agonia che non vi verrebbe mai più restituita e che vorreste dimenticare il prima possibile.

Voto 1

GAME OF DEATH

Con Game of Death si comincia a ragionare. In una giornata soleggiata e apatica, sette ragazzi trovano Game of death, il gioco della morte, un gioco da tavolo con qualche caratteristica arcade dalle semplici regole: se non uccidi qualcuno entro venti minuti il gioco sceglierà al posto tuo, facendo esplodere la testa di uno dei partecipanti. Dopo il classico scetticismo iniziale e dopo che due di loro perdono la testa (nel senso che il gioco gliela fa esplodere ricoprendo di sangue e pezzi di cervello tutti i presenti), i restanti iniziano una pazza corsa verso la “salvezza”, cercando come ossessi vittime che possano saziare la sete di morte del gioco. Ben presto, pero, il gruppo si divide: chi si rifiuta di sterminare persone innocenti e chi vuole a tutti i costi salvarsi la vita.

In una pazza corsa sfrenata, i protagonisti ricoperti di sangue, cercano, ognuno a modo loro, di porre fine al macabro gioco in un turbine di violenza e assurdo che coinvolge chi guarda fino alle battute finali del film. È una pellicola veloce, in tutti i sensi. Poco più di un’ora in cui si concentra una violenza inaudita scandita dallo spettacolo più puro che arriva diretto dagli anni ‘80. Un film che intrattiene senza avere troppe pretese e qualche risata si insinua fra i corpi grondanti di sangue.

Voto 6,5

THE CURED

Siamo in Irlanda, che si sta rimettendo in piedi dopo una spietata epidemia zombie. Una cura è stata trovata e quelli che una volta erano infetti ora possono ritornare nella società, ma c’è un piccolo problema: ricordano ogni momento in cui erano affetti dal morbo, tutto ciò che hanno fatto.

Quello che sembrerebbe il rimedio che tutti, dai tempi di Romero, si auspicavano (brutti ricordi a parte) prende connotazioni socio-politiche. Non tutti vogliono i “curati” a piede libero, vedendoli ancora come dei mostri, mentre altri riescono a capire le loro azioni riconducendole alla malattia. In un clima di tensioni, Senan fa il suo nuovo ingresso nel mondo, ospitato, caso raro e fortunato, dalla cognata (la sempre fantastica Ellen Page). Sopravvivere non è cosa facile per nessuno e presto l’horror si fonde con le storie di chi cerca di ritagliarsi uno spazio in un mondo nuovo, lottando per i propri diritti, specialmente quello di esistere.

The Cured è un film che ti avvince fin dalle prime battute portando sullo schermo una variante inedita del filone già ampiamente raccontato dei morti viventi. Un film che attraverso il tema horror affronta temi fin troppo reali e contemporanei, di apertura al diverso e la convivenza con l’Altro.

Consigliattissimo,  da vedere il prima possibile, senza se e senza ma!

Voto 8

Michela Marocco

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