Pet e Antisocial: reclusioni d’amore e virus da social network nei nuovi horror Midnight Factory
La primavera 2019 è stata salutata da due interessanti uscite Midnight Factory che vanno ad arricchire il già folto catalogo degli inediti per l’home video. Questo mese è toccato al thriller Pet (2016) di Carlens Torrens e il cofanetto con dittico viral-apocalittico Antisocial (2013) e Antisocial 2 (2015), entrambi diretti da Cody Calahan.
Presentato con successo in anteprima al South by Southwest e vincitore del premio alla sceneggiatura all’edizione 2016 del Festival del fantastico di Sitges, Pet racconta la disturbante storia di Seth, un uomo tranquillo e solitario che lavora come impiegato in un canile, che un giorno incontra dopo tanti anni Holly, una sua ex compagna di scuola di cui era segretamente innamorato. Colpito dalla freccia di Cupido per la seconda volta, Seth fa di tutto per farsi notare dalla ragazza fino a dichiararsi, ma con il risultato di essere solo deriso e allontanato in maniera violenta. Furioso e determinato, Seth perde la testa e rapisce Holly rinchiudendola in una gabbia nella zona dismessa del canile in cui lavora. Tra i due si istaurerà un sottile gioco psicologico in cui il ruolo di carceriere e preda andranno a sfumarsi sempre di più.
Partendo da presupposti che accomunano il tratto psicologico di molti noti serial killer, ovvero l’incapacità di relazionarsi con l’altro sesso e il rifiuto continuo, il Seth interpretato da un efficacissimo Dominic Monaghan (Lost, Il signore degli anelli) sviluppa una personalità molto coerente con l’immagine che ci viene data fin da principio. Anche da carnefice, Seth rimane una vittima, un debole in balia della personalità altrui, sempre più forte della sua. In questo caso, a giocare il ruolo da leone(ssa) è Holly, che i graziosi lineamenti di Ksenia Solo, a cui sono affidati alcuni risvolti della trama inaspettati e sorprendenti.
Il film di Carlens Torrens lascia da parte la truculenza e la violenza per buoni tre quarti della sua durata, abbandonandosi al gore nel finale e concentrandosi su un clima malsano crescente dove a fare la differenza è il gioco dei ruoli molto ben calibrato.
Midnight Factory, etichetta distributiva di proprietà di Koch Media e specializzata in cinema horror, porta in home video Pet nella consueta elegantissima veste limited edition, una slipcase cartonata che comprende un booklet informativo di 12 pagine. Come sempre, ottimo lavoro da parte dei ragazzi di Midnight Factory, che impegnano una cura non indifferente anche con film “non di punta” come questo. Dal punto di vista visivo non abbiamo davvero nulla da dire, gestione pressochè perfetta dei colori e dei contrasti, senza alcun cedimento neanche nelle scene più buie (e ce ne sono molte, soprattutto nella seconda metà). Audio potente, traccia italiana e inglese in DTS-HD 5.1 che fa ben rimbombare le urla che di frequente fanno capolino durante la visione. Il trailer è l’unico extra, ma diciamo che non ci saremmo neanche aspettati di più.
Antisocial è un piccolo film canadese che racconta (si, ancora una volta) lo sfaldamento della società contemporanea a causa dell’implosione della tecnologia. Una tematica decisamente sfruttata in ogni sua variante, in maniera ancora più massiccia se si considera che al centro del film diretto da Cody Calahan c’è un contagio che rende gli infetti aggressivi e incontrollabili. Il fattore scatenante? Il più popolare tra i social network, Redroom, che fa sviluppare letteralmente un parassita nella testa di chi lo utilizza, facendo perder loro qualsiasi controllo. Uno spunto sicuramente “rubato” per certi aspetti al giapponese Kairo – Pulse (2001) di Kiyoshi Kurosawa, rifatto nel 2006 da Jim Sonzero, in cui l’assuefazione da internet (i social network come li intendiamo oggi non esistevano ancora) era la metafora della solitudine giovanile e portava alla sparizione fisica da chi ne veniva contagiato. Una somiglianza ancor più marcata con Unfacebook (2011) di Stefano Simone (ai limiti del plagio, se non fosse che Unfacebook non ha goduto di una vera distribuzione), thriller/horror indipendente in cui il popolare social network bianco e blu era proprio il veicolo per un contagio che sviluppava il carattere violento di chi lo contraeva.
Insomma, non è di certo l’originalità la forza di Antisocial, in cui una ragazza di nome Sam (Michelle Mylett), dopo essere stata lasciata dal suo fidanzato, si cancella dal popolare social network Redroom e va a una festa con degli amici. Durante la serata si scatena l’inferno perché in tutta la città si stanno verificando casi di aggressione legati proprio all’influsso di Redroom.
Cody Calahan, che ha esordito alla regia proprio con Antisocial dopo aver prodotto un buon numero di cortometraggi e film indie, dimostra di avere un immaginario cinematografico molto classico in cui sono sedimentati alcuni dei più rappresentativi autori horror come Romero, Cronenberg e Carpenter. Antisocial annaspa qua e là rievocando situazioni e suggestioni dal cinema dei suddetti, cercando un aggiornamento proprio nella tematica tecnologica, ma non lascia il segno.
Va peggio con Antisocial 2, che riprende proprio dallo scenario apocalittico che chiudeva il primo film reimmergendo poco dopo la vicenda nuovamente in situazioni già viste e in location interne. Il contesto è ben più ambizioso, ma il film risulta abbastanza noioso e con pochissime idee.
Il trattamento home video di Antisocial 1-2 è il medesimo degli altri prodotti Midnight Factory, dunque disponibile in edizione sia Blu-ray che DVD (occhio che le prime copie diffuse del cofanetto dvd erano fallate, con due dischi dello stesso film, edizioni comunque ritirate dal mercato), slipcase cartonata limited, booklet informativo di 12 pagine e una cura generale impeccabile.
Ma questa volta se l’audio non fa una piega, anzi il DTS-HD 5.1 del blu-ray si mostra estremamente funzionale per dar voce alle inquietanti mutazioni che il virus causa, il video perde un po’ di nitidezza nelle frequenti scene buie, lasciando i neri su una tonalità grigiastra abbastanza deludente.
Tra i contenuti extra troviamo il solo trailer per il primo Antisocial.
Roberto Giacomelli
PET di Carlens Torrens
Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD)
Etichetta: Midnight Factory
Video: 16:9 (2.35:1)
Audio: DTS-HD MA 5.1 Italiano, Inglese
Sottotitoli: italiano
Extra: Trailer
ANTISOCIAL 1-2 di Cody Calahan
Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD)
Etichetta: Midnight Factory
Video: 16:9 (2.35:1 – 1.85:1)
Audio: DTS-HD MA 5.1 Italiano, Inglese
Sottotitoli: italiano
Extra: Trailer
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