Archivio tag: alexandre ajà

Piranha 3D, la recensione

Lake Victoria, Arizona. Una scossa tellurica libera dei voracissimi piranha preistorici dalle viscere della terra. Nel frattempo, fervono i preparativi per lo Spring Break, l’annuale festa di metà primavera che riunisce sul lago migliaia giovani da tutta l’America per festeggiare tra fiumi di alcool e concorsi di miss maglietta bagnata. Mentre lo sceriffo Julie Forester indaga sulla scomparsa del pescatore Matt Boyd e sulle conseguenze del sisma, suo figlio Jake, che dovrebbe fare da babysitter ai due fratellini, si unisce al team di Derrick Jones, regista di video soft-core.

I giovani sguazzano in riva al lago e i piranha sono pronti a fare una strage!

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Valutazione: 6.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Oxygene, la recensione

Uno dei più grandi vantaggi che il cinema di genere offre ai registi che vi si cimentano è la miriade di possibilità di sperimentare e fondere i suoi diversi filoni, ribaltarne gli stilemi allo scopo di creare film affascinanti dal punto di vista visivo e al tempo stesso ricchi di contenuti narrativi, metafore e critiche alla società che ci circonda. L’esempio più immediato è quello della fantascienza il cui prototipo nel corso dei decenni ha assunto diverse declinazioni e si è contaminato con altri linguaggi del cinema di genere: si va dai film dalla forte componente horror con tanto di alieni e creature mostruose, a navicelle spaziali trasformate in teatri action allo stato puro, passando per storie più tendenti al dramma volto a raccontare lo sfascio e le evoluzioni di protagonisti e di un’intera società.

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Valutazione: 6.5/10 (su un totale di 2 voti)
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-2: Livello del terrore, la recensione

Vigilia di Natale. Angela è costretta ad intrattenersi fino a tardi nell’ufficio in cui lavora per sbrigare delle pratiche. Quando finalmente è pronta a tornare a casa, si accorge che la sua auto ha un guasto e nell’edificio non è rimasto nessuno che possa aiutarla, ad eccezione di Tom, il guardiano del parcheggio. Ma Tom ha un debole per Angela e sarebbe molto felice se potesse passare la serata con lei. La donna rifiuta le avances del guardiano, ma l’uomo non reagisce bene e intrappola Angela nel garage dell’edificio, cominciando con lei un gioco di tortura destinato a durare tutta la notte.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Alligatori e uragani: arriva in blu-ray Crawl – Intrappolati

Arrivato nelle sale in piena estate, Crawl – Intrappolati si è presentato sin da subito come “l’horror di cui avevamo bisogno”, un film a dir poco necessario nell’eroico tentativo di tenere in vita il filone dei beast movie, nobile sottogenere dell’horror che ultimamente sembra sempre più lasciato in pasto alle scadenti produzione low cost destinate all’home video o alle emittenti televisive. Un discorso che può essere tranquillamente allargato a tutto il sotto-filone ma che diventa particolarmente “spaventoso” se prendiamo in analisi le pellicole che riguardano alligatori, coccodrilli e altri rettili acquatici. Tornando indietro negli anni, infatti, possiamo trovare autentiche perle come l’ineguagliato Allligator (1980) di Lewis Teague, il gustoso Killer Crocodile (1989) di Fabrizio De Angelis, Lake Placid (1999) di Steve Miner e Crocodile (2000) di Tobe Hooper. Dopo di che, in mezzo a una marea di scadenti produzioni televisive e direct to video molte delle quale marchiate dalla famigerata trash-maker The Asylum, possiamo citare giusto un terzetto di titoli che si fanno ricordare con gran piacere, tutti prodotti nel 2007: Paura Primordiale di Michael Katleman, Rogue di Greg McLean e Black Water di David Nerlich. Poi il buio. Fino a oggi.

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Crawl – Intrappolati, la recensione

Crawl - Intrappolati

Un argomento particolarmente florido nel filone horror dei beast movies è quello che interessa alligatori, coccodrilli e altri rettili acquatici. Non sono pochi, infatti, i film che hanno incentrato su questa particolare minaccia gustosi divertissment a base di sopravvivenza estrema, gore massiccio, un pizzico d’avventura e urla a squarciagola. Se torniamo indietro negli anni, possiamo trovare autentiche perle come l’ineguagliato Allligator (1980) di Lewis Teague, il gustoso Killer Crocodile (1989) di Fabrizio De Angelis, Lake Placid (1999) di Steve Miner e Crocodile (2000) di Tobe Hooper. Dopo di che, in mezzo a una marea di scadenti produzioni televisive e direct to video a cui ha contribuito la famigerata trash-maker The Asylum, possiamo citare giusto un terzetto di titoli che si fanno ricordare con gran piacere, tutti prodotti nel 2007: Paura Primordiale di Michael Katleman, Rogue di Greg McLean e Black Water di David Nerlich. Poi il buio, se non sporadici tentativi di utilizzare rettili realizzati in brutta CGI per filmetti da seconda serata televisiva. Fino a oggi.

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Valutazione: 7.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Crawl – Intrappolati: video interviste e clip dall’horror di Alexandre Aja

Il prossimo 15 agosto arriverà nei cinema italiani l’atteso ritorno del maestro dell’horror Alexandre Aja con il tesissimo beast movie Crawl – Intrappolati, che vede la sua collaborazione con un altro grande maestro del brivido e dello splatter Sam Raimi, qui in veste di produttore.

Il regista de Le colline hanno gli occhi si avvale del marchio produttivo del regista de La casa per dar vita a un thriller-horror claustrofobico e di notevole efficacia che vede Barry Pepper e Kaya Scodelario protagonisti assoluti assieme a un branco di famelici alligatori, principale minaccia nel film.

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47 metri, la recensione

Che siano a sfondo drammatico o horror, di survival movie a tema “squalo” ne abbiamo visti di tutti i tipi. Sicuramente un filone molto prolifico che però, purtroppo, negli ultimi decenni era tenuto in vita quasi unicamente da prodotti di infima qualità relegati più che altro al mercato dell’home video. L’arrivo, poi, della famigerata casa di produzione The Asylum ha dato il colpo di grazia al genere con la produzione a catena di montaggio di film trash che hanno ufficialmente “violentato” la dignità degli shark movie. Fortunatamente, però, in tempi recentissimi la ruota ha ripreso a girare nel verso giusto e nel giro di pochissimo tempo il filone si è arricchito di due titoli che hanno saputo riportare alto il prestigio del genere. Lo scorso anno abbiamo avuto il lodevole Paradise Beach: dentro l’incubo di J. Collet-Serra e adesso arriva nelle sale l’altrettanto riuscito 47 metri.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Si può tornare dalla morte nel trailer italiano di The Other Side of the Door

Arriverà nei cinema italiani il prossimo 3 marzo, distribuito da 20th Century Fox italia, The Other Side of the Door, il nuovo horror diretto da Johannes Roberts con Sarah Wayne Callies e Jeremy Sisto e di cui possiamo già mostrarvi il primo trailer italiano e le immagini ufficiali.

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