Archivio tag: André Øvredal

Demeter – Il risveglio di Dracula, la recensione

<<Ieri notte, durante il turno di guardia, l’ho visto, è simile a un uomo, alto e sottile, pallido e spettrale. Era a prua e guardava fuori. Piano piano gli sono arrivato alle spalle e l’ho colpito col coltello. Ma il coltello l’ha attraversato da parte a parte, come se fosse aria.>>

Nel settimo capitolo del suo Dracula, in una manciata di pagine, Bram Stoker racconta – attraverso il diario di bordo del Capitano della Demeter – il viaggio che il vampiro ha compiuto dalla Romania all’Inghilterra nascosto nella stiva della goletta, massacrando durante la notte l’intero equipaggio. Poche battute sufficienti a descrivere una situazione drammatica e un’atmosfera spettrale che aggiunge una carica letale all’iconico Dracula, per la prima volta in azione fuori dalle mura del suo castello.

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Z vuole giocare e Mortal, recensione blu-ray dei due nuovi inediti Midnight Factory

Nuovo giro di inediti per Midnight Factory, che per questo mese di calura estiva dedica le uscite home video a due interessanti titoli: l’horror psicologico Z vuole giocare di Brandon Christensen e il fanta-thriller Mortal di André Øvredal, entrambi disponibili nella consueta limited edition sia in DVD che in Blu-ray disc, con il booklet da collezione.

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TSplusF20. Mortal, la recensione

Nell’apoteosi cinematografica da supereroi, in cui ogni Paese produttivamente competitivo riesce ormai a partorire una propria visione superoistica, la Norvegia sfodera il proverbiale asso nella manica attingendo direttamente alla propria antica cultura e mitologia e sforna Mortal, un film fanta/thriller completamente avulso da qualsiasi influenza fumettistica che segue il percorso di un probabile supereroe… o supercriminale, questo non lo possiamo sapere!

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Autopsy, la recensione

Il genere horror va a periodi, ormai lo abbiamo appurato. Un sali-scendi con momenti fiorenti in cui vengono prodotti film di un certo peso destinati a incidere la storia del cinema, alternati ad altri in cui sembra che questo magnifico genere stia stagnando in attesa di morire definitivamente. L’attuale periodo è proprio quello di stasi che mette in depressione qualsiasi horrorofilo, rappresentato da rare uscite cinematografiche e, in generale, di qualità abbastanza modesta. È per questo che l’uscita di un film come Autopsy, che in originale titola The Autopsy of Jane Doe, ci rende particolarmente euforici, perché abbiamo a che fare con un Signor horror, uno dei quei piccoli grandi film che sappiamo segnerà in qualche modo il genere.

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