Archivio tag: Eili Harboe

The Dark Nightmare, la recensione

Il cinema scandinavo degli ultimi 20 anni ha mostrato un vigore e una forza evocativa tale da riuscire a influenzare anche un certo tipo di linguaggio di genere di caratura internazionale. Si pensi a film come Uomini che odiano le donne o Lasciami entrare, due titoli che hanno fatto immediatamente scuola. Ma non è stata solo la Svezia ad eccellere quando si tratta di re-visione post-moderna del cinema di genere perché tra i Paesi della penisola scandinava, la Norvegia si è invece contraddistinta per la capacità di affrontare il genere horror con una sensibilità particolare, quella del dramma psicologico abilmente mascherato da film dell’orrore. Pensiamo a Thelma di Joachim Trier, a Babycall di Pål Sletaune o ancora il più recente Handling the Undead di Thea Hvistendahl, sono tutti titoli che utilizzano atmosfere da horror ed elementi fantastici per riflettere sulla condizione umana, su problematiche concrete come il bullismo, la crisi post-partum, l’elaborazione del lutto. Alla stessa cerchia di questi ultimi titoli appartiene un altro “horror” norvegese, The Dark Nightmare, diretto dalla regista esordiente Kjersti Helen Rasmussen, che si era già confrontata con il genere in veste di sceneggiatrice con l’oscuro Villmark Asylum del 2015.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Thelma, la recensione

Quello dell’adolescenza e i suoi contrasti, contraddizioni e difficoltà nell’improvviso passaggio da bambini ad adulti è un tema caro non solo alla psicologia, ma anche al mondo del cinema che, attraverso diversi generi e linguaggi narrativi, ne ha spesso raccontato le dinamiche più scabrose e per certi versi inquietanti. Un ulteriore esempio di questo forte interesse e legame si può notare in Thelma, nuovo lavoro di Joachim Trier il quale, rifacendosi in maniera evidente ad un grandissimo classico del passato come Carrie di Brian De Palma, dà vita ad un thriller/horror psicologico che tratta il tema della crescita e della scoperta di un mondo che va al di là degli schemi imposti da una rigida educazione. Potenziale di partenza molto promettente gettato alle ortiche, però, da una storia che implode su se stessa e, seppur supportata da un impianto visivo dal forte impatto e di grande simbolismo, non riesce a esprimere del tutto la carica emotiva e il tormento della giovane protagonista.

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Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
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