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In arrivo l’Italian Horror Fantasy Fest 2024, con Eros Puglielli, Antonio Bido e… anteprime da paura!
Tante novità per l’edizione 2024 dell’Italian Horror Fantasy Fest, che si svolgerà dal 13 al 16 Giugno presso lo Stardust Village, sito al centro dei quattro quartieri romani di Eur, Torrino, Mostacciano e Spinaceto, circondato da un’ampia area verde di circa 33000 metri quadri. Presentatore ufficiale della kermesse – ideata nel 2010 dal direttore artistico, produttore e regista Luigi Pastore come evento estivo del litorale romano con la prerogativa di celebrare i maestri del cinema di genere italiano e di scoprire nuovi talenti emergenti e artisti che continuano questa gloriosa tradizione – sarà quest’anno l’attore e cineasta Paolo Ruffini.
Gli idoli delle donne: Lillo & Greg registi e interpreti di un nuovo film
Sono iniziate il 14 giugno le riprese di Gli idoli delle donne, il nuovo film interpretato dal duo comico Lillo e Greg, che curano anche la regia a sei mani con Eros Puglielli. Il film è stato scritto dalla coppia comica insieme a Matteo Menduni e Tommaso Renzoni; nel cast anche Ilaria Spada, Francesco Arca, Maryna e Corrado Guzzanti.
Nevermind, la recensione
Eros Puglielli è una figura singolare e interessante nel cinema italiano di oggi: un regista magari non tanto sbandierato dalla critica, ma che quando gira un film lascia sempre il segno. Indipendente, sì, ma abituato a girare anche con nomi grossi, una combinazione che consente libertà espressiva e al contempo massima professionalità: Puglielli si muove agilmente fra i generi più disparati, prediligendo ciò che riguarda il fantastico e alternando il cinema con le fiction per la televisione.
Il sorprendente Nevermind (2018) è probabilmente la summa del suo cinema, anzi del suo immaginario, che spazia dal reale all’irreale, dal fantastico al grottesco, dal dramma alla commedia, senza soluzione di continuità. È un film impossibile da rinchiudere in un genere: raggruppa infatti tutte le suddette categorie, le mescola e supera ogni confine dando vita a un unicum che riesce a suscitare stupore nello spettatore – caratteristica per niente scontata, soprattutto nel cinema italiano di oggi.
Copperman, la recensione
«Sventurati i popoli che hanno bisogno di eroi».
Così recitava il drammaturgo tedesco Brecht nella prima metà del novecento e chissà cosa avrebbe detto o pensato oggi che la febbre da eroe, anzi “supereroe”, sta dilagando in tutto il mondo. Se è vero che non si contano più i cinecomics d’oltreoceano è bene notare come, a poco a poco e in maniera molto timida, anche in Italia si respira questa volontà di creare un paladino mascherato. Così, dopo lo sconcertate ragazzo invisibile di Salvatores e il ben più interessante superuomo di Mainetti, arriva un terzo supereroe mascherato che ha il volto di Luca Argentero. Corazzato fino ai denti con un’armatura di rame e armato di razzi segnalatori, questo nuovo combattente italiano si muove silente fra le stradine di un piccolo comune umbro per difendere i più deboli e sconfiggere i prepotenti. Signori e signore, ecco a voi Copperman.