Archivio tag: Laszlo Nemes

Tramonto, la recensione

Può un autore che ha già forgiato una mostruosa opera prima produrre un secondo lungometraggio di impatto ancora più forte? Sì, può. Ma solo perché il suo nome è Laszlo Nemes.

Lungamente atteso e poi finito in Concorso a Venezia 75, Tramonto (Napszállta) è il film che tutti stavamo aspettando e che – come già accaduto con Suspiria – ha diviso i presenti a Lido.

Il titolo, a prima vista criptico e slegato dalla narrazione, è alquanto significativo e contiene già la chiave che apre il forziere in cui ne è racchiuso il significato più oscuro. Sì, perché Tramonto gira a lungo attorno all’indicibile, lo sfiora, lo urta, ne assapora l’amarezza e si chiude infine con un’immagine finale piuttosto forte ed emblematica.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 9.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Il figlio di Saul, la recensione

Film-rivelazione dell’ultimo Festival di Cannes, Il figlio di Saul è il primo lungometraggio dell’ungherese Laszlo Nemes, finora autore di soli cortometraggi. Già sulla kermesse aveva riscosso parecchio successo tanto da essere additato, a poche ore alla cerimonia di chiusura, come il più vicino alla Palma d’oro. Ci è andato, però, parecchio vicino, vincendo il Grand Prix du Jury, oltre al Premio FIPRESCI e al Premio François Chalais. Da lì in poi, il destino di questo film sembrava già segnato: vincere l’Oscar per il miglior film straniero. E infatti, dopo aver conquistato il Golden Globe in quella categoria, ed essere riuscito ad entrare nella cinquina finale, eccolo lì in pole position per quel premio. Un film che, pur venendo dall’Ungheria, di certo non è passato inosservato e che difficilmente verrà dimenticato.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 9.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)