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Caracas e Eravamo bambini: due noir italiani disponibili in Home Video

Ormai lo abbiamo capito: il cinema italiano ama le storie di criminali. Se poi queste sono calate in un contesto popolare del sud Italia, che potremmo definire antropologico, ecco che il tutto diventa ancora più appetibile. Fino a qualche anno fa il nostro cinema abbondava, per la maggiore, di commedie scacciapensieri o di drammoni sulla borghesia nostrana, ma da un po’ di tempo a questa parte sembra che il dramma a tinte noir sia diventato uno dei maggiori cavalli da battaglia del nostro cinema. Ed ecco che tra le più recenti uscite home video a marchio Vision Distribution e CG Entertainment, infatti, troviamo due film che rientrano a pieno titolo proprio in questa categoria: storie drammatiche ambientate nel sud Italia e pronte a tingersi di noir a mano a mano che la storia avanza verso l’epilogo. Quindi vi parliamo di Caracas, terza regia cinematografica per l’attore di Gomorra Marco D’Amore e interpretata dallo stesso e da Toni Servillo, e di Eravamo bambini, una storia di vendetta ambientata in Calabria e che vede coinvolti nel cast Massimo Popolizio e Lorenzo Richelmy.
The Kelly Gang e Governance – Il prezzo del potere disponibili in bluray disc

CG Entertainment si contraddistingue sempre per il suo listino home video d’enorme varietà. Un’offerta, la sua, davvero dedita alla pluralità e capace di restituire prodotti utili ad accontentare tutti i palati, sia che si ami il cinema di ieri che quello di oggi, sia quello di genere che quello d’autore. Nelle scorse settimane CG ha arricchito il proprio listino con The Kelly Gang e Governance – Il prezzo del potere, due film estremamente diversi l’uno dall’altro ma entrambi desiderosi di far dialogare il cinema di genere con uno sguardo rigorosamente autoriale. Entrambi i titoli arrivano sul nostro mercato home video in alta definizione bluray disc, tutti e due distribuiti sotto il duplice marchio CG Entertainment e Adler Entertainment.
Ai confini del Male, la recensione

In uno sperduto paese circondato da boschi, due ragazzi spariscono dopo aver partecipato ad una festa. Uno dei due è il figlio di Rio (Massimo Popolizio), capitano dei carabinieri e uomo rigoroso ed inflessibile. Ad indagare sulla sparizione dei due giovani c’è anche Meda (Edoardo Pesce), detto Cane Pazzo, giovane carabiniere con un passato traumatico alle spalle. Entrambi si trovano a fare i conti con la propria storia, imparando a far luce non solo su un mistero che si infittisce, ma anche su loro stessi. Nella cornice di un paese totalmente immerso dalla natura, chi è il vero animale? La ricerca del mostro si rivela una ricerca interiore e personale, fatta di flashback e realizzazioni improvvise.
Ai confini del Male, in arrivo su Sky e NOW il thriller/horror con Edoardo Pesce

Arriverà il 1° novembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand, Ai confini del Male, il nuovo film Sky Original, prodotto da Fulvio e Federica Lucisano, una produzione Italian International Film – Gruppo Lucisano e Vision Distribution. Ai confini del Male diretto da Vincenzo Alfieri con Edoardo Pesce e Massimo Popolizio, è un thriller dalle atmosfere horror denso di colpi di scena. Il film èincentrato sulla sparizione di due giovani a seguito di un rave party ed è liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Giorgio Glaviano e sceneggiato da Vincenzo Alfieri, Fabrizio Bettelli e Giorgio Glaviano.
I Predatori, la recensione

Pietro Castellitto, classe 1991, figlio del noto attore/regista Sergio Castellitto e della scrittrice Margaret Mazzantini esordisce al cinema come attore nel 2004, all’età di 13 anni, diretto dal padre in un piccolo ruolo in Non ti muovere, finché nel 2012 riesce a guadagnare il ruolo da protagonista in È nata una star? di Lucio Pellegrini. Una strada nel cinema praticamente già spianata, ma il giovane Castellitto non si dice troppo soddisfatto, dichiarando che a lui, di recitare, in fin dei conti non interessa granché, non si sente attore, forse non è neanche troppo bravo come interprete, a lui quello che interessa maggiormente è scrivere! Sceneggiature, libri… ma soprattutto sceneggiature ed è per questo che all’età di 22 anni mette la parola “fine” su uno script che a distanza di sette anni è diventato un film, tra l’altro per la stessa regia di Pietro Castellitto, prodotto da Fandango. Parliamo de I Predatori, premio alla sceneggiatura nella sezione Orizzonti di Venezia77, che lo stesso Castellitto ammette di essere in (piccola) parte autobiografico e che mai sarebbe riuscito a realizzarlo se non avesse prima tastato il mondo del cinema come attore.
Odio l’estate e Il primo Natale: la grande commedia italiana in DVD

Tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, i cinema italiani hanno visto il ritorno di alcuni tra i più popolari e importanti protagonisti della commedia all’italiana degli ultimi vent’anni. No, non stiamo parlando di Checco Zalone. Ci riferiamo piuttosto a Ficarra e Picone, che con il loro ultimo film si sono posti al vertice del migliore incasso all’ultimo Natale, e allo scoppiettante trio Aldo, Giovanni e Giacomo che, dopo un lungo buio creativo durato una decina d’anni, tornano a fare squadra con Massimo Venier così da riproporci una freschissima commedia in perfetta sintonia con quel cinema che, tra la fine degli anni novanta e i primi del duemila, ce li ha fatti amare senza mezze misure. Odio l’estate e Il primo Natale sono adesso disponibili in DVD grazie ai canali Warner Bros e Medusa Film.
Il Campione, la recensione

Da quando nel 2016 è uscito nelle sale Veloce come il vento, Matteo Rovere si è imposto come punto di riferimento per tutto quel cinema “giovane” (nelle idee, oltre che per età dei suoi autori) che oggi si contrappone ad un sistema cinematografico che odora di acqua di colonia ma che sembra desideroso di abbracciare uno svecchiamento concettuale ed artistico. Rovere come punto di riferimento, certo, perché in parallelo alla sua attività registica (si pensi al suo ultimo dramma storico sulla fondazione di Roma, Il Primo Re) sta portando avanti un’interessante attività da produttore con la sua società Groenlandia fondata assieme a Sydney Sibilia (la trilogia di Smetto quando voglio). Ora esce nelle sale Il Campione, una dramedy prodotta da Rovere e Sibilia e diretta dall’esordiente Leonardo D’Agostini.
Sono tornato, la recensione

Nel 2012 usciva in Germania un romanzo geniale scritto da Timur Vermes, Er ist wieder da, arrivato in Italia l’anno successivo col titolo Lui è tornato. L’assunto del romanzo portava Adolf Hitler nella Germania odierna, risvegliatosi misteriosamente proprio sopra il bunker dove si era tolto la vita nel ’45. Scambiato per un cabarettista/imitatore, Hitler viene corteggiato prima da un’emittente televisiva, poi dall’industria cinematografica, diventando un personaggio pubblico popolarissimo pronto a una nuova risalita al potere. Il gran successo del romanzo ha portato il regista di Wetlands David Wnendt a realizzarne una trasposizione cinematografica dallo stesso titolo molto ben riuscita che ha ottenuto altrettanto successo.
Come spesso è accaduto in questi ultimi anni, l’Italia si è affidata proprio a successi esteri per realizzarne versioni nazionalpopolari e Lui è tornato ne è un altro esempio, fornendo l’input per Sono tornato con cui Luca Miniero rielabora il concept del romanzo di Vermes per un remake tricolore della commedia satirica di Wnendt.
Era d’estate, la recensione

Tutti noi conosciamo l’immensa importanza che i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ricoprono nella storia italiana: grazie al loro capolavoro, ovvero il maxiprocesso svoltosi a Palermo dal 1986 al 1992, finalmente fu dato un nome e un volto alla mafia siciliana. Ma non molti sanno che, nell’estate del 1985, i due giudici dovettero trascorrere insieme alle rispettive famiglie un mese confinati all’Asinara, per sfuggire a una minaccia di morte partita dai vertici di Cosa Nostra.