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End of Justice: Nessuno e’ innocente. In Blu-ray il thriller legale con Denzel Washington
Nonostante le molteplici candidature in cerimonie importanti (Golden Globe e Oscar) e la partecipazione in rassegne altresì prestigiose, non si può dire che End of Justice: Nessuno è innocente (in originale Roman J. Israel, Esq.) sia stato un film particolarmente fortunato e dagli esiti soddisfacenti. Con una post-produzione travagliata ed un’uscita nelle sale a dir poco limitata, End of Justice è ad oggi uno dei più grandi flop commerciali nella carriera dell’attore Denzel Washington (che in questo caso configura anche come produttore). Da poche settimane il film è reperibile sul nostro mercato home video grazie a Sony Pictures che lo distribuisce sia in DVD che in alta definizione Blu-ray disc.
Venezia 75. Nessuno è innocente
Pur passando un po’ in sordina rispetto ai lungometraggi, alla 75esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia sono presenti anche numerosi cortometraggi, ai quali è dedicato un apposito concorso. Toni D’Angelo, dopo l’ottimo poliziesco Falchi (2017), partecipa alla 33esima Settimana Internazionale della Critica con il dramma/noir Nessuno è innocente (2018): co-prodotto da Minerva Pictures, ha aperto il 30 agosto la sezione dedicata ai corti. Il regista napoletano, figlio del celebre cantante e attore Nino D’Angelo, prosegue la sua personale esplorazione di Napoli attraverso un film avvincente e originale, un dramma umano e sociale sotto forma di noir e thriller, che in soli 20 minuti costruisce un percorso narrativo serrato e ricco di suspense.
End of Justice – Nessuno è innocente, la recensione
Per parlare di End of Justice – Nessuno è innocente è doveroso notare che il titolo italiano del film che vede protagonista Denzel Washington è fuorviante. Nella sua formulazione originale (Roman J. Israel, Esq.) si fa riferimento a un individuo sconosciuto e dal nome sui generis, ma in nessun modo si parla di legge e/o giustizia come nel corrispettivo italiano. Siamo di fronte non ad una traduzione libera ma un’interpretazione che indirizza arbitrariamente la visione ad un tema presente nel film. È una scelta miope, perché in End of Justice c’è un groviglio di temi che già in partenza viene sminuito e delegittimato, quando invece il protagonista assoluto del film lo vive sulla propria pelle.