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Cieco Sordo Muto, il nuovo horror di Lorenzo Lepori ispirato ad H.P. Lovecraft

cieco sordo muto

Il lungometraggio horror Cieco Sordo Muto, diretto da Lorenzo Lepori (Notte Nuda, Catacomba, Grida dalla palude) si trova nelle ultime fasi di post-produzione. Il film, scritto dallo stesso Lepori assieme allo sceneggiatore Antonio Tentori (veterano del genere che vanta collaborazioni assieme a Dario Argento, Lucio Fulci e molti altri), è ispirato a un breve racconto dello scrittore Howard Phillips Lovecraft e promette di richiamare esplicitamente la tradizione del cinema gotico Italiano aggiornata ai nostri tempi. 

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Notte nuda, la recensione

Lorenzo Lepori appartiene a quella cerchia abbastanza ristretta di registi indipendenti italiani che hanno il coraggio di osare, cioè esporsi, adottare un proprio stile e una propria poetica, e anche mostrare scene forti. Accanto a Lepori possiamo citare registi come Raffaele Picchio, Domiziano Cristopharo, Lorenzo Bianchini e Simone Scafidi (i primi nomi che vengono in mente, ma ce ne sono anche altri): ciascuno in modo molto differente, ma tutti accomunati dalla particolare e personale impronta che infondono alle loro opere. Dopo il gustosissimo horror a episodi Catacomba (2016), ispirato ai fumetti (e film) horror/sexy italiani degli anni Settanta, le aspettative riguardo a Lepori sono molto alte, per chi ama questo particolare modo di fare cinema – Lepori vuole sempre fare un cinema orgogliosamente di serie B: in particolare gli ultimi due episodi dell’omnibus – cioè Una messa nera per Paganini e La maschera della morte rossa – mostravano un gusto estetico particolarmente ricercato, con fotografia e scenografie eleganti, e una messa in scena molto spinta nelle sequenze di sangue e di sesso (talvolta rasenti l’hard).

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Catacomba, la recensione

C’era un periodo in cui in Italia si producevano fumetti per adulti che avevano un gran seguito di lettori e che oggi sono guardati come cimeli cult da centinaia di collezionisti. Erano gli anni successivi ai successi editoriali di Diabolik, Kriminal e Satanik, alimentati anche dall’aria “proibita” di alcuni successi d’Oltreoceano come i leggendari horror della EC Comics, parliamo di quegli anni a cavallo tra i ’60 e i ’70, quando tutto ciò che veniva prodotto ci sembra oggi assolutamente bellissimo. E forse lo è.

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