The Amityville Horror Trilogy: i primi tre film della saga in blu-ray Midnight Factory

L’inossidabile Midnignt Factory prosegue la sua fondamentale campagna di riscoperta di classici del cinema horror del passato con la collana Midnight Classics, diventata da un paio di mesi esclusiva del portale di e-commerce della Koch Media Fan Factory. Il primo cofanetto Midnight Classic prodotto per la vendita su Fan Factory è quello dedicato alla prima trilogia di Amityville Horror, disponibile in formato Blu-ray e DVD nella consueta lussuosa limited edition ricca di extra, booklet e cartoline a cui Midnight Factory ci ha ormai abituato.

ERA UNA CASA MOLTO CARINA…

Iniziata nel 1979 con il film diretto da Stuart Rosemberg The Amityville Horror, la saga di Amityville conta ad oggi dieci film ufficiali, compreso il remake del 2005 prodotto da Platinum Dunes, più una quantità larghissima di titoli apocrifi che sfruttano la storia della casa maledetta di Long Island per dar vita a storie che vi gravitano attorno. Sono quasi 30, ad oggi, i film che comprendono la parola ‘Amityville’ nel titolo e si legano a una delle più eclatanti vicende di cronaca nera, mista al soprannaturale, che la Storia americana abbia conosciuto.

Tutto ha inizio nel 1974 ad Amityville, Long Island, nello Stato di New York, più precisamente nella casa sita al 112 di Ocean Avenue, dove una notte l’intera famiglia De Feo fu sterminata nel sonno dal loro primogenito, Ronald, che disse agli inquirenti di essere stato guidato dalla voce di alcuni demoni che infestavano l’abitazione. La casa fu poi messa in vendita e l’anno seguente vi andarono ad abitare i Lutz, che fuggirono in preda al panico solo dopo 28 giorni di permanenza nella nuova casa, accusando quell’abitazione di essere infestata da presenze malevole. Ovviamente gli eventi dei De Feo e dei Lutz furono presto collegati e se i più asserirono che i secondi non erano altro che dei ciarlatani in cerca di popolarità mediale – anche i celebri coniugi Warren resi famosi dalla saga di film The Conjuring indagarono al caso, come vediamo nel prologo di The Conjuring – Il caso Enfield – la storia divenne così popolare da ispirare un romanzo di grande successo, Orrore ad Amityville (1977) di Jay Anson, che a sua volta generò un film.

The Amityville Horror arrivò nei cinema americani nel luglio del 1979, quasi un instant-movie, e fu un successo commerciale clamoroso incassando nei soli Stati Uniti circa 90 milioni di dollari. Il film, che era interpretato da James Brolin, Margot Kidder e Rod Steiger, era sì ispirato a fatti reali – o presunti tali – già romanzati dalla fantasia di Jay Anson, ma allo stesso tempo portava a un livello di orrore ancora maggiore la vicenda immaginando una storia di violenza domestica, indotta dalle presenze demoniache, e tutta una serie di riferimenti alla demonologia. Col senno di poi, il film diretto da Stuart Rosenberg mostra pochissimo in quanto ad orrore grafico, ma è ancora oggi di grandissima efficacia perché costruisce un crescendo di tensione centellinando nei momenti giusti gli elementi di paura, fino all’esplosione finale, che risulta ancora oggi uno dei più efficaci climax del cinema horror. E poi la colonna sonora di Lalo Schifrin è ormai nella Storia.

Ma se The Amityville Horror ci regalava un gustosissimo spettacolo dell’orrore, a sorpresa ha fatto anche meglio Damiano Damiani nel 1982 con Amityville Possession, prequel realizzato dietro il marchio produttivo di Dino De Laurentiis. In questo secondo film si torna indietro nel tempo per raccontare proprio la storia che ha dato origine a tutto, il massacro della famiglia De Feo a opera del figlio maggiore Ronnie. Per una comprensibile questione, i De Feo diventano Montelli in questo film e il figlio omicida vede mutare il suo nome in Sonny; a guidare il cast troviamo Burt Young, che in quegli anni arrivava dal successo dei primi due film della saga di Rocky.

Anche in questa occasione a fornire il materiale per il film è un libro, Murder in Amityville (1979) di Hans Holzer, che esamina i fatti accaduti nel 1974 da un punto di vista criminologico, anche se la sceneggiatura del film scritta da Tommy Lee Wallace (a cui contribuì anche Dardano Sacchetti) spingeva tantissimo il pedale dell’horror arrivando a un ultimo atto esorcistico che richiamava chiaramente L’esorcista di William Friedkin. Il film è efficacissimo perché al rigore di una produzione mainstream unisce quel gusto per l’eccesso che caratterizzava molto cinema exploitation italiano e il mix è particolarmente riuscito, facendo di Amityville Possession, ad oggi, il miglior capitolo della saga.

Brusca frenata d’arresto e clamorosa retromarcia per il terzo film della saga, Amityville 3-D, conosciuto anche come The Amityville III – The Demon, diretto nel 1983 da Richard Fleischer. Visto che la causa tra Dino De Laurentiis e i Lutz era ancora in corso, questo terzo film si sganciò completamente dai fatti raccontati nei primi due capitoli e si basò su una sceneggiatura originale scritta da David Ambrogio. Stavolta il nuovo inquilino della casa al 112 di Ocean Avenue è il giornalista John Baxter, esperto nello smascherare falsi casi paranormali e ciarlatani che si spacciano per medium. Un personaggio liberamente ispirato alla vera figura di Stephen Kaplan che era stato coinvolto proprio sulle indagini del vero caso Lutz. Ovviamente, come legge del cinema horror impone, lo scetticismo e la spavalderia del giornalista saranno ripagate da un crescendo di fenomeni paranormali che coinvolgeranno anche la sua famiglia al di fuori dell’abitazione.

A dire il vero, il crescendo è solo teorico perché il film di Richard Fleischer gira a vuoto per tutta la sua durata concedendo pochissimo all’horror e dilungandosi sulle noiose dinamiche personali del protagonista e di sua figlia. Se escludiamo qualche fenomeno poltergeist nel terzo atto e la fugace comparsa di un demone dal pozzo che si trova nello scantinato della casa, Amityville 3-D non è quasi un film dell’orrore e gli stessi effetti in 3D, realizzati con la tecnica ArriVision utilizzata in quegli anni anche per Lo squalo 3, sono esigui e neanche troppo funzionali. In un ruolo di contorno (è la migliore amica della figlia del protagonista) troviamo anche una giovanissima Meg Ryan.

Nonostante il flop commerciale di questo terzo film, la saga andrà avanti per molto tempo riprendendo nel 1989 con Amityville – La fuga del diavolo, prodotto per la tv e poi distribuito in home video, che non presenta alcun legame di continuità con il precedente film.

IL COFANETTO BLU-RAY THE AMITYVILLE HORROR TRILOGY

Il cofanetto Midnight Classic The Amityville Horror Trilogy di Midnight Factory comprende i primi tre film della saga, quindi The Amityville Horror, Amityville II: The Possession e Amityville 3-D. Si tratta di un pregevolissimo cofanetto a tiratura limitata e numerata (il bollino sul retro indica una tiratura a 1000 copie) in formato slipcase cartonato contenete tre dischi, ognuno dei quali con film e contenuti extra, un booklet- fotografico/informativo e tre cartoline esclusive da collezione.

Con questa esclusiva Fan Factory siamo tornati alla qualità generale dei primi prodotti Midnight Classics, quelli precedenti al blocco di uscite esclusive Amazon, quindi con una qualità del packaging migliore, più resistente. I tre film sono presentati nel formato integrale, in particolare Amityville Possession che in DVD ha circolato in passato anche nella versione cut, e di tutti e tre i film è stata proposta una versione rimasterizzata per il formato in alta definizione che ne restituisce un appeal visivo di altissima qualità. Dei tre film è il primo a mostrare una qualità dell’immagine più soddisfacente con neri saturi e profondi, immagini dettagliate e una integrazione naturalissima delle sporcature da pellicola. È invece Amityville 3-D a zoppicare un pochino sul versante video, con contrasti meno bilanciati e neri leggermente sbiaditi. All’inizio di questo terzo film è data la possibilità allo spettatore anche di avviare la versione in 3D, per la prima volta compresa in un’edizione italiana di questo film; specifichiamo, però, che si tratta di un 3D “classico” e non un digital 3D, fruibile con gli occhialini anaglifi con lenti rosse e blu, non compresi nel cofanetto.

Per quanto riguarda l’audio possiamo ritenerci pienamente soddisfatti, soprattutto per il primo film che presenta traccia in inglese e in italiano in 5.1 DTS HD MA, il secondo ha invece il 2.0 DTS HD MA in italiano e in inglese, mentre Amityville 3-D viene presentato in 5.1 DTS HD MA inglese e 2.0 DTS HD MA in Italiano.

Extra abbondati ed esaurienti per un totale di circa due ore distribuite su tutti e tre i dischi. Nel disco del primo film c’è il commento audio (sottotitolato) all’intero film con il parapsicologo Hans Holzer, autore anche del romanzo Murder in Amityville. Continuiamo con extra d’epoca: For God’s Sake, Get Out! è uno sguardo al film con gli attori James Brolin e Margot Kidder, c’è poi un’intervista al compositore Lalo Schifrin e completano il quadro una galleria fotografica, un trailer TV e uno spot radio.

Nel secondo disco c’è davvero molta roba! Si inizia con il commento audio (sempre sottotitolato) ad Alexandra Holzer, figlia dello parapsicologo Holzer, poi The Possession of Damiani, l’intervista d’epoca a Damiano Damiani. Segue Adapting Amityville, intervista con lo sceneggiatore Tommy Lee Wallace; Continuing the Hunt è invece un’intervista con Alexandra Holzer, figlia dello psicologo Dr. Hans Holzer. Concludono la galleria fotografica, il trailer internazionale e il trailer francese.

Infine, sul terzo disco c’è solo A Chilly Reception, un’intervista con l’attrice Candy Clark, oltre alla galleria fotografica e al trailer.

Roberto Giacomelli

THE AMITYVILLE HORROR TRILOGY – Limited Edition

Formato: Blu-ray (disponibile anche in DVD)

Label: Midnight Factory – Koch Media

Video: 1080p 16:9

Audio: 5.1 DTS HD MA, 2.0 DTS HD MA Italiano e Inglese

Sottotitoli: Italiano

Extra: DISCO 1. Commento audio sottotitolato con il parapsicologo Dr. Hans Holzer, Ph.D. • For God’s Sake, Get Out!: uno sguardo al film con gli attori James Brolin e Margot Kidder • Intervista al compositore Lalo Schifrin • Galleria fotografica • Trailer TV • Spot Radio.

DISCO 2. Commento audio con Alexandra Holzer • The Possession of Damiani, intervista vintage a Damiano Damiani • Adapting Amityville: intervista con lo sceneggiatore Tommy Lee Wallace • Continuing the Hunt: Intervista con Alexandra Holzer, figlia dello psicologo Dr. Hans Holzer, PH. D. • Galleria fotografica • Trailer • Trailer Francese.

Disco 3. A Chilly Reception: l’intervista con l’attrice Candy Clark • Galleria fotografica • Trailer

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