The Divergent Series: Insurgent, la recensione
Una scelta può generare un sacrificio
Il sacrificio una perdita
La perdita un tormento
Il tormento…una guerra
Riuscirai a sopravvivere o sarai annientato?
E’ questo l’incipit di Insurgent, secondo capitolo della saga distopica scritta da Veronica Roth. Il film è nelle sale cinematografiche dal 19 Marzo 2015, distribuito da Eagle Pictures.
The Divergent series: Insurgent, prende avvio da dove si era interrotto il primo capitolo, Tris (Shailene Woodley) e Quattro (Theo James), sono sul treno in viaggio verso il quartier generale dei Pacifici e in fuga da Jeanine (Kate Winslet), Leader degli Eruditi, donna spietata e pronta a tutto pur di prendere il potere.
Una scelta può cambiare il destino di una persona o annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo intorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa e venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con l’orrore per quello che è stata costretta a fare. La sua iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per celebrare il proprio ingresso nella fazione degli Intrepidi, ma invece di festeggiare, la ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di lei. Ora che la guerra fra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare completamente il suo lato Divergente, anche se questo potrebbe costarle più di quanto sia pronta a sacrificare.
L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER
Questo sequel inizia veramente alla grande, abbiamo violenza, inseguimenti, sparatorie, incubi che sembrano reali non solo a Tris, ma anche a noi spettatori. Gli effetti speciali calzano a pennello e non ammettono sbavature, i dialoghi sono travolgenti e la recitazione degli attori merita davvero.
Shailene e Ansel Elrgot ce lo avevano già dimostrato in Colpa delle stelle, recitando con una intensità che ha toccato il cuore di milioni di spettatori. Kate Winslet non aveva bisogno di altre conferme per essere definita un’attrice sublime e di grande talento, ma gli altri interpreti erano rimasti un po’ nell’ombra in Divergent e così sembra quasi che esplodano in Insurgent. Ad iniziare da Theo James, che in questo sequel ci mostra quanto il dolore della perdita della madre possa averlo consumato, Miles Teller alias Peter, già apprezzato in Whiplash, è un duro dal cuore tenero, che in fin dei conti si dimostra essere un uomo d’onore, Jay Courtney ossia Eric, amplifica ulteriormente la sua totale mancanza di umanità. Insomma questi attori sono capaci di conquistare.
Uniche pecche della pellicola si possono riscontrare in due momenti.
La morte di Eric, che doveva essere un po’ più ampliata, così come avviene nel libro, nel quale si estende dal capitolo 16 al 23, soprattutto per i dialoghi che avvengono tra Quattro e Eric che accompagnano un momento importante, ovvero la crescita dei personaggi, la presa di coscienza di una popolazione che sta per essere distrutta. Significativa è la frase che Tobias dice al suo antagonista: “Eric, sii coraggioso”. Che rimanda al test attitudinale degli Intrepidi, dal momento che per far parte della fazione bisogna essere coraggiosi.
L’altra pecca è rappresentata dalla parte finale della pellicola, che ahimè si discosta parecchio dal libro originale. In primis è Tori Wu ad uccidere Jeanine con un coltello, scandendo a denti stretti il nome di suo fratello George Wu, ucciso perché era un divergente e non Evelyn Eaton come invece accade nel film. Ed è un peccato, poiché questo rovesciamento sarà un problema soprattutto per i fatti che si verificheranno nel terzo ed ultimo capitolo della saga (Allegiant), ricollegabili all’omicidio di Jeanine.
In più, nel messaggio che viene trasmesso dal contenitore delle fazioni nascosto a casa dei genitori di Tris, la voce narrante si presenta con il nome di Amanda Ritter e rivela che c’è un mondo al di fuori della recinzione, dal quale hanno condotto l’esperimento delle fazioni. Affinché le informazioni rivelate dall’ologramma della donna possano corrispondere a verità, quest’ultima rivela l’identità che assumerà durante l’esperimento delle fazioni, ossia Edith Prior, madre di Andrew Prior, nonna di Tris.
Nel cast, oltre ai già citati, troviamo Naomi Watts, Zoe Kravitz, Meggie Q, Rosa Salazar, Ray Stevenson, Octavia Spencer e Keiynan Lonsdale. Regista del film è Robert Schwentke che ha sostituito Neil Burger che invece aveva diretto Divergent.
Come un animale selvatico
La verità è troppo potente
Per poterla ingabbiare!
(Dal manifesto della fazione dei Candidi)
Camilla Lombardozzi
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