The Lighthouse: disponibile in blu-ray il ritratto visionario della follia firmato da Robert Eggers

Insieme al “cugino” Ari Aster, Robert Eggers è senza ombra di dubbio il portabandiera di questa new wave horror che stiamo vivendo da qualche anno a questa parte. Si è fatto conoscere nel 2015 (in Italia l’anno seguente) con l’uscita di The Witch, singolare horror in costume che rielabora in modo personale e suggestivo il concetto di stregoneria, presentato in anteprima al Sundance Film Festival e diventato immediatamente un successo inaspettato, applaudito ed elogiato da pubblico e critica e forte di un incasso di 40 milioni di dollari a fronte di un budget di 3 milioni. Nel 2019 Eggers alza l’asticella dell’autorialità e ci riprova con The Lighthouse, uno strambo e visionario ritratto della follia umana interpretato dagli eccezionali Robert Pattinson e Willem Dafoe. The Lighthouse è disponibile già da qualche settimana in blu-ray grazie ai canali distributivi Universal Pictures.

Quello che sta succedendo al cinema horror in questi ultimissimi anni è decisamente notevole: il genere si sta pian piano “ripulendo”, si sta svincolando da quella brutta e limitante etichetta di “serie B” che ha portato per anni a credere che l’horror, appunto, non potesse essere un genere capace di ambire a quello che gli “intellettuali” chiamano “cinema di serie A”.

Come già anticipato sono stati proprio Ari Aster (Hereditary e Midsommar) e Robert Eggers i principali esponenti di questo nuovo movimento artistico e culturale, e con loro la casa di produzione A24, un movimento finalizzato a far collimare il genere horror con una visione d’autore aulica e fortemente personale. Questo ha portato ad un’improvvisa rilettura di molti sottofiloni del genere, conferendo loro nuova linfa e un ritrovato prestigio artistico.

Se Ari Aster, nei suoi due film, è riuscito magistralmente a ridefinire il filone delle ghost story così come quello sulle sette, Robert Eggers ha ridisegnato l’immaginario relativo alla stregoneria e con questa sua seconda fatica ha voluto rappresentare la follia umana come nessuno l’ha mai fatto prima, generando un autentico film spartiacque tra prima e dopo, un singolare punto d’unione tra cinema del passato e cinema moderno.

Siamo nel 1890. Due guardiani del faro, un anziano esperto (Dafoe) e il suo giovane apprendista (Pattinson), si recano in una remota quanto misteriosa isola del New England per iniziare la loro nuova mansione nei riguardi di quell’ipnotica Lanterna. Quando una violenta tempesta si abbatte sull’isolotto e minaccia di spazzare via il faro da quella rupe, strane e inquietanti apparizioni iniziano ad emergere dalla nebbia. La solitudine e il rumore della mareggiata scandiscono le ore, i giorni, le settimane…e presto entrambi i guardiani iniziano a convincersi che il compagno stia perdendo la lucidità.

Girato in 35mm, formato 1.33 (ossia un puro 4:3) e fotografato in un bellissimo ed evocativo bianco e nero (la fotografia di Jarin Blaschke è stata candidata agli Oscar), The Lighthouse spinge agli eccessi la visione autoriale del regista portando a compimento un film perfettamente in bilico tra “ieri” e “oggi”, una scheggia impazzita che abbatte le frontiere del tempo e fonde la moderna concezione di cinema con quello stile duro ed espressionista che sarebbe stato di Friedrich Murnau e Fritz Lang.

Scritto a quattro mani dallo stesso Robert Eggers insieme a suo fratello Max, The Lighthouse nasce come adattamento per il grande schermo dell’omonimo racconto incompiuto di Edgar Allan Poe. L’idea di trarre un film dall’opera mai terminata – a causa della morte – dello scrittore di Boston, tuttavia, si è persa pian piano in favore di un film originale ed unico che ha mantenuto, dell’opera di Poe, solamente il titolo.

Enigmatico e a tratti criptico, dalla narrazione lenta e aperto a più chiavi di lettura, The Lighthouse non è sicuramente un film per tutti. Ma non vuole esserlo, anzi, la sua forza sta proprio nel voler essere – in modo così compiaciuto – anche respingente e ostico. Ciò che è sicuro è questo: con The Lighthouse è già nato un piccolo cult e si è confermato un talento incontenibile, quello di Robert Eggers.

Universal Pictures distribuisce The Lighthouse sia in DVD che in alta definizione blu-ray disc. Noi vi parliamo dell’edizione ad alta definizione, un blu-ray decisamente di qualità ma non privo di qualche spiacevole neo.

Sotto il profilo tecnico, il supporto offertoci da Universal svolge benissimo il proprio lavoro. Ciò si traduce in un quadro video perfetto, pronto a restituire un’immagine attenta al dettaglio e nitida, rispettosa nei confronti del b/n così come verso la pasta del 35mm. Anche il suono svolge benissimo il proprio compito, grazie ad uno squillante e suggestivo DTS-HD Master Audio 5.1 sia nella versione originale (che vi consigliamo, se non altro per non togliere nulla alle impeccabile interpretazioni) che nella versione doppiata in italiano.

I contenuti extra sono abbondanti e attenti ad approfondire il film dall’ideazione alla realizzazione. Tra questi troviamo 3 minuti di scene tagliate, un making-of di 8 minuti ed un corposo speciale di 38 minuti (Racconto buio e tempestoso) che analizza tutta la gestazione del film attraverso filmati di backstage ed interviste al regista e al cast.

Un’edizione ottima, dunque. E quel “neo” di cui si parlava? Tutti i contenuti speciali non sono forniti di sottotitoli (né in italiano, né in qualsiasi altra lingua). Peccato.

Giuliano Giacomelli

THE LIGHTHOUSE di Robert Eggers

Label: Universal Pictures Home Entertainment

Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD)

Video: 1080i/p High-Definition Widescreen 1.33

Audio: Italiano, Inglese DTS-HD Master Audio 5.1

Sottotitoli: Italiano, Italiano per non udenti

Extra: Making of, Scene eliminate, Racconto buio e tempestoso, Credits

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