The Omen Film Collection. In blu-ray Midnight Classics tutti i film della saga

Prosegue con foga la marcia di Midnight Factory alla riscoperta dei grandi classici del cinema horror internazionale e per la magnifica collana Midnight Claassics. Dopo le collection di Phantasm, Halloween e La Mosca, l’etichetta distribuita da Koch Media porta sugli scaffali dei negozi un altro pezzo clamoroso: The Omen Film Collection. Come intuibile dal nome stesso della collection, si tratta di un cofanetto – sempre limited edition, come da tradizione – contenente i quattro film della saga originale (quindi non c’è il remake del 2006), più un disco bonus con una valanga di contenuti extra.

The Omen Film Collection è disponibile in DVD e Blu-ray disc dal 27 febbraio 2020.

Negli anni ’70, Hollywood era in pieno fermento da horror demoniaco dopo l’apripista Rosemary’s Baby e il successo mondiale de L’esorcista. Quindi sia le majors che le piccole produzioni facevano a gara per accaparrarsi storie di diavoli e possessioni demoniache che potessero replicare le performance dei precedenti titoli, ma spesso nascevano mere scopiazzature del capolavoro di William Friedkin ed era altamente improbabile che potesse veder la luce un altro film destinato a diventare un caposaldo del genere. Eppure nel 1976 Richard Donner, dopo l’ottimo biglietto da visita de Il leggendario X-15 e la commedia Twinky, torna in pompa magna con Il presagio (Omen, in originale), un dramma horror interpretato da Gregory Peck, Lee Remick e David Warner che si impone immediatamente nel panorama di genere come nuovo caposaldo del cinema horror.

Omen

Stavolta non ci sono persone possedute da un demone, ma si va all’origine del Male, a sua maestà Satana, più precisamente alla sua prole diretta che qui prende le sembianze di un diabolico bimbo chiamato Damien. Il tema dell’Anticristo, quindi, non è trattato dal punto di vista premaman come nel film di Polanski, ma ponendo al centro della vicenda proprio colui che getterà il mondo delle tenebre e nel caos, lo stesso Anticristo. Un punto di vista nuovo che dà vita a un film incisivo sia per l’avvincente costruzione narrativa, sia per le atmosfere ossessive e funeree che accompagnano l’avventura di un padre alla ricerca dell’origine del proprio figlio adottivo. E la genialità della storia sta soprattutto nell’aver inserito l’Anticristo in un contesto sociale ben specifico, quello della politica, facendo si che Damien crescesse nella famiglia di un diplomatico statunitense, generando così sagaci letture sociologiche.

Ricco di momenti cult entrati nella storia del cinema (la bambinaia che si toglie la vita come omaggio a Damien, la scena al cimitero con i cani, la decapitazione al ralenty), Il presagio è riuscito a conquistare pubblico e critica e se il successo fu tale da dar vita a una saga lunga 4 film, un remake e una serie tv sequel (Damien andata in onda su A&E nel 2016 ma interrotta dopo una sola stagione), oltre che una valanga di imitazioni e omaggi, Donner riuscì ad ottenere due nomination agli Oscar 1977 per il suo film, proprio come era già accaduto a Rosemary’s Baby e L’esorcista, vincendone uno per la splendida colonna sonora di Jerry Goldsmith.

Omen

Eppure Il presagio oggi è ricordato anche per un dato molto curioso, gli incidenti sul set che gli hanno fatto assurgere a nomea di “film maledetto”, come era in parte già accaduto a L’esorcista e accadrà, alcuni anni dopo, a Poltergeist – Demoniache presenze. Si dice che tra le sventure che colpirono la lavorazione del film c’è il curioso fatto dell’aereo colpito dal fulmine: prima quello su cui viaggiava Gregory Peck, tre giorni dopo è accaduta la stessa cosa allo sceneggiatore David Seltzer, fortunatamente senza gravi conseguenze. Non andò altrettanto bene, però, in un’altra occasione: un aereo noleggiato dalla troupe per delle riprese aeree precipitò colpendo la macchina su cui viaggiavano moglie e figlio del pilota. Sono morti tutti nell’incidente. Ma il caso più inquietante ed eclatante riguarda lo specialista degli effetti speciali John Richardson che si occupò, tra l’altro, della celebre scena della decapitazione: l’anno successivo, mentre era in Belgio sul set di un altro film, Richardson fu vittima di un incidente stradale e la sua compagna, che si trovava in macchina con lui, venne decapitata da una lastra di metallo come era accaduto nel Presagio. Inoltre lo stesso Richardson riferì che nel momento dell’incidente vide un cartello stradale con su scritto “Je bent weg van Ommen 66.6 km” ovvero “Siete lontani da Ommen 66,6 km“. Ommen è una città olandese, a 138 km di distanza da Amsterdam, impossibile non notare l’assonanza con il titolo del film Omen e 66,6 senza virgola è il numero della Bestia, nonché voglia che Damien aveva incisa sulla testa.

Omen II

La scalata al potere di Damien prosegue nel sequel di due anni dopo Omen II – La maledizione di Damien, che 20th Century Fox aveva affidato a Don Taylor, regista di Fuga dal Pianeta delle Scimmie e L’isola del dottor Moreau. Un riuscito proseguimento che inquadra Damien nel momento della sua adolescenza, quando comincia a prendere consapevolezza dei suoi poteri e delle sue origini. Non è altrettanto brillante Omen III – Conflitto finale (1981) di Graham Baker, conclusione della storia che vede Damien – interpretato da Sam Neal – ormai trentenne a capo delle Thorn Industries intento ad impedire il secondo Avvento di Cristo.

Collegato alla saga ma riassumibile quasi come uno spin-off, Omen IV – Presagio infernale è un film tv del 1991 che mette al centro della vicenda una nuova incarnazione dell’Anticristo, la piccola Delia. Diretto a quattro mani da Jorge Montesi e Dominique Othenin-Girard (quest’ultimo già regista di Halloween 5 – La maledizione di Michael Myers), Omen IV porta con se tutti i limiti della sua natura televisiva ma forse riesce a intrattenere più del terzo capitolo.

Omen III

La saga di Omen non è nuova a cofanetti home video, ricordiamo infatti il bel box che si apre a croce distribuito da 20th Centuty Fox e ormai introvabile o il cofanetto fuori catalogo che raccoglieva tutte le ristampe in edizione speciale dei film proposte per il 25° anniversario de Il Presagio. Ma come spesso accade, Midnight Factory arriva con la consueta edizione definitiva, per di più per la prima volta con tutta la saga in alta definizione, ovviamente in una lussuosa mediabook con booklet di approfondimento da 24 pagine e le cartoline da collezione di tutti i film.

Koch Media confeziona un prodotto anche tecnicamente molto valido, però va precisato che dei 4 film è solo il primo a colpire veramente in positivo per l’immagine anche perché è l’unico ad aver avuto col passare degli anni un restauro capace di valorizzarlo, mentre gli altri tre film sono recuperati da master più vecchi e “malandati”, soprattutto Omen III, che in alcuni punti presenta una grana decisamente pesante. Il film di Donner, comunque, è essenzialmente al suo top visivo, con una resa dei contrasti eccezionale e una vividezza nei colori che dona una nuova giovinezza al film.

Dal punto di vista audio è stato fatto un lavoro importante, atto a codificare in DTS-HD 5.1 la traccia italiana oltre che quella originale inglese. Ne viene fuori un suono compatto nell’uniformare la musica con il parlato, qualche imperfezione si può notare qua e là soprattutto per quanto riguarda la traccia italiana, ma nel complesso il risultato è lodevole. Solo il quarto film presenta, invece, le tracce in DTS 2.0, probabilmente proprio a causa della sua natura da tv movie, con alcune scene un po’ smorzate e una minore esaltazione dell’effetto sonoro.

Omen IV

E ora passiamo ai contenuti extra: ben 8 ore suddivise sui vari dischi con un disco bonus che da solo conta circa 4 ore di extra.

Sul disco del primo film, Il presagio, abbiamo tre commenti audio: con i critici Lemon Dobbs, Nick Redman e Jeff Bond, con il regista Richard Donner e il montatore Stuart Baird, con Donner e Brian Helgeland. Troviamo poi, prima di tutto, una breve introduzione al film con il regista Richard Donner, seguita dall’extra più corposo, The Omen: Revelations, una featurette da 24 minuti con retroscena sul film e le curiosità che lo hanno reso “film maledetto”. Si prosegue con La parola del diavolo, intervista di circa 20 minuti con lo sceneggiatore David Seltzer. Completano il quadro una scena eliminata con commento audio del regista e Brian Helgeland, la breve featurette Maledizione o coincidenze? (6 minuti), che torna a trattare l’argomento della “maledizione” e infine una galleria fotografica, trailer, spot tv e radio spot.

Il disco con La maledizione di Damien anche contiene il commento audio del produttore Harvey Bernhard, ma il bello arriva con la featurette Il presagio (27 minuti), che propone una corposa intervista all’attrice Elizabeth Sheperd, e Il Potere e il Diavolo: il making of di Omen II, un dietro le quinte di circa 7 minuti con interventi di William Holden e Jonathan Scott-Taylor. La tutrice di Damien (16 minuti) propone un’intervista all’attrice Lee Grant, mentre L’amministratore delegato del diavolo (16 minuti) è un’intervista con l’attore Robert Foxworth. Completano il quadro Elizabeth Shepherd commenta le foto del dietro le quinte (4 minuti), galleria fotografica, trailer, tv spot e radio spot.

Omen II

Il terzo disco dedicato a Omen III – Conflitto finale comprende il solito commento audio con il regista Graham Baker, dopodiché c’è la corposa featurette da 25 minuti Il diavolo nel dettaglio, che mostra un’intervista con il regista riguardo tutti gli aspetti del film. Si prosegue con l’intervista con l’assistente di produzione Jeanne Ferber (17 minuti), Resuscitare il diavolo (20 minuti) presenta un’intervista allo sceneggiatore Andrew Birkin. Infine anche qui galleria fotografica, trailer e tv spot.

Il disco che contiene Omen IV – Presagio infernale ha meno extra rispetto agli altri film e l’unico contributo realmente interessante è la featurette di circa 20 minuti Il libro del Male che presenta un’intervista con lo sceneggiatore Brian Tagger. Completano galleria fotografica e trailer.

The Omen Film Collection

Ma se pensate che tutto ciò sia sufficiente, sappiate che ci sono altre 4 ore di contenuti extra destinate al quinto disco. L’eredità di The Omen è un documentario di 102 minuti sull’intera saga, con interventi di registi, attori ed esperti religiosi sulle influenze bibliche del film e le “maledizioni” sul set. Probabilmente il contenuto più interessante dell’intera collection. Si prosegue con la featurette da 15 minuti Lo faccio per te, che comprende intervista all’attrice Holly Palance, figlia di Jack Palance. Richard Donner parla di Omen: Il presagio è un’intervista di 15 minuti al regista in cui si parla della realizzazione del film, dello script e il rapporto con cast e troupe. E poi ancora La musica del diavolo, intervista di 20 minuti con il compositore Christopher Young che parla della colonna sonora composta da Jerry Goldsmith; Il presagio rivelato (46 minuti) approfondisce alcuni aspetti produttivi e le basi teologiche da cui è partita la sceneggiatura. Infine una serie di featurette affidate a esperti del settore: Wes Craven parla di Omen: Il presagio (20 minuti), Jerry Goldsmith parla della colonna sonora (18 minuti), David Seltzer parla della sceneggiatura (15 minuti).

Roberto Giacomelli

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