Arriva in DVD la commedia cipriota Torna a casa, Jimi! e il dramma italiano Tutte le mie notti

Tra le più recenti uscite DVD a marchio CG Entertainment troviamo due piccolissimi film europei desiderosi di raccontare qualcosa di nuovo facendo ricorso al “genere” così come a stili narrativi differenti dal solito. Direttamente da Cipro, in co-produzione con la Grecia e la Germania, arriva la commedia d’autore Torna a casa, Jimi! mentre dall’Italia ci viene offerto Tutte le mie notti, un torbido dramma minimale prodotto dai Manetti Bros.

Uscito nelle sale italiane lo scorso aprile in un numero molto limitato di copie e sotto il marchio Tucker Film, Torna a casa, Jimi! (che nel nostro Paese acquista anche il sottotitolo che è tutto un programma 10 cosa da non fare quando perdi il tuo cane a Cipro) è una commedia satirica – apparentemente innocua – diretta dal cipriota Marios Piperides (solitamente produttore e qui alla sua opera prima per il grande schermo).

Piperides dirige una vera e propria “commedia di frontiera” scegliendo di ambientare la sua storia a Nicosia, capitale di Cipro, nonché l’unica capitale al mondo ancora spezzata in due da un muro (la “linea verde”, così detta questa recinzione militare) che tiene ben divisi due popoli: i greci da una parte, i turchi dall’altra.

In questo scenario dai tratti “post-atomici” seguiamo le disavventure di Yiannis (Adam Bousdoukos), un rocchettaro di mezza età che si vede costretto ad attraversare la zona cuscinetto dell’ONU (vale a dire il confine fra le due metà della capitale) per recuperare il suo cagnolino Jimi Hendrix, accidentalmente fuggito proprio dall’altra parte del muro. Ritrovarlo non sarà un problema, ovviamente, il dramma sorge nel momento in cui le ferree regole di frontiera impediscono a Yiannis di far transitare l’animale dal settore turco a quello greco di Cipro. Disposto a tutto pur di riportarsi Jimi a casa, Yiannis si trova costretto ad affrontare mille peripezie per riportare a casa il suo cane clandestino.

Raccontata in poche righe la trama di Torna a casa Jimi! non può che suscitare simpatia, un racconto incentrato esclusivamente su un “cavillo” politico tanto reale quanto assurdo. Una situazione paradossale portata a galla dalla semplice fuga di un cagnolino un po’ dispettoso e che costringe il suo padrone ad abbattere – metaforicamente parlando – quei muri alzati e tenuti in piedi dall’odio di carattere politico e culturale. Dunque – ancora metaforicamente parlando – spetterà proprio ad un cagnolino tentare il tutto per tutto nella speranza di riunirsi con il suo padrone ma anche di “riunire” due popoli attaccati ma così distanti.

Proprio dietro quel “metaforicamente parlando” si annida un film molto paraculo, anche un po’ ruffiano, che sembra costruito ad arte per piacere a tutti, specialmente a certi benpensanti, perché non si può certo scuotere la testa davanti alla dolce storia di un padrone che deve recuperare il proprio cagnolino e, in tutto ciò, si ritrova “vittima” di pregiudizi politici stupidi e insensati.

Quella “linea verde”, simbolo dell’intolleranza, va giustamente spezzata e se poi è un cagnolino a farlo tanto meglio. Bello il messaggio, furbo il contenuto, peccato solamente che Torna a casa, Jimi! sia al tempo stesso anche una commedia poco ispirata, fiacca nei ritmi e davvero poco divertente.

Tucker Film, come di consueto, si appoggia ai canali distributivi CG Entertainment e porta in home video Tona a casa, Jimi! solamente su supporto DVD.

Un DVD piuttosto minimale che si limita a fare lo “stretto indispensabile”, il che si traduce in un’edizione decisamente povera di contenuti extra visto e considerato la sola presenza del trailer. Tecnicamente parlando, invece, il supporto fa quello che può e si “rifugia” dietro un quadro video sufficientemente limpido e ben contrastato supportato da un reparto audio di qualità che contempla uno squillante Dolby Digital 5.1 sia nella versione originale che in quella doppiata in italiano.

Lasciamo Cipro, lasciamo la “linea verde” ed arriviamo in Italia, un Paese sicuramente afflitto da ben altri problemi (uno fra tanti legato proprio alla cinematografia moderna) e che adesso ci offre Tutte le mie notti, un dramma intimista che si tinge di thriller e prodotto dalla Mompracem dei Manetti Bros.

Marco e Antonio Manetti continuano ad essere due “personaggi” anomali nel moderno circuito cinematografico italiano e, al tempo stesso, anche difficili da inquadrare. Da sempre sostenitori di quel “cinema bis” di cui sentiamo sempre più la mancanza – e del quale, loro, sono diventati un autentico punto di riferimento – tra il 2018 e il 2019 hanno firmato la produzione di due piccoli film utili a farsi manifesto della loro “politica”. Se da una parte, tuttavia, troviamo il fortunato film del bravo Daniele Misischia, The End? L’inferno fuori, un horror schietto che sguazza nel genere puro dal primo fino all’ultimo fotogramma, destabilizza non poco vedere che dall’altra parte ci sia un film come Tutte le mie notti, un dramma oscuro molto addomesticato che sembra figlio di tanta fiction di Rai Uno.

In piena notte, la giovane Sara (Benedetta Porcaroli) è in fuga da una festa convinta d’aver assistito all’omicidio di una sua amica. Agitata e spaventata, per strada viene soccorsa da Veronica (Barbora Bobulova) che le offre aiuto e decide di portarsela a casa per farla rinsavire dallo shock. Arrivate a casa tutto sembra andare per il meglio fino a quando Sara scopre che Veronica è l’avvocato di un importante imprenditore (Alessio Boni), nonché il presunto assassino della ragazza.

Portato al cinema – con modalità pressoché invisibili – lo scorso marzo da 102 Distribution e diretto da Manfredi Lucibello, qui alla sua opera prima, Tutte le mie notti soffre principalmente di un grandissimo problema: una storia davvero troppo esile e tirata per le lunghe in modo esagerato. Con un minutaggio magrissimo che supera appena l’ora e dieci, il film di Manfredi Lucibello si adagia su una storia – ed uno sviluppo – adatta forse per un cortometraggio. Dopo venti minuti di film, infatti, l’opera ha già detto tutto e così arranca verso i titoli di coda con una stasi estenuante, senza mai aggiungere nulla allo sviluppo, e riempiendo i minuti solo con lunghissimi silenzi, passeggiate nella casa e sospiri interminabili.

A dare il colpo di grazie al film, purtroppo, ci pensa una messa in scena molto televisiva pronta a trasformare, come detto, un potenziale thriller psicologico in una grigia fiction Rai. Peccato, davvero peccato, perché l’idea di creare un thriller interamente ambientato all’interno di quattro mura e interpretato solamente da tre attori (quattro se consideriamo Carolina Rey che appare in un video sul cellulare) poteva essere una sfida decisamente allettante.

Anche Tutte le mie notti ci viene offerto in home video, sotto il duplice marchio CG Entertainment e 102 Distribution, solamente in edizione DVD.

Le caratteristiche tecnico-contenutistiche non sono dissimili dal caso precedente, dunque ancora una volta un DVD che fa propria l’arte dell’essenzialità. Per ciò che riguarda i contenuti extra nulla al di là del trailer mentre il reparto tecnico si adagia su un livello medio-buono stando alle potenzialità massime di un digital versatile disc, con un quadro video sufficientemente nitido ma non troppo “forte” nel dettaglio ed una traccia sonora in italiano Dolby Digital 5.1 di indubbia qualità.

Giuliano Giacomelli

TORNA A CASA, JIMI! di Marios Piperides

Label: CG Entertainment e Tucker Film

Formato: DVD

Video: 16/9  2.35:1

Audio: Italiano Dolby Digital 5.1; Originale Dolby Digital 5.1

Sottotitoli: Italiano e per non udenti

Extra: Trailer

Puoi acquistare il DVD di Torna a casa, Jimi! cliccando su questo link.

TUTTE LE MIE NOTTI di Manfredi Lucibello

Label: CG Entertainment e 102 Distribution

Formato: DVD

Video: 16/9  2.35:1

Audio: Italiano Dolby Digital 5.1

Sottotitoli: Italiano e per non udenti

Extra: Trailer

Puoi acquistare il DVD di Tutte le mie notti cliccando su questo link.

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