Venezia 73: The Woman Who Left

The Woman Who Left è stato presentato il penultimo giorno della 73^ Mostra del Cinema di Venezia e subito si afferma come uno dei possibili vincitori del Leone D’Oro.

1997, Filippine. Sullo sfondo l’indipendenza di Hong Kong dalla Gran Bretagna, la morte di Madre Teresa di Calcutta e Lady Diana, ed i molteplici e sempre più frequenti rapimenti, che vengono annunciati ogni giorno alla radio. In primo piano invece la storia di Horacia Somorostro, scagionata dopo essere stata trent’anni in prigione con l’accusa di omicidio; dopo questo lungo lasso temporale, infatti, una persona ha confessato, anche se il vero mandante è un malvivente locale; la nostra protagonista però, invece di farsi una nuova vita, o cercare il proprio figlio, lui stesso vittima di un rapimento a Manila, decide che è arrivato il momento di farsi giustizia da sé.

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The Woman Who Left, a parere di chi scrive, meriterebbe di vincere almeno uno dei premi che vengono assegnati qui a Venezia. E le motivazioni sono più di una: innanzitutto perché il film è un insieme di inquadrature talmente geometriche da far invidia a un qualsiasi regista russo.

In secondo luogo, poi, la storia e le tematiche toccate non sono per nulla scontate: chi riesce a trovare, infatti, un lungometraggio che tratti il tema dei rapimenti nelle Filippine, o anche semplicemente un film a cui abbia accesso il grande pubblico dei Paesi Occidentali, che fornisca un’immagine così attenta e accurata della società filippina?

In terzo luogo, poi, il film parte con un ritmo molto lento e mano a mano che passano le ore (durata totale tre ore e quarantacinque minuti), la storia si movimenta sempre di più, con la conseguenza che lo spettatore non si annoia e viene catturato.

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Anche la tecnica di realizzazione cambia al passare delle scene: inizialmente la macchina da presa è fissa e posta secondo una varietà di angolature pressoché infinita, poi in un certo momento (che coincide con l’introduzione di musiche esterne all’ambiente del girato), la macchina inizia a muoversi.

Per queste e altre motivazioni, The Woman Who Left è un film che non si può perdere!

Roberto Zagarese

PRO CONTRO
  • Tecnica di regia.
  • Recitazione della protagonista.
  • Montaggio.
  • Vi si potrebbe togliere mezz’ora di girato.
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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Venezia 73: The Woman Who Left, 8.0 out of 10 based on 1 rating

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