Venezia 76. Ji Yuan Tai Qi Hao (No 7 Cherry Lane)

E se Il laureato fosse un film d’animazione, ambientato nella Hong Kong degli anni ’60 e sceneggiato da Proust?

Questa deve essere stata l’idea di partenza del regista Yonfan per il lungometraggio Ji Yuan Tai Qi Hao (No 7 Cherry Lane), presentato in Concorso alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia.

Ma andiamo con ordine: la pellicola segue le vicende di Ziming, attraente studente di letteratura inglese che, nel dare ripetizioni alla giovane Meiling, conosce la madre Yu, esiliata da Taiwan durante gli anni del Terrore Bianco. Fra lunghe conversazioni e intimi pomeriggi trascorsi al cinema, i due cominciano a innamorarsi. Ma anche Meiling nutre sentimenti per il ragazzo, così prende vita un triangolo amoroso nella cornice delle rivolte di Hong Kong del 1967.

“No. 7 Cherry Lane parla soprattutto di me. è la storia di un amore disperato farcito di ingredienti contraddittori.” spiega il regista “È solo attraverso la forma d’arte dell’animazione che posso trasmettere il mio sentimento di –desolazione nello splendore-. È la mia lettera d’amore dedicata a Hong Kong e al cinema.”

No 7 Cherry Lane

Al suo primo lungometraggio, Yonfan non si preoccupa di assecondare il gusto del grande pubblico e decide di sperimentare: invece di costruire una storia dal ritmo canonico, dona a ogni fotogramma un respiro tanto diluito da risultare estenuante ai più.

L’animazione è netta, con l’uso di migliaia di immagini realizzate a mano disseminate durante i 125 minuti di film; ma sono due gli elementi in bilico tra fascino e straniamento: la sceneggiatura e la messinscena.

La prima è talmente verbosa da sfociare spesso nella ridondanza. La seconda è lirica ma torpida: lenti i passi, lente le reazioni, lente le risposte, come se i protagonisti vivessero alla moviola.

La lentezza è qualità e biasimo dell’intera opera di Yonfan.

L’unica cosa certa è che il proposito è voluto: Proust, Tolstoj, Il laureato vengono citati, costituendo un’aperta dichiarazione d’intenti.

No 7 Cherry Lane

Ne nasce una storia flemmatica, a tratti onirica, tanto poetica quanto stancante, che in pochi riusciranno a portare a termine.

In conclusione, Ji Yuan Tai Qi Hao (No 7 Cherry Lane) sfoggia un’animazione in apparenza noiosa; ma colui che avesse la pazienza di liberarsi dalla frenesia e rallentare il respiro, assisterebbe alla delicata recita d’un sogno.

Michele Cappetta

PRO CONTRO
  • Animazione eccellente.
  • Storia delicata.
  • Lentezza nella messinscena.
  • Dialoghi prolissi.
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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Valutazione: +5 (da 5 voti)
Venezia 76. Ji Yuan Tai Qi Hao (No 7 Cherry Lane), 7.0 out of 10 based on 1 rating

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