Un colpo di fortuna – Coup de chance, la recensione del film di Woody Allen

Vivi, mangi, dormi e poi muori. La casualità della vita è sempre stato uno dei temi più cari a Woody Allen, che torna come centrale nel suo nuovo film presentato a Venezia fuori concorso Coup de Chance, ribattezzato in Italia Un colpo di fortuna, realizzando a 88 anni il suo primo film totalmente in lingua francese, ambientato di nuovo a Parigi dopo Midnight in Paris, riuscendone come pochi a catturarne la magia e l’atmosfera.

La fortuna, tema principale del dramma Match Point, torna come commedia in Coup de Chance – Un colpo di fortuna, raccontando la storia di un incontro causale a Parigi tra Alain (Niels Schneider) e Fanny (Lou de Lâage), ex compagna del liceo di cui era innamorato. Fanny è però sposata con Jean, interpretato da un divertentissimo Melvil Paupaud, marito affettuoso, pieno di attenzioni (un po’ troppe attenzioni), e misteriosamente ricchissimo. L’incontro con l’ex compagno non sarà indifferente per Fanny, che inizia a riflettere su come sarebbe stata la sua vita senza quel colpo di fortuna e a mostrarsi sempre più indifferente nei confronti di Jean, che continua a comprarle regali costosi che la fanno sentire come un trofeo, e che la costringe a seguirlo in noiosissimi weekend in campagna a cacciare cervi e a discutere con i suoi banali e superficiali amici borghesi.

Tra personaggi che si lasciano alla fortuna e altri che cercano di costruirsela (in modi non sempre leciti), il vero motore del film è il caso, in un gioco continuo di eventi che porta i personaggi ad intrecciarsi in una commedia nera dal tipico stile del regista americano. Immancabile la colonna sonora jazz e la fotografia di Vittorio Storaro (da non chiamare direttore della fotografia, visto che secondo lui non può esserci altro direttore oltre al regista), che come ha spiegato nella conferenza stampa del film alla 80ª Biennale di Venezia, dove il film  stato presentato Fuori Concorso, ha alternato ai colori solari e caldi degli incontri tra Fanny e Alain, quelli più freddi e scuri nelle scene con Jean, in accordo con i tempi del racconto in cui gli uni si incontrano perlopiù il pomeriggio in pausa pranzo, negli assolati parchi parigini, e gli altri nel dopo lavoro di sera.

Grazie a dei dialoghi freschi e ben recitati, una sceneggiatura ben scritta ed ordinata, una divertente ed accurata descrizione dei personaggi attraverso piccole e buffe manie che raccontano moltissimo di loro, e grazie anche a qualche colpo di genio del grande regista, Coup de Chance – Un colpo di fortuna potrebbe essere una delle commedie di Woody Allen più riuscite degli ultimi anni. Non aspettatevi Manhattan o Io ed Annie, ma l’ultimo film di Woody Allen è una commedia nera semplice e ben confezionata come ne abbiamo viste tante da parte del regista americano, ma come nessun altro sa fare.

Mario Monopoli

PRO CONTRO
  • Commedia nera nel tipico stile di Allen.
  • Qualche colpo di genio del grande regista, tra cui il finale
  • Una buona commedia nello sterminato catalogo di buone commedie di Woody Allen, non aspettatevi nulla di rivoluzionario.
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