Che vuoi che sia, la recensione

Con un curriculum di oltre cinquanta film da attore, Edoardo Leo si è ormai imposto come nuovo volto della commedia italiana, forse uno dei pochi capaci di rinnovare (senza tradire) la tradizione del genere che ci ha resi famosi nella settima arte. E questo talento è amplificato soprattutto nei film che Edoardo Leo dirige, oltre che interpretare, capaci di fare la differenza nel mare magnum della commedia contemporanea. Con un sorprendente esordio nel 2010, intitolato Diciotto anni dopo, e una filmografia che comprende l’ottimo Noi e la Giulia (2015) e il più convenzionale Buongiorno papà (2013), Edoardo Leo arriva al quarto film da regista, Che vuoi che sia, una commedia sul beffardo mondo dei social network che arriva nei cinema il 9 novembre distribuito da Warner Bros.

Claudio e Anna vivono a Milano: lui è un ingegnere informatico disoccupato, lei un’insegnante precaria. Un giorno Claudio decide di lanciare un crowdfunding per finanziare un suo progetto lavorativo, ma in conclusione di una serata alcolica, ubriachi fradici, Claudio e Anna registrano un video in cui promettono di girare un filmino hard qualora raggiungessero la cifra di 200 mila euro e lo caricano nella pagina del crowdfunding. Il video diventa in breve tempo virale, le offerte schizzano alle stelle e in pochi giorni la cifra non solo viene raggiunta ma anche superata. I due diventano presto delle vere e proprie star del web e si trovano davanti a un bivio: chiudere il crowdfunding oppure girare davvero il filmino, incassare i soldi e assicurarsi finalmente una vita dignitosa?

che-vuoi-che-sia-1

Dalla sinossi potremmo essere spinti a collegare Che vuoi che sia alla recente tendenza di trattare l’hard con i toni della commedia per riflettere sul fenomeno dei video porno amatoriali su internet che hanno ormai monopolizzato il settore. Invece il film di Edoardo Leo si distanzia molto da, per esempio, La banda del porno e Sex Tape per concentrarsi su un argomento differente, ovvero la centralità che i social network hanno assunto nella nostra vita e come siano capaci di cambiarla.

Senza assumere mai un tono critico o moralistico, Che vuoi che sia racconta una storia d’attualità fatta di precarietà e pressioni sociali. Claudio e Anna, ottimamente interpretati da Edoardo Leo e Anna Foglietta, sono una coppia come tante, intrappolati nei meccanismi che costringono i 30/40enni di oggi a vivere alla giornata, impossibilitati a realizzare i propri sogni perché il lavoro e, di conseguenza, l’economia non girano come dovrebbero. Argomentazioni che abbiamo sentito centinaia di volte al cinema, in particolare in quello italiano, ma Che vuoi che sia parte dal problema per arrivare subito alla soluzione, o meglio, a una possibile soluzione… che ha del paradossale. Perché il prezzo da pagare per uscire dal precariato e realizzare i propri sogni (che sono sogni normalissimi, come quello di fare un figlio e assicurargli una vita almeno decente) è la letterale vendita dell’intimità attraverso il web, una soluzione che potrebbe ripercuotersi sul futuro della coppia e segnare la loro vita per sempre.

che-vuoi-che-sia-4

Si tratta di un argomento di stretta attualità (basti pensare alla tragica storia di Tiziana Cantone) che implica il diffondersi dei fenomeni virali sui social network, facebook in particolare, episodi di cyberbullismo che autorizzano chiunque a farsi spietato nascondendosi dietro un monitor o un display. Dunque nessun intento “pruriginoso”, nessuna derivazione “volgare”, ma una commedia con derive sociologiche che riflette con cognizione di causa sulla contemporaneità e fa satira in maniera intelligente.

Oltre ai già citati Leo e Foglietta, nel film ha un ruolo di rilievo anche Rocco Papaleo, acidissimo zio di Anna, cacciato di casa dalla moglie Marina Massironi e ora coinquilino della coppia di protagonisti. A Papaleo sono affidate buona parte delle gag comiche e il suo personaggio risulta più di maniera ma fondamentale per dare innesco alla vicenda. Da segnalare la presenza del bravissimo Massimo Wertmüller nel ruolo del padre di Claudio, un po’ cialtrone e portatore della filosofia del “in qualche modo si farà”.

che-vuoi-che-sia-5

Dimostrazione concreta della crescita autoriale di Edoardo Leo, Che vuoi che sia è una commedia leggera nei toni ma dalle tematiche importanti e piuttosto originali per il panorama italiano, il film che riesce a fare la differenza in un genere che troppo spesso ripete se stesso senza riuscire a lasciare il segno.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Diverte e fa riflettere.
  • Riesce a cogliere un aspetto della stretta attualità poco (o mai) esplorato dal cinema italiano.
  • Un cast che, nel suo complesso, funziona molto bene.
  • Il film è un po’ troppo lungo e, infatti, nell’ultimo atto mostra una ventina di minuti di stanca.
VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)
Che vuoi che sia, la recensione, 7.0 out of 10 based on 1 rating

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.