In Blu-ray Disc il dramma sentimentale Noi siamo tutto

Dopo un’uscita nelle sale non particolarmente rumorosa, approda nel circuito home video il dramma-sentimentale Noi siamo tutto (Everything, Everything), adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Nicola Yoon. Se vi appassionano le storie che narrano di un amore adolescenziale difficile, dove c’è spazio per il sorriso ma anche per la (presunta) lacrima e dove la gioia di vivere e innamorarsi va a braccetto con la malattia e la consapevolezza che presto tutto dovrà finire, ecco, allora Noi siamo tutto può essere il film che fa al caso vostro. Da qualche settimana, il film è disponibile in DVD e Blu-ray disc con Warner Bros Entertainment Italia e MGM.

Il dramma-sentimentale è uno di quei filoni cinematografici che non passerà mai di moda perché, si sa, la gente avrà sempre bisogno di dimenticare quanto “brutta” può essere la vita così da rifugiarsi in storie di “fantasia” (altro che le opere di Talkien!) dove tutto è davvero possibile. Racconti dove, solitamente, i buoni sentimenti trionfano e la morale è più o meno sempre la stessa: la vita è bella e non c’è nulla di meglio che innamorarsi. I film appartenenti a questa tipologia sono sempre estremamente convenzionali e purtroppo affogano in una costruzione talmente risaputa da renderli, oltre che tutti uguali, anche terribilmente prevedibili. Da qualche anno una nuova moda sta prendendo piede all’interno del filone ed è quella di unire il sentimentale alla tragedia, storie d’amore in cui a fare da collante è la malattia di uno dei due partner. Qualche anno fa c’era stato Colpa delle stelle, poi Io prima di te e adesso arriva Noi siamo tutto.

Alla base di Noi siamo tutto c’è un incipit davvero niente male che pone al centro della vicenda una protagonista affetta da una malattia decisamente poco comune, la SCID (immunodeficienza combinata grave), che obbliga il malato a vivere all’interno in una stanza ermetica e sterilizzata a causa di un grave deficit delle difese immunitarie. Il rischio? Anche un semplice raffreddore può essere causa di morte. Da qui si innesca una storia sentimentale davvero poco convenzionale, in cui l’assenza di contatto è inevitabile e in cui il sentimento si sviluppa – per forza di cose – attraverso fugaci incontri fuori la finestra e lunghe chiacchierate su whatsapp.

Nel dettaglio la storia è quella di Maddy (la brava e graziosa Amandla Stenberg), diciottenne affetta da SCID sin da quando aveva pochi mesi. Vive in una casa piena di vetrate ma completamente ermetica e in cui hanno accesso solo la madre, l’infermiera e l’amica del cuore. Un giorno, però, accade qualche cosa che stravolge in modo irreversibile la vita della ragazza. Nella villa accanto la sua si trasferisce Olly (il legnoso Nick Robinson), un ragazzo emarginato ma dai modi simpatici. Tra i due c’è subito la scintilla anche perché Maddy sogna, sin da sempre, una relazione con un ragazzo. Ma come fare a vivere appieno la storia d’amore senza correre il rischio di morire?

Seppur non è la prima volta che il cinema ci parla di SCID (ricordiamo The boy in the plastic bubble con John Travolta o Bubble Boy con Jake Gyllenhaal), c’è da dire che l’incipit di partenza di Noi siamo tutto è piuttosto originale ed intrigante così come, al tempo stesso, risulta apprezzabile l’idea di non annaspare in eccessivi toni drammatici e privilegiare i toni leggeri della commedia. Ma far predominare il linguaggio della commedia non dà alcun diritto alla regista Stella Meghie di affrontare l’immunodeficienza combinata grave in modo assolutamente fantasioso e poco credibile. Maddy vive in una casa ermeticamente sigillata, per via dei batteri, ma può tranquillamente entrare in contatto con la madre, l’infermiera o l’amica, basta che questi si lavino le mani prima di entrare nella stanza della ragazza. Non scherziamo. Se si sceglie di affrontare una malattia così delicata e complessa bisogna assumersi anche la responsabilità di trattare la patologia in modo realistico, altrimenti la ragazza poteva anche essere bloccata in casa per qualunque altra cosa (un gesso alla gamba come James Stewart in La finestra sul cortile?). Si cerca una giustificazione con un colpo di scena abbastanza inaspettato ma altrettanto poco credibile.

In via definitiva Noi siamo tutto è un film piacevole, veloce nonostante la tematica “pesante”, eppure affetto da una serie di leggerezze che ne compromettono la completa riuscita.

Il Blu-ray disc di Noi siamo tutto, distribuito da Warner Bros Entertainment Italia e MGM, convince soprattutto sotto la sua veste tecnica. Qui, infatti, il supporto rivela tutte le sue potenzialità restituendo un’immagine molto nitida, che si rifugia in colori saturi e ben contrastati, ed un reparto sonoro di qualità che sfoggia un DTS-HD MA 5.1 per la versione originale ed un altrettanto valido Dolby Digital 5.1 per le restati lingue (tra cui quella italiana). Sotto il reparto extra, invece, si poteva fare decisamente di più vista e considerata la tematica trattata. Ci vengono offerti 16 minuti di scene tagliate ed un breve making-of di 5 minuti (Trapped in love: La storia di Noi siamo tutto) con interviste al cast, alla regista e l’autrice del romanzo.

Giuliano Giacomelli

NOI SIAMO TUTTO di Stella Meghie

Label: Warner Bros Entertainment Italia e MGM

Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD)

Video: 1080p High Definition 16×9 – 1.78:1

Audio: Dolby Digital 5.1: Italiano, Spagnolo, Tedesco, Francese, Inglese; DTS-HD Master Audio 5.1: Inglese

Sottotitoli: Greco, Islandese, Spagnolo, Norvegese, Danese, Finlandese, Olandese, Francese, Italiano n/u, Inglese n/u, Tedesco n/u

Extra: Trapped in love: la storia di Noi siamo tutto, Scene eliminate

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