Indiana Jones e il Quadrante de Destino: l’ultima spericolata avventura dell’archeologo più amato dalla Settima Arte è disponibile in Blu-ray

Siamo ormai giunti alla fine dell’anno e per molti è tempo di bilanci. Che il 2023 sia stata un’annata ricca per la Settima Arte è una cosa un po’ sotto gli occhi di tutti. Ci sono state tantissime sorprese così come cocenti delusioni. Abbiamo avuto diversi film che sono stati in grado di riportare tantissima gente al cinema (sia tra i prodotti internazionali che tra quelli squisitamente italiani) così da dimostrare che il pubblico disposto ad andare in sala c’è ancora, va solamente stimolato nel modo corretto. E poi non sono mancati alcuni (grandissimi) ritorni, quei film che servono a ricordarci come ci sentivamo quando eravamo bambini, operazioni che mirano a parlare tanto ai fan quanto ai nostalgici di un determinato tipo di cinema. Tra questi, su tutti, c’è stato l’attesissimo ritorno di Indiana Jones, ovvero l’archeologo più amato della Storia del Cinema creato da George Lucas, ancora una volta interpretato dall’iconico Harrison Ford ma con un drastico cambio di regia che, dalle mani del Re Mida Steven Spielberg (qui rimasto solo nelle vesti di produttore), passa in quelle dell’esperto mestierante James Mangold.

Il risultato è stato molto divisivo: c’è chi ha riconosciuto tutti gli ingredienti dell’Indiana originale e chi, al contrario, ha trovato un film poco ispirato e senz’anima.

Presentato fuori concorso in anteprima mondiale all’ultimo Festival di Cannes e rilasciato nelle nostre sale a fine giugno, Indiana Jones e il Quadrante del Destino è da poco disponibile in alta definizione blu-ray disc grazie a Walt Disney Studios e ai canali distributivi di Eagle Pictures.

Di cosa parla Indiana Jones e il Quadrante del Destino.

Indiana Jones e il Quadrante del Destino ci catapulta immediatamente in uno scenario molto caro all’archeologo: siamo sul finire della Seconda Guerra Mondiale e l’esercito nazista ha catturato una spia americana. Il prigioniero è ovviamente Indiana Jones (Harrison Ford) che, incappucciato, viene condotto su un treno nazista e portato al cospetto del Colonnello Weber (Thomas Kretschmann) e dello scienziato Jürgen Voller (Mads Mikkelsen). Lo scopo di Indiana è quello di riuscire a liberare il suo compagno d’avventura Basil Shaw (Toby Jones), anche lui archeologo e catturato dall’esercito nazista, ma anche quello di impedire all’esercito in fuga di impadronirsi di reperti archeologici di grande valore e capaci di conferire poteri inimmaginabili. In particolare, infatti, sembra che l’esercito tedesco sia riuscito a mettere le mani sulla Lancia di Longino, ovvero l’arma che trafisse il costato di Gesù. Tra acrobazie e situazioni spericolate, Indiana Jones riesce nella sua missione e poco prima di abbandonare il treno in corsa scopre che la Lancia in possesso dei nazisti è solamente un falso. Ma, contro ogni previsione, il nostro archeologo recupera una parte dell’Antikythera – ossia il Quadrante del Destino – una macchina inventata da Archimede e che, si dice, consente di viaggiare nel tempo.

Un balzo temporale ci riporta nel 1969, ovvero nel presente. L’uomo è appena sbarcato sulla Luna e Indiana Jones sembra non essere più quell’eroe di cui il Mondo ha bisogno. Invecchiato e malandato, alle prese con un divorzio in corso (da Marion), Indiana Jones deve affrontare il suo ultimo giorno di servizio come docente all’Università prima del pensionamento. Le avventure per scovare l’arca dell’alleanza e le tavole di Mosè, antichi templi maledetti o addirittura il Sacro Graal sembrano appartenere definitivamente al passato fino a quando l’ormai anziano archeologo viene contatto da Helena Shaw (Phoebe Waller-Bridge), figlia del defunto collega Basil, giovanissima archeologa determinata a trovare proprio il Quadrante del Destino per poter rivederlo e pagare un ingente debito. Indiana è restio nell’aiutare la ragazza a cercare il macchinario di Archimede fino a quando un vecchio nemico si riaffaccia sulla scena: il fisico Jürgen Voller, ancora in vita e sempre più terminato a mettere le mani sul Quadrante del Destino per poter riavvolgere il nastro temporale e cambiare la Storia.

Un giudizio critico.

Dopo tre film che hanno forgiato un immaginario molto preciso e che sono entrati di diritto nella Storia del Cinema (I predatori dell’arca perduta, Il tempio maledetto e L’ultima crociata) e dopo un quarto film più sfortunato (Il regno del Teschio di Cristallo) arrivato – probabilmente – senza che nessuno ne sentisse davvero il bisogno, non era facile intuire cosa potesse regalarci questo quinto film nato con l’idea molto chiara di chiudere la saga una volta per tutte.

A rendere l’aspettativa ancora più incerta – ed anche un po’ preoccupante – c’era l’improvviso cambio di regia, dal maestro Steven Spielberg a James Mangold. La cosa è suonata sin da subito oltremodo bizzarra. Dov’era, infatti, l’esigenza di dover mettere un punto definitivo ad una saga che si poteva già considerare tranquillamente chiusa? Si, perché in fin dei conti anche Il regno del Teschio di Cristallo faceva perno sul mostrare un Indiana Jones ormai invecchiato e prossimo al pensionamento. Perché dover chiudere questa saga leggendaria con un quinto capitolo che è anche il primo non diretto dal Spielberg, ovvero il papà di tutta la saga? Perché togliere la creatura dalle mani del suo creatore proprio giunti all’ultimissimo – e quindi al più delicato – capitolo della saga?

Interrogativi a cui non esiste nessuna risposta artistica che tenga. La sola spiegazione è che viviamo nell’era cinematografica in cui a dettar legge sono i brand e tutto ciò che è serializzabile. La nostra è un’era che vive di rendita e che si dimostra ogni giorno incapace di inventare nuovi immaginari. O meglio, non ci prova nemmeno ad inventare nuovi scenari cinematografici. E dunque, nel momento in cui The Walt Disney Company ha assorbito la LucasFilm, l’occasione di rimettere mano su un franchise così tanto amato e redditizio come quello di Indiana Jones era proprio un’occasione che non poteva sfuggire. E chi se ne importa se al timone non ci sarebbe stato più Spielberg. In fin dei conti, come cantava saggiamente Freddie Mercury, The Show Must Go On.

E quindi questo Indiana Jones e il Quadrante del Destino si presenta ai nostri occhi indubbiamente come un film valido, ma in cui regna sovrana, ancora una volta, quella sensazione che non ci fosse assolutamente bisogno di un ultimo capitolo. Si, perché Indiana Jones e il Quadrante del Destino è un po’ come quel secondo dolcetto che mangi come conclusione di un pranzo luculliano, dopo la frutta e il caffè. Quel dolcetto in più che metti in bocca solo per gola e non certo per completezza del pasto.

James Mangold fa quello che può e lo fa correttamente, si mette totalmente al servizio del franchise e della produzione così da confezionare un film privo di personalità artistica ma interessato (giustamente?) a ricalcare per filo e per segno la narrazione dei film precedenti.

Non ci sono reali sbavature nel film e l’effetto nostalgia (che, come va di moda oggi, viene reso quasi pornografico dal ritorno di quanti più personaggi/attori possibili) rende la visione sicuramente più piacevole del normale, perché l’intento è appunto quello di parlare direttamente al cuore dei fan della saga.

Tutto è corretto, eppure tutto sembra essere così posticcio e poco sincero, esattamente come i pesantissimi vfx utilizzati per ringiovanire senza vergogna gli attori in scena.

Ad oggi che la saga può dirsi conclusa (?) resta una convinzione che nessuno può toglierci dalla testa: quella di Indiana Jones è una saga che poteva benissimo fermarsi a quell’ultima crociata padre-figlio portata sul grande schermo nel 1989.

L’edizione Blu-ray disc di Indiana Jones e il Quadrante del Destino.

Come già accennato, Indiana Jones e il Quadrante del Destino è arrivato sui nostri schermi a fine giugno con Walt Disney Company e da pochi giorni è approdato sul mercato home video grazie ai canali Eagle Pictures. Il film di James Mangold si affaccia sul mercato casalingo in varie soluzioni, così da poter appagare un po’ tutti i palati. Dunque, abbiamo le edizioni semplici ad alta definizione blu-ray così come quella in 4K UHD + blu-ray disc, l’edizione da collezione steelbook provvista sempre sia del disco in 4K UHD che di quello blu-ray e poi, ovviamente, l’edizione standard DVD messa a disposizione di tutti quelli che non credono nel progresso tecnologico.

Noi vi parliamo dell’edizione semplice ad alta definizione blu-ray disc, un’edizione che nella sua “semplicità” riesce a convincere su tutta la linea e a portarsi dietro persino un’eleganza che – forse – le altre edizioni non hanno. L’edizione blu-ray, infatti, ci viene fornita in edizione slipcover, quindi con una doppia custodia cartonata (entrambe le custodie hanno lo stesso artwork, però) utile a rendere speciale anche quella che ci viene presentata come edizione standard.

Sul fronte squisitamente tecnico del supporto non c’è assolutamente nulla da lamentare e l’edizione soddisfa senza mezze misure. Il video è limpido, limpidissimo, e sfoggia un’immagine contrastata in modo perfetto, dai colori molto vivi e sempre attenta al dettaglio visivo (sia nelle sequenze al buio che durante quelle più spericolate). Davvero ottimo il sonoro che si presenta in un potentissimo DTS-HD MA 7.1 per la versione originale ed un altrettanto potente ed avvolgente Dolby Digital Plus 7.1 per l’edizione in italiano.

Anche i contenuti extra soddisfano a dovere. Questi, infatti, si traducono in un corposo documentario sul dietro le quinte del film (La realizzazione di Indiana Jones e il Quadrante del Destino) che ci viene presentato suddiviso in cinque capitoli tematici, ovvero: Parte 1 – Prologo (11 minuti), Parte 2 – New York (10 minuti), Parte 3 – Marocco (10 minuti), Parte 4 – Sicilia (11 minuti) e Parte 5 – Finale (13 minuti).

A questo grosso dietro le quinte, ricco di interviste al cast tecnico e artistico del film, si aggiunge un secondo extra dal tono musicale che offre la possibilità di vedere tutto il film accompagnato solamente dalla colonna sonora di John Williams.

Giuliano Giacomelli

INDIANA JONES E IL QUADRANTE DEL DESTINO di James Mangold

Label: Walt Disney Company e Eagle Pictures

Formato: Blu-ray (disponibile anche in 4K UHD + bluray, steelbook 4K UHD + bluray e DVD)

Video: 1080p High Definition / 16×9 / 2.39:1

Audio: DTS-HD MA 7.1 Inglese / Dolby Digital Plus 7.1 Italiano, Tedesco

Sottotitoli: Italiano, inglese per non udenti, tedesco

Extra: Guarda il film con solo la colonna sonora, La realizzazione di Indiana Jonese e il Quadrante del Destino.

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