La trilogia di Puppet Master in un DVD Box

Sul finire degli anni ’80 il cinema horror versava in un periodo di strano fermento. Da una parte c’era il boom dei franchise americani di successo e già affermati, come Nightmare (che arrivava a quota 5), Venerdì 13 (era già a 8), Halloween (5 film nel 1989); dall’altra partivano altre saghe che prospettavano già lunghi percorsi di culto, come La bambola assassina e Hellraiser. In questi anni di serializzazione selvaggia gli assoli che si sarebbero fatti ricordare nei decenni non erano moltissimi e per lo più appartenevano a piccole realtà produttive, spesso legate proprio al genere horror. Un caso emblematico è la Full Moon di Charles Band, casa di produzione statunitense indipendente che in quegli anni era impegnata nel tentativo di avviare dei franchise low-budget. La saga di maggior successo in casa Band è senza dubbio quella di Puppet Master, iniziata nel 1989 per la regia di David Schmoeller e proseguita per ben dieci titoli fino al 2010.

Per celebrare questa longeva saga, la Dynit, in collaborazione con Minerva Pictures, porta nelle case degli italiani un prezioso cofanetto che racchiude la prima trilogia, quella di maggior valore, legata al mito del burattinaio André Toulon.

In un momento in cui andavano davvero forte i film con protagoniste le bambole assassine, grazie in particolare al grande successo internazionale di La bambola assassina di Tom Holland, spuntano giocattoli demoniaci come margherite e lo stesso Band realizza con Stuart Gordon, nel 1987, il bellissimo Dolls (purtroppo ancora inedito dal mercato italiano dvd e blu-ray). Ma ecco che un manipolo di simpatici giocattoli infernali si apriva alla celebrità, si chiamano Blade, Pinhead, Jester e Leech Woman e, strada facendo, sono cresciuti di numero.

puppet master iIl primo film, conosciuto in Italia come Puppet Master – Il burattinaio, ci introduce a una situazione tipica del cinema horror, con un gruppo di persone intrappolate in un luogo isolato e in balia di creature assassine. In particolare troviamo un manipolo di sensitivi riuniti in un albergo in disuso ereditato dalla giovane Megan, nei cui corridoi fu assassinato da alcuni soldati nazisti Andrè Toulon, un alchimista che aveva trovato il segreto della vita eterna grazie ad alcuni rituali egizi e lo aveva rinchiuso in alcuni burattini da lui costruiti. Ora il neo sposo di Megan vuole mettere le mani sulla proprietà per recuperare i manoscritti di Toulon, ma l’attività dei sensitivi risveglia i burattini che si mostrano estremamente aggressivi e protettivi verso il segreto lasciato loro dal burattinaio.

Diretto da uno specialista come Schmoeller, che aveva già alle spalle manichini assassini nel pregevole Horror Puppet (1979), Puppet Master si struttura come un horror classico, giocato più sull’atmosfera che sull’effetto gore, che comunque non manca. Ritmi anche lenti che richiamano il gotico britannico degli anni ’60, personaggi che escono di scena in maniera spesso sensazionalistica e buona presa sul pubblico dei piccoli protagonisti assassini, che sono figli più del feticcio Zuni di Trilogia del Terrore che di Chucky la bambola assassina.

puppet master 2La saga è proseguita nel 1990 con Puppet Master II, di Dave Allen e ancora ambientato nell’albergo in cui morì Toulon. La struttura replica in maniera pedissequa quella del film precedente, accentuando però l’aspetto gore e rendendo, ovviamente, più presenti i burattini assassini, ai quali si aggiunge un’importante new entry, Torch, che sarà uno dei punti di riferimento dell’intera saga. Per molti aspetti superiore al predecessore, Puppet Master II fa sua un’impostazione più tipicamente ottantiana, con ritmo elevato e morti a raffica, tutte piuttosto cruente. Sicuramente una buona trovata è stata introdurre nella storia un redivivo Toulon, acconciato come il raimiano Darkman e fulcro della storia nel suo tentativo di reincarnazione in un enorme burattino, insieme a quella che lui considera la sua futura compagna in quanto simile alla sua defunta moglie, come da topos romanzesco.

La saga continua con Puppet Master III – La vendetta di Toulon che arriva l’anno seguente, nel 1991, e torna indietro nel tempo, negli anni ’40, mostrandoci il burattinaio André Toulon ancora vivo e vegeto e puppet master 3intento a divertire i bambini della Germania nazista. Il partito nazionalsocialista non prende bene i siparietti comici che il burattinaio fa prendendo in giro il Fuhrer e così gli da un avvertimento uccidendogli la moglie e cercando di carpire il segreto della vita eterna per creare un esercito di soldati immortali.

Malgrado il secondo capitolo fornisse spunti per proseguire la storia, con Puppet Master III si decide di prendere la strada del prequel, affidato al Re del Trash David DeCoteau, assiduo frequentatore della Full Moon. La ricostruzione storica un po’ poveristica è messa in ombra dagli adorabili burattini,  a  cui si aggiunge un altro caposaldo, il cowboy a sei braccia Six Shooter. Lodevole la volontà di non ripetersi, trovando una nuova location (temporale e geografica) e cambiando di netto la struttura della saga.

Seguiranno altri sei sequel e un cross-over con l’altra saga “giocattolosa” della Full Moon, Demonic Toys, ma solo il quarto, Il ritorno dei giocattoli assassini (1993), e il quinto, Giocattoli assassini – Scontro finale (1994), usciranno in Italia.

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Dynit e Minerva Video distribuiscono la trilogia in home video, solamente in DVD, racchiudendola in un cofanetto cartonato che contiene i tre film separati, ognuno proposto in versione classica con locandina originale. Il primo film, disponibile anche al di fuori del cofanetto, era già stato distribuito, anni fa, dalla Eagle Pictures in una discreta edizione digitale che il dvd Dynit replica senza novità, utilizzando, probabilmente il medesimo master. Il terzo film anche era già disponibile su mercato italiano, distribuito molti anni fa dalla Prism Video con il titolo Giochi Infernali e in un’edizione molto scarsa. La vera novità del lotto è invece Puppet Master II, assente dal mercato home video italiano dai tempi dell’ormai introvabile vhs.

I tre film si presentano in una veste tecnica davvero egregia, con un video nitido chiaramente risultato di rimasterizzazione digitale, e un audio in Dolby Digital 2.0 che ripropone il doppiaggio originale d’epoca.

Purtroppo niente extra.

Roberto Giacomelli

PUPPET MASTER COLLECTION

Formato: DVD

Label: Dynit / Minerva Pictures

Video: 1.78:1 Anamorfico

Audio: Dolby Digital 2.0 Italiano, Inglese

Sottotitoli: Italiano

Extra: no

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