L’Incredibile Storia di Winter il Delfino 2, la recensione

A 3 anni di distanza, la delfina Winter è pronta a tornare sul grande schermo per una nuova entusiasmante avventura, all’insegna del divertimento e della riflessione. Dopo il discreto successo del primo capitolo, L’incredibile storia di Winter il delfino 2 riprende le vicende lì dove le avevamo lasciate, perseguendo, pertanto, il desiderio di narrare dei fatti realmente accaduti. Il Clearwater Marine Aquarium è ormai la casa di Winter, femmina di delfino senza coda, costretta a usare una protesi speciale per coordinare meglio i movimenti e impedire che la situazione della sua colonna vertebrale peggiori. Attorno a lei, possiamo dire, ruota l’intera storia e quella dei personaggi, i quali cercheranno in tutti i modi di strappare il mammifero dalla depressione in cui è caduto dopo la morte della vecchia delfina Panama, sua “madre putativa”. La necessità di trovare una nuova compagna di giochi non determinerebbe solo lo stato di salute dell’animale, ma anche le sorti dello stesso ospedale/acquario, di cui Winter è ormai simbolo. A completare il tutto, tartarughe verdi, pellicani impazziti e prime cotte adolescenziali.

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Siamo di fronte a un prodotto facilmente etichettabile nel genere family, senza particolari guizzi creativi o trovate originali. Charles Martin Smith, già al comando del primo film, dirige una pellicola il cui scopo è quello di intrattenere ed emozionare il pubblico dei giovanissimi. La componente emotiva è quella che prende il sopravvento, cercando di comunicare ai più piccoli l’importanza di valori fondamentali quali l’amicizia, il sacrificio e l’accettazione del diverso. Winter, infatti, non è un delfino come tutti gli altri: la protesi alla coda che è costretta a portare non l’ha emarginata, bensì trasformata in un’immagine iconica per migliaia di bambini menomati che, ogni anno, attraversano l’intero stato per avere l’opportunità di accarezzarla o darle da mangiare. Le immagini sott’acqua, all’interno dell’ospedale marino, sono quelle che, sfruttando la tecnica del ralenty, più di tutte porteranno lo spettatore al culmine dell’emozione, ponendo al centro il rapporto speciale instauratosi nel primo film tra Winter e Sawyer, classico ragazzino responsabile e intelligente.

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Nonostante i buoni propositi, il film non riesce a decollare completamente, anche a causa della scarsa caratterizzazione dei personaggi principali… Ammesso che di tali si possa parlare. È praticamente impossibile distinguere un protagonista da un caratterista, tanta è la superficialità con la quale il film pone l’accento su di loro. Ne consegue la totale assenza di una storia personale o di un intreccio che avrebbe potuto veicolare un messaggio più ampio circa il rapporto uomo-animale. Tutto il cast (tra cui il sempre magnifico Morgan Freeman e la bella Ashley Judd) gira a vuoto attorno a uno spettacolo propenso solo in parte al racconto di una storia per famiglie, ma che si astiene dal parlarne veramente. Forse, però, è chiedere troppo ad un film che, in fin dei conti, non vuole altro che immergere i più piccoli nel magico mondo delle creature marine, alla scoperta della meravigliosa storia del delfino Winter.
Il film arriverà nelle nostre sale il 25 settembre, e sarà distribuito dalla Warner Bros Italia.

Noemi Macellari

PRO CONTRO
  • Una storia semplice che piacerà ai più piccoli.
  • Le scene con i delfini sono davvero emozionanti.
  • Poca originalità e intreccio banale.
  • Totale assenza dei personaggi principali.
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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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L'Incredibile Storia di Winter il Delfino 2, la recensione, 6.0 out of 10 based on 1 rating

One Response to L’Incredibile Storia di Winter il Delfino 2, la recensione

  1. Andrea Bacchin ha detto:

    io sono un ragzzino dei tanti e mi congratulo con il regista ma vorrei dire che la fine del film mi ha lasciato molto per plesso del fatto che il fatto che uno dei protagonisti sene sia andato cosi solo per il college e un po stupido ma siccome Sawyer e molto importante per il film ma io direi di fare il tre non per esagerare ma perché è davvero impossibile accettare il fatto che sia finito qui dico di inventare il tre anche se 1 e il 2 sono stati fondati sul vero non significa che il tre non possa essere inventato anche i film piu grandi sono inventati del tipo che Sawyer ritorni e che le cose si stanno mettendo male perché ci so no sempre meno visitatori o almeno alla fine del film far vedere il futuro di tutti.e comunque io volevo mandare questa email al regista

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