Archivio tag: emily browning

The Uninvited, la recensione

L’adolescente Anna esce dall’ospedale psichiatrico in cui era stata internata dopo aver tentato il suicido in seguito allo shock per la morte violenta della madre malata. Tornata a casa, la ragazza scopre che il padre sta per sposarsi con l’ex infermiera della madre e il comportamento accondiscendente di quest’ultima le sembra alquanto sospetto, cosa confermata anche da Alex, sorella più grande di Anna, che prova una profonda antipatia per la donna. Inoltre, Anna comincia a ricevere delle terrificanti visite dallo spettro della madre morta e da una misteriosa e inquietante bambina dai capelli rossi che cercano di avvertirla di un pericolo imminente.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Legend, la recensione

In Legend, diretto da Brian Helgeland, il protagonista Tom Hardy si fa in due, letteralmente: di fatto interpreta il doppio ruolo dei gemelli Kray, gangster senza scrupoli che spadroneggiarono a Londra negli anni ’50 e ’60.

Nell’East End londinese tutti conoscono Reginald e Ronald Kray: i due controllano l’attività criminale della zona, ma sono ben intenzionati a espandersi. Per coronare il loro sogno non si fermano davanti a nessuno, che sia la polizia o una banda nemica; ma il successo è una chimera sfuggevole, e tutti hanno i loro punti deboli.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)

Pompei, la recensione

Paul W.S. Anderson è un regista capace di mettere in difficoltà anche il critico cinematografico più votato all’intrattenimento di maniera. Gran guru dell’azione esasperata ed esagitata, sciamano del videogame su grande schermo, dal momento che ha iniziato la carriera con il film di Mortal Kombat e ha proseguito con Resident Evil e Alien vs. Predator, tra i primi ad essersi convertito convintamente al 3D, Anderson passa con estrema nonchalance da autentici gioielli come Punto di non ritorno e Death Race a imbarazzanti spottoni di nulla come i sequel di Resident Evil, fino a toccare vette di disorientamento filmico con la sua versione steampunk di I tre Moschettieri.

VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)