Words and Pictures, la recensione

Il Premio Oscar Juliette Binoche e Clive Owen sono l’inedita coppia protagonista della frizzante commedia romantica Words and Pictures, diretta da Fred Schepisi. Al centro della vicenda, una vera e propria guerra, senza esclusione di colpi, per la supremazia, come suggerisce il titolo, delle parole rispetto alle immagini o viceversa. Teatro del conflitto, è la scuola superiore in cui lavorano l’ex scrittore Jack Marcus (Clive Owen), professore di letteratura strafottente con un debole per l’alchool, e la nuova arrivata Dina Delsanto (Juliette Binoche), algida artista di successo reinventatasi, a causa dell’artrite reumatoide che l’affligge, come insegnante d’arte.

Entrambi i protagonisti hanno un pessimo carattere, frutto di un vissuto ingombrante e tormentato, e un amore viscerale l’uno per il mondo torrenziale, poetico e arzigogolato delle parole; l’altra, per quello passionale, misterioso e imprevedibile delle immagini. Il loro incontro/scontro farà scintille sin dal primo momento, innescando la diatriba tra i due linguaggi, che restituirà loro la grinta e il coraggio per ricominciare a vivere con entusiasmo e fiducia nel futuro. Inoltre, insegnerà agli studenti quante sorprese e soddisfazioni possa riservare l’apprendimento e quanto la comunicazione, verbale e non, possa trasformarsi in una portentosa alleata… Anche nell’era dei social network e degli acronimi!

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La pellicola ha il pregio di sviluppare con coerenza, e attraverso solidi e interessanti argomenti, il dibattito culturale che la sottende. Chi la spunterà, parole o immagini? Dal punto di vista filmico, non ci sono dubbi, Schepisi sceglie la prima fazione. Words and Pictures, infatti, pur concedendo spazio all’attività artistica di Dina Delsanto, che ci mostra in più di un’occasione a lavoro su qualche nuova opera (i dipinti del film sono stati realizzati dalla stessa Binoche per l’occasione), si lascerà ricordare prevalentemente per i dialoghi arguti, pungenti e profondi, che strapperanno più di una risata ma proporranno anche numerosi spunti di riflessione. Sebbene il plot non si riveli, a conti fatti, particolarmente originale, bensì fedele ai dettami del genere, l’intelligenza del film risiede nella sua capacità di raccontare con onestà e verosimiglianza un doppio percorso esistenziale di rinascita.

Jack e Dina si sono distinti, in passato, nei rispettivi campi ma, pur non avendo mai smesso di confidare ciecamente ciascuno nella propria forma d’arte, arrancano tra un intorpidimento emotivo e un’incapacità di fare i conti con i propri fantasmi e limiti. Inutile sottolineare la bravura dei due interpreti, che dominano la scena in maniera impeccabile e regalano duetti gustosi e spumeggianti. Tanto la performance arruffata e sorniona di Clive Owen – che, solo a tratti, ricorda vagamente a quella del compianto Robin Williams in L’attimo fuggente – quanto l’interpretazione nervosa e bisbetica della Binoche, che si lascia anche andare a qualche inaspettato sberleffo, ritraggono egregiamente sullo schermo la solitudine esistenziale dei loro personaggi, che arricchiscono di complesse sfaccettature non senza qualche sobria nota di amarezza.

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L’ambientazione scolastica e la veemente contesa al centro della diegesi offrono l’occasione per snocciolare una serie di curiose citazioni, letterarie o artistiche, e di termini improbabili tutti da scoprire (si veda il giochino dialettico al quale Marcus sfida alacremente i colleghi); questo, sia chiaro, senza l’ombra di saccenza ma solo con elegante curiosità ed evidente amore per la cultura.
Words and Pictures è complessivamente un buon prodotto, lineare e senza sorprese dal punto di vista tecnico e diegetico, appassionante e mai banale da quello dei contenuti. Una buona occasione per ammirare due grandi attori in forma smagliante e apprezzare una commedia romantica che, pur nella sua semplicità, non s’inzucchera mai oltre misura ma conduce il proprio avvincente discorso con chiarezza fino alla fine. Il film è in sala, grazie a Adler Entertainment, dal 13 novembre.

Chiara Carnà

PRO CONTRO
  • Sviluppa un discorso appassionante con coerenza e originalità.
  • I protagonisti sono un’inedita coppia di pezzi da novanta in ottima forma.

 

  • Né la trama né la regia o il reparto tecnico riservano alcuna sorpresa.

 

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Valutazione: +9 (da 9 voti)
Words and Pictures, la recensione, 7.0 out of 10 based on 1 rating

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