A cena con il lupo, la recensione

Il sempre più stretto connubio tra videogame e cinema, che sta portando il primo medium ad assorbire in maniera sempre più mimetica il linguaggio del secondo e il cinema a sfruttare le storie del mondo videoludico per dar vita a film, spesso saghe di successo, si arricchisce insospettabilmente di un ulteriore tassello: A cena con il lupo di Josh Ruben. La comedy-horror diretta dall’autore di Scare Me, disponibile da venerdì 2 luglio a noleggio sulle principali piattaforme di streaming, si ispira infatti al videogioco Werewolves Within, un party game in VR distribuito da Ubisoft nel 2016 per Oculus Rift, PC e Playstation VR.

Il film scritto dall’esordiente Mishna Wolff raccoglie la struttura da whodunit che stava alla base del gioco, ma modifica drasticamente tutto il resto, a cominciare dall’ambientazione che da medievale/fiabesca si trasforma in contemporanea e realistica.

Nella cittadina di Beaverfield arriva il nuovo sceriffo, il bonario Finn, che viene scortato dalla postina Cecily a fare il tour del paese e la conoscenza dei suoi strambi abitanti. Un paese che si è apertamente diviso in due fazioni da quando il ricco magnate petrolifero Sam Parker ha deciso di costruire un oleodotto. Ma con l’avvicinarsi di una tormenta di neve che blocca i passaggi verso la città, Beaverfield viene sconvolta da una serie di cruenti omicidi che sembrano opera di una gigantesca e furiosa belva, finché la dottoressa Ellis avanza un’ipotesi: il killer potrebbe essere un licantropo e celarsi tra di loro!

werewolves within

Se il titolo italiano è chiaramente un richiamo al successo di Rian Johnson Cena con delitto, che in fin dei conti utilizza lo stesso schema giallo a la Cluedo, il film di base è una commedia a tratti molto sciocca che strizza l’occhio all’horrorofilo solo nel finale e in alcuni rari momenti gore. L’espediente del whodunit per imbastire un racconto di lupi mannari, in fin dei conti, non è nuovo, basti pensare al classico anni ’80 Unico indico la luna piena oppure, in maniera ancora palese, il quinto capitolo della saga L’ululato, Howling V – La rinascita (1989) che presenta più di qualche analogia con A cena con il lupo e, in teoria, si lega in modo più fedele al (successivo) videogame.

Quello di Josh Ruben è un tentativo non troppo riuscito di seguire quell’orma di gialli dai toni grotteschi che nascevano dai successi letterari di Agatha Christie, immergendo il tutto in un contesto horror un po’ anni ’80 che è chiaramente mutuato dal recente revival di quel periodo. Il risultato è un film mediocre che non diverte più di tanto riuscendo perfino a risultare noiosetto, non appassiona con la sua struttura da giallo, visto che il colpevole è individuabile molto facilmente, e non spaventa… anche perché non ci prova affatto!

werewolves within

Non è male il cast, che risulta molto ben assortito e affiatato, in cui spiccano senza dubbio il protagonista Sam Richardson, visto nella pluripremiata serie Veep e di recente in Una donna promettente, che veste i panni di un eroe ben lontano da ciò che l’archetipo ci ha raccontato, e Milana Vayntrub (This Is Us) che fa da cicerone al novello sceriffo e con la sua gioia ed energia sembra riuscire a legare i rancorosi e bizzarri abitanti di Beaverfield.

Deludente il lupo mannaro, nel senso che lo vediamo – poco ma bene – ed è così poco minaccioso da ricordare più il Michael J. Fox di Voglia di vincere che i celebri licantropi del cinema horror.

werewolves within

A cena con il lupo rimane lì, in quel limbo dei film dall’identità poco marcata, che vuole essere simpatico ma non lo è mai abbastanza, che vuole appassionare ma non ha ritmo e verve; insomma, il classico prodotto che finirà inevitabilmente e con velocità nel dimenticatoio.

A cena con il lupo è disponibile distribuito da BIM con noleggio premium sulle seguenti piattaforme: SKY Primafila, Amazon Prime Video, Google Play, Apple Tv, Rakuten Tv, Chili, Infinity, Tim Vision.

Roberto Giacomelli

PRO CONTRO
  • Un buon cast e si percepisce l’affiatamento.
  • Non diverte, anzi annoia.
  • La struttura da giallo c’è ma il colpevole si intuisce facilmente.
  • Il lupo mannaro è decisamente modesto.
VN:R_N [1.9.22_1171]
Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
VN:F [1.9.22_1171]
Valutazione: 0 (da 0 voti)
A cena con il lupo, la recensione, 5.0 out of 10 based on 1 rating

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.