Angry Birds – Il Film, la recensione
Dal videogioco per smartphone, passando per una serie televisiva animata, Angry Birds approda anche sul grande schermo dal 15 giugno 2016 grazie ai registi Clay Kaytis e Fergal Reilly e la Rovio Entertainment, già sviluppatrice del famosissimo gioco per cellulari.
Il film ci rivela quello che il videogame non ha mai fatto e che, forse, non ci siamo mai chiesti: perché questi pennuti sono così arrabbiati? E perché il loro bersaglio sono dei maialini verdi? Com’è cominciata questa storia? Ebbene, finalmente i piumati protagonisti del gioco hanno una personalità più costruita e un background di tutto rispetto.
Red, a cui presta la voce un bravissimo e inedito Maccio Capatonda, è un uccello rosso dalle sopracciglione spesse e nere che vive a Bird Island. A causa del suo temperamento aggressivo, Red è messo da parte dalla comunità dell’isola formata da tanti e colorati uccellini spensierati e pieni di voglia di vivere ma incapaci di volare. Dopo il suo ultimo attacco d’ira, Red viene trascinato in tribunale e condannato a seguire un corso per il controllo della rabbia. Qui incontra quelli che saranno i suoi compagni di viaggio: Matilda, l’insegnante del corso doppiata nella versione italiana da Chiara Francini, il simpaticissimo Chuck, un uccello giallo velocissimo e con tendenze omosessuali a cui dà la voce Alessandro Cattelan, Bomb, un pennuto dal nero piumaggio che esplode letteralmente ogni volta che si emoziona, doppiato da Francesco Pannofino, e infine Terence, dai tratti somatici molto simili a quelli di Red ma molto molto più grosso e arrabbiato, capace di esprimersi solo tramite minacciosissimi grugniti.
Ed ecco che sull’isola felice approdano due strani maiali verdi a bordo di una grande nave, Leonard e Ross, che raccontano di essere esploratori provenienti dall’isola dei maiali. Portatori di doni, tra cui un’enorme fionda, allegria e novità, i maiali si fanno subito ben volere dagli abitanti di Bird Island tranne, ovviamente, da Red che subito si insospettisce per il comportamento dei nuovi arrivati e comincia a indagare con l’aiuto dei suoi amici. L’intento dei maiali, infatti, è quello di rapire tutte le uova degli uccelli e mangiarli insieme agli altri suini della comunità, e ci riescono!
A questo punto, il videogioco viene adattato allo schermo, Red e gli altri uccelli, finalmente arrabbiati quanto lui, devono recuperare le uova e per farlo dovranno sconfiggere i maiali attaccando la loro isola e, non sapendo come fare poiché impossibilitati a volare, decidono di lanciarsi con la fionda per radere al suolo l’isola dei cattivissimi maiali.
Chi segue i Simpson non faticherà a riconoscere nella brillante sceneggiatura di Angry Birds la mano di Jon Vitti. Gli spettatori più adulti si divertiranno a riconoscere le numerose citazioni disseminate per l’intera pellicola che spaziano tra Shining, Paura Delirio a Las Vegas e Cinquanta sfumature di grigio (in questo caso, di verde).
Altro punto a favore della versione cinematografica di Angry Birds è senza dubbio la grafica di livello molto alto: il piumaggio degli uccelli è ben realizzato e lo stesso si può dire dei dettagli dell’ambientazione in cui si muovono tutti i personaggi. La vivacità dei colori, infine, rende piacevolissima la visione del film regalando un’atmosfera leggera e allegra.
Angry Birds è decisamente un film per tutti, grandi e piccini, amanti o meno dei film di animazione o del videogame omonimo di cui tutto quello che è rimasto nella versione cinematografica è la voglia di vendetta degli incazzatissimi pennuti.
Divertente dal primo all’ultimo minuto, allegro, colorato e a tratti cattivo. Un film che ha come unica missione l’intrattenimento, senza giri di parole insegnamenti e morale, a parte quella che appartiene alla maggioranza delle pellicole d’animazione, ovvero che bisogna accettare anche le persone che sembrano diverse dalle altre e che bisogna dare a tutti le stesse possibilità per integrarsi nella società.
Rita Guitto
PRO | CONTRO |
|
|
Lascia un commento