Drive My Car e Il gioco del destino e della fantasia: in home video il cinema esistenziale di Hamaguchi Ryusuke

Per tutti gli amanti del cinema orientale, in modo particolare quello riflessivo e dai toni esistenzialisti, quelle trascorse da poco sono state settimane decisamente appetitose per ciò che concerne le uscite home video. Tucker Film – che, come sappiamo, è una realtà specializzata nel cinema dall’estremo oriente – ha unito le proprie forze con quelle di CG Entertainment per portare sul mercato home video due opere dell’apprezzato Hamaguchi Ryusuke, punta di diamante del moderno cinema intellettuale nipponico che si è imposto sulla scena internazionale grazie all’incontenibile successo ricevuto con il suo ultimo Drive My Car. Ancora fresco del Premio Oscar per la migliore opera internazionale, è proprio questo il film il cavallo di battaglia su cui Tucker e CG hanno puntato per le recenti uscite home video. A Drive My Car le due etichette affiancano anche Il gioco del destino e della fantasia, film antologico che Hamaguchi ha realizzato lo stesso anno di Drive My Car e che in Italia è stato presentato lo scorso anno in anteprima sui prestigiosi schermi del Far East Film Festival.

Non è facile parlare di Drive My Car, né tanto meno divertente. E questa è una premessa che può essere estesa a tutto il cinema di Hamaguchi Ryusuke, rinomato autore della contemporanea scena cinematografica giapponese. Il suo è un cinema esistenziale, per certi versi progressista e per altri persino un po’ vetusto. Un cinema d’autore vecchia maniera, un cinema in cui i silenzi, gli sguardi e la staticità delle inquadrature assumono un significato altro con l’obiettivo dichiarato di elevare l’opera allo status di cinema d’essai.

Un cinema non per tutti, dunque. Un cinema verboso e prolisso, un cinema che sembra non aver bisogno di una trama da seguire, un cinema in cui la narrazione viene totalmente scarnificata e annientata in favore di lunghe sequenze in cui non accade palesemente nulla. Un cinema in cui si contempla la vacuità del quotidiano e in cui i personaggi riflettono, in silenzio, sugli errori del proprio passato. Sulle scelte irreversibili delle loro azioni.

Quello di Hamaguchi Ryusuke può essere perciò definito un cinema dell’anima ed è proprio per tutti questi motivi che i suoi film sono stati capaci di destare l’attenzione del pubblico colto, di quegli spettatori che hanno individuato nelle sue opere un cinema intellettuale di cui forse sentivano il bisogno. Un bisogno che nasce in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, in cui il cinema mainstream è ad appannaggio dei cinecomics ed anche il moderno cinema d’autore inizia a guardare con sempre più insistenza verso il cinema di genere.

Ed è per questo motivo che i film di Hamaguchi Ryusuke possono apparire come un cinema d’autore vecchio. Perché Hamaguchi, a torto o a ragione, sembra fregarsene di certe logiche dettate dal mercato e procede dritto per la sua strada, realizza opere che non temono d’apparire prolisse ed estenuanti, anzi, Hamaguchi si bea della sua “autorialità” e non si preoccupa di realizzare film come Happīawā (Happy Hour, 2015) che si contraddistingue per una durata di 317 minuti (ossia più di cinque ore).

Con Drive My Car, opera dalla durata importante (180 minuti precisi) e tratto da un racconto dello stimato Haruki Murakami contenuto nella raccolta Uomini senza donne, Hamaguchi Ryusuke realizza un dramma minimalista che chiede allo spettatore tanta pazienza. Chiede pazienza per restituire, in cambio, un trattato introverso sull’accettazione di sé stessi e sul rimpianto nei confronti di un passato che non c’è più ma che ha lasciato delle cicatrici importanti.

Con un percorso distributivo a dir poco perfetto che è iniziato al 74° Festival di Cannes ed è finito con il ritiro del prestigioso Premio Oscar (nel mezzo ci sono stati i premi per il miglior film internazionale anche ai BAFTA e ai Golden Globe), Drive My Car racconta la storia di Kafuku, un attore e regista teatrale che non riesce ad elaborare il lutto di sua moglie. Un giorno accetta di portare in scena l’opera Zio Vanja per un importante festival teatrale. Qui conosce Misaki, una ragazza silenziosa che ha il compito di guidare la macchina di Kafuku diventando la sua autista personale. Lentamente, tra i due si apre un dialogo che porta entrambi a confessarsi reciprocamente segreti e confidenze.

Drive My Car arriva in home video con Tucker Film e CG Entertainment sia in alta definizione blu-ray disc che su supporto basic DVD. Noi vi parliamo dell’edizione ad alta definizione, assolutamente convincente sotto il profilo tecnico ma un po’ carente sul lato contenutistico. Con i contenuti extra, infatti, si poteva fare decisamente di meglio: considerando l’importanza dell’opera, risulta deludente constatare la sola presenza del trailer. Nulla da rimproverare al supporto per quanto riguarda le sue componenti tecniche. Il quadro video restituisce un’immagine nitidissima, attenta al contrasto così come al dettaglio visivo, mentre il reparto sonoro offre un doppio DTS HD Master Audio 5.1 e Dolby Digital 2.0 sia per la versione originale (giapponese) che per quella doppiata in italiano. In entrambi i casi l’ascolto è avvolgente e convincente.

Alcune tematiche affrontate in Drive My Car tornano con prepotenza anche in Il gioco del destino e della fantasia, un curioso film ad episodi in cui si indaga con estrema maniacalità sull’incapacità dell’essere umano di superare il passato. Il gioco del destino e della fantasia, infatti, vincitore dell’Orso d’Argento al Festival di Berlino 2021, porta in scena tre storie (tre cortometraggi, potremmo considerarli) – tutte declinate al femminile – di riflessione, meditazione ed elaborazione nei confronti di un passato che in qualche modo deve essere espiato.

Nel primo episodio, Magia (o qualcosa di meno rassicurante), viene raccontata la storia di Meiko, una ragazza che scopre per puro caso che la sua migliore amica si sta frequentando con il suo ex ragazzo. Ovviamente l’amica è del tutto ignara della cosa. Ma Meiko, ancora innamorata del suo ex, deve trovare il modo di riuscire ad affrontare la situazione. Il secondo episodio è La porta spalancata e qui ci viene raccontata la storia di un giovane studente che, rancoroso nei confronti di un suo professore che lo ha bocciato e che adesso è diventato uno scrittore affermato, organizza un diabolico piano per farlo licenziare. Ma per portare a compimento il suo piano, il ragazzo dovrà servirsi della sua fidanzata. Il terzo episodio, nonché il più riuscito dei tre, è Ancora una volta e racconta l’intrigante storia di una donna che un giorno, per puro caso e su una scala mobile, incontra una casalinga che riconosce essere una sua vecchia compagna di scuola che non vedeva da tantissimi anni. Le due passeranno insieme un intero pomeriggio dagli esiti decisamente inaspettati.

Servendosi di un linguaggio capace di alternare momenti drammatici ad altri più leggeri, Il gioco del destino e della fantasia è un’opera complessa e abbastanza difficile da seguire, soprattutto a causa di uno stile registico particolarmente statico e verboso. Ad ogni modo, il rigido ritmo viene controbilanciato da una delicatezza dei sentimenti narrati che assolutamente riesce a fare la differenza.

 

Diversamente da Drive My Car, Il gioco del destino e della fantasia viene editato da Tucker e CG solamente in edizione DVD. Un’edizione molto basica, purtroppo, che replica i difetti riscontrati nel caso del supporto precedente. Anche nel caso di Il gioco del destino e della fantasia, infatti, ci troviamo davanti a un’edizione particolarmente povera sul lato contenutistico. Anche in questo caso i contenuti extra si limitano al solo trailer del film. Tecnicamente parlando, il DVD fa quello che può e ci restituisce un’immagine piuttosto limpida e attenta ai contrasti così come alla morbidezza delle immagini. L’audio soddisfa ampiamente grazie ad una doppia traccia Dolby Digital 5.1 e 2.0 sia per la versione originale (giapponese, ancora una volta) che per quella doppiata in italiano.

Giuliano Giacomelli

DRIVE MY CAR di Hamaguchi Ryusuke

Label: CG Entertainment e Tucker Film

Formato: Blu-ray disc (disponibile anche in DVD)

Video: 16/9 – 1,85:1 – HD1080p 24p

Audio: DTS HD Master Audio 5.1 Italiano e Originale; Dolby Digital 2.0 Italiano e Originale

Sottotitoli: Italiano e per non udenti

Extra: Trailer

Puoi acquistare il bluray di Drive My Car cliccando su questo link.

IL GIOCO DEL DESTINO E DELLA FANTASIA di Hamaguchi Ryusuke

Label: CG Entertainment e Tucker Film

Formato: DVD

Video: 16/9 – 1,85:1

Audio: Italiano Dolby Digital 5.1 e 2.0; Originale Dolby Digital 5.1 e 2.0

Sottotitoli: Italiano e per non udenti

Extra: Trailer

Puoi acquistare il DVD di Il gioco del destino e della fantasia cliccando su questo link.

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