Harry Lime (Il terzo uomo)

HARRY LIME

Harry Lime era un amico d’infanzia dello scrittore americano Holly Martins.

Nonostante i due non si vedessero da molto, lo scrittore è giunto a Vienna per partecipare ai funerali dell’amico scomparso.

Giunto nella capitale austriaca trova ad attenderlo un’atmosfera decadente: la guerra è conclusa da pochi mesi, gran parte delle strade e delle piazze sono ancora distrutte dai bombardamenti e ben quattro eserciti (quello statunitense, quello francese, quello britannico e quello sovietico) occupano la città in differenti zone di competenza.

Nonostante assista al funerale del vecchio amico e nonostante conosca addirittura la sua misteriosa fidanzata in lutto (che sembra provenire dell’est Europa), Martins incomincia a sospettare qualcosa. Infatti nessuno riesce a spiegargli la dinamica dell’incidente che ha portato alla morte dell’amico.

Tra un giro a Vienna ed una strampalata conferenza presso un circolo letterario viennese (in cui si conosce molto bene la bibliografia di Thomas Gray), Martins scopre finalmente che in realtà Harry Lime è ancora vivo e che ha simulato la sua morte per sviare la polizia dai suoi traffici criminali.

Lime infatti è addirittura accusato di essere un contrabbandiere di penicillina adulterata, che avrebbe causato la morte di numerosi bambini.

Martins non sa come comportarsi: il suo ex amico ha commesso dei crimini orribili che andrebbero denunciati alla polizia. Ma come preservare questo legame tra i due?

A niente serviranno le teorie ultra-realiste di Harry Lime, che non esita a giustificare all’amico la sua condotta criminale in un celebre giro sulla ruota panoramica del Prater: Martins denuncerà Lime alla polizia.

In un intreccio di inseguimenti sottoterra e nei meandri del sottosuolo viennese (non meno cupo delle rovine a cielo aperto) Harry Lime cerca di scappare alla polizia. Ma invano. Viene colpito e muore. Questa volta veramente.

Per Martins alla fine è meglio così: aveva visto coi suoi occhi i danni delle azioni criminali di Lime, attraverso un giro in un ospedale per bambini malati a causa della contraffatta penicillina.

La coscienza è a posto.

Peccato che la misteriosa fiamma di Lime, al quell’idea ci creda ancora. E peccato che, in occasione del vero funerale del fuorilegge, non degni nemmeno di uno sguardo lo scrittore Martins. Lasciando solo, in una Vienna ancora incerta sul suo destino e su quello dell’Europa.

Film: Il Terzo Uomo (O. Welles) 1949

Nome completo: Harry Lime

Alias: Il Terzo Uomo

Età: verosimilmente sui 34 anni

Nazionalità: statunitense

Occupazione: trafficante

Armi: nessuna in particolare

Poteri: nessuno

Obiettivi: contraffare la penicillina

Nemesi: nessuna in particolare

Multimedia: il mondo letterario di Graham Greene

Prima comparsa sullo schermo: 1949

Attore che lo interpreta: Orson Welles

Frase: “In Italia, sotto i Borgia, per trent’anni hanno avuto guerra, terrore, omicidio, strage ma hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera, con cinquecento anni di amore fraterno, democrazia e pace cos’hanno prodotto? L’orologio a cucù!”.

Scheda a cura di Livio Ricciardelli

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