Tra le recenti uscite home video targate CG Entertainment e Mustang Entertainment possiamo trovare due interessanti sguardi d’autore sul cinema di genere che hanno riscosso un buon successo in vari festival internazionali, parliamo del colombiano Monos – Un gioco da ragazzi (2019) e il rumeno La Gomera – L’isola dei fischi (2019).

In lingua spagnola monos significa scimmie ed è il “nome in codice” con cui viene identificato il plotone di reclute alle prese con un duro addestramento militare che li porterà ad essere delle perfette macchine da guerra da impiegare nell’esercito del popolo della Colombia. Questo è il contesto in cui si inserisce l’opera seconda del brasiliano Alejandro Landes, un crudo racconto di formazione che annulla ogni indicazione spazio-temporale per scaraventare lo spettatore in un campo di addestramento militare decisamente anomalo.

Immerso nel verde delle campagne colombiane, tra le radure umide avvolte dalla nebbia e la giungla inospitale, Monos – Un gioco da ragazzi si pone come un violento coming of age che ci racconta con un approccio piuttosto ostico, la dura lotta armata condotta da una parte del popolo colombiano contro le forze paramilitari di destra. È un contesto che rimane costantemente sottotraccia, sacrificato al sentimento che anima lo sparuto gruppo di giovani protagonisti nel gestire la propria ideologia con l’indole di adolescenti qualsiasi. Troviamo, dunque, un gruppetto di minorenni lasciati a convivere nella natura, sottoposti a un addestramento che si traduce spesso in autogestione regolata dalla periodica visita di un tutor. I ragazzi hanno tutti nomi fittizi e, oltre a obbedire agli ordini, dimostrano di saper vivere la propria giovinezza tra amori, divertimenti e litigi. La loro missione primaria è proteggere una prigioniera inglese, chiamata semplicemente Dottoressa, che troverà più di un’occasione per tentare la fuga.

Monos – Un gioco da ragazzi, presentato nel 2019 al Festival di Berlino e al Sundance, dove ha vinto il premio della giuria, non è un film affatto facile e dietro un’impostazione di genere – è un teen movie con le dinamiche di un survival – si nasconde una feroce critica all’ideologia militare a alla catastrofica gestione politica della Repubblica di Colombia, continuamente devastata da guerre civili e riflesso della nomea di Stato più violento al mondo. Perfino l’infanzia e l’adolescenza vengono sacrificate a un’ideologia che di fatto assorbe la personalità degli individui, li svuota e li porta, irrimediabilmente, alla rovina. In una situazione di tale degrado culturale e sociale, la vita cerca di prendere il sopravvento e così sbocciano gli amori, i sorrisi sui volti di questi giovani soldati allietano le loro dure giornate di training che si trasformano volentieri in occasione di gioco. Eppure un’aurea funerea aleggia su tutta la loro esistenza e quando la “missione” chiama, loro devo essere pronti a rispondere, spesso col sangue.

Con evidentissimi richiami a Il signore delle mosche di Golding e Cuore di tenebra di Conrand, Monos – Un gioco da ragazzi colpisce nel segno, riesce a disturbare, fa riflettere e seppure sia chiaramente un film repulsivo e non adatto a tutti i palati, non lascia indifferenti.

In Italia il film di Alejandro Landes è stato tra le “vittime” del covid perché previsto per un’uscita in sala nella primavera 2020 si è visto costretto a un posticipo in agosto in una manciata di sale distribuito da I Wonder Pictures prima della destinazione alle piattaforme TVOD. Ora Monos – Un gioco da ragazzi è disponibile in home video distribuito da Mustang Entertainment in solo formato DVD. Purtroppo, considerando gli scenari stupendi che il film mostra, valorizzati dalla valida fotografia di Jasper Wolf, la sola distribuzione in formato DVD ci sembra che sacrifichi un po’ il valore del film, anche se c’è da mettere in chiaro che – come spesso accade con i prodotti CG Entertainment e Mustang – la cura del supporto è notevole, con un’immagine limpida e contrastata che riesce a carpire il meglio da questo formato digitale. Anche l’audio fa ottimamente il suo lavoro con una codifica in Dolby Digital 5.1 ben focalizzata sugli effetti sonori. Zero extra, ahinoi.

Arriva invece dalla Romania La Gomera – L’isola dei fischi, opera numero sette del regista e sceneggiatore Corneliu Porumboiu che ha rappresentato il suo Paese agli Oscar 2020 dopo essere stato in competizione a Cannes 2019 e al Torino Film Festival. Siamo dalle parti del crime d’autore ma molto lontano da quello che comunemente si può intendere come crime d’autore! Porumboiu riesce a creare uno stile e un linguaggio tutto suo attingendo (se vogliamo, rubando) da chiunque si sia cimentato – lasciando il segno – con questo genere, da Hitchcock a Tarantino. Ma il risultato è un film sui generis che, a conti fatti, non somiglia a nulla di quanto si sia già visto. Da una parte questo è un grande merito, dall’altro è anche il limite de La Gomera.

Cristi è un ispettore di polizia di Bucarest, amante delle belle donne e particolarmente incline a infrangere la legge che dovrebbe rappresentare. Consapevole di essere spiato dai colleghi, corrotti come lui, Cristi si lascia comunque coinvolgere da Gilda, una stupenda femme fatale, in un affare illecito: dovrà aiutare un boss della malavita a far evadere dal carcere un membro della sua organizzazione che l’ha tradito e farsi rivelare il luogo dove ha nascosto il bottino di un colpo milionario. Ma prima di agire, sarà portato a La Gomera, un’isola delle Canarie dove viene utilizzato un antico linguaggio fatto di fischi, imparare questa lingua e utilizzarla per comunicare durante il colpo così da non attirare le forze dell’ordine.

Una storia crime di base molto semplice e lineare viene complicata all’esasperazione da Porumboiu con un montaggio non lineare, scandito da diversi capitoli che hanno ognuno il nome di un personaggio della storia. Un’espediente abbastanza furbo che strizza l’occhio al Tarantino delle origini ma rischia anche di ingarbugliare inutilmente un plot che avrebbe tranquillamente funzionato anche con un montaggio cronologico.

Si apprezza il miscuglio di toni narrativi che vanno dal poliziesco classico al pulp passando per l’ironia (la scena del regista è da applausi), così come l’idea del linguaggio fatto di fischi dà quel tocco di bizzarria e originalità a tutta la storia. Cast molto in parte, anche se lo spettatore rimarrà inevitabilmente ammaliato da Catrinel Marlon, che interpreta Gilda, che avevamo già visto in Il racconto dei racconti di Garrone e Loro chi? al fianco di Edoardo Leo.

Uscito nelle sale italiane distribuito da Valmyn a fine febbraio 2020, quindi quasi totalmente compromesso dall’imminente chiusura delle sale a causa della pandemia, La Gomera è stato distribuito in home video da CG Entertainment solo su formato DVD. Potremmo spingerci sulla stessa considerazione fatta per Monos perché anche La Gomera, anche se visivamente “meno spettacolare”, ha comunque un uso importante dei paesaggi che l’alta definizione sicuramente saprebbe valorizzare. Il prodotto è comunque più che buono, curato sotto il punto di vista video, con un trattamento rispettoso dell’opera, doppia traccia audio (italiano e inglese) entrambe in Dolby Digital 5.1 che pongono la giusta enfasi sul sonoro senza tralasciare il giusto mixaggio con i dialoghi doppiati. Extra ultra-minimal con il solo trailer.

Se volete sapere di più de La Gomera – L’isola dei fischi, vi rimandiamo alla nostra recensione del film realizzata in occasione del Torino Film Festival 2019.

Roberto Giacomelli

MONOS – UN GIOCO DA RAGAZZI di Alejandro Landes

Formato: DVD

Label: Mustang Entertainment

Video: 2.35:1 anamorfico

Audio: Dolby Digital 5.1 Italiano, originale con sottotitoli in italiano

Sottotitoli: italiano per non udenti

Extra: assenti

Potete acquistare il DVD di Monos – Un gioco da ragazzi o noleggiarlo on line direttamente cliccando qui.

LA GOMERA – L’ISOLA DEI FISCHI di Corneliu Porumboiu

Formato: DVD

Label: CG Entertainment

Video: 2.35:1 – 16/9

Audio: Dolby Digital 5.1 Italiano, inglese

Sottotitoli: italiano

Extra: Trailer

Potete acquistare il DVD di La Gomera – L’isola dei fischi o acquistare/noleggiare il film on line direttamente cliccando qui.