Rio 2 – Missione Amazzonia, la recensione

Gli innamoratissimi Blu (Fabio de Luigi) e Gioiel, tre anni dopo la loro prima e spericolata avventura, tornano sui nostri schermi per un entusiasmante e coloratissimo viaggio, rigorosamente in 3D, alla scoperta della misteriosa e selvaggia Amazzonia. Accanto a loro, ritroveremo gli amici – e nemici – di sempre, ma anche qualche volto nuovo… a cominciare dai vivacissimi e pestiferi figlioletti: l’intellettuale Bia, il chiassoso Tiago e Carla, la maggiore dei tre, inseparabile dal proprio ipod.
La famigliola conduce, nella festosa Rio, una vita tranquilla e dotata di ogni confort, ma Gioiel è sempre più in pensiero per i propri figli perché teme che, di questo passo, non impareranno mai a comportarsi come veri uccelli ma, al contrario, diventeranno tali e quali agli umani. A movimentare la situazione, è la notizia che Linda, padrona e migliore amica di Blu, e il suo neosposo Tullio avrebbero scoperto, in Amazzonia, la prova dell’esistenza di altri macao blu! La possibilità che lei e Blu potrebbero non essere gli ultimi sella propria specie, fa nascere in Gioiel il desiderio incontenibile di volare in quella foresta incontaminata per ricongiungersi con le proprie radici. Vinte le reticenze dell’apprensivo e sedentario Blu, il nucleo familiare è pronto alla partenza, alla quale si uniscono di buon grado Rafael, Nico e Pedro, speranzosi di incontrare finalmente il nuovo, eccezionale artista che cercano disperatamente per metter su il loro show di Carnevale. La scanzonata combriccola non ha però fatto i conti con la sete di vendetta dell’acciaccato cacatua Miguel che, spalleggiato dal formichiere Charlie e dalla rana velenosa Gabi, è ansioso di regolare i conti con Blu e trama nell’ombra contro di lui.

Carla, Bia e Tiago sono gli esuberanti figli di Blu e Gioiel.

Carla, Bia e Tiago sono gli esuberanti figli di Blu e Gioiel.

Il regista Carlos Saldanha, già al timone del primo capitolo e della saga de L’Era Glaciale, con Rio 2 – Missione Amazzonia, dà vita a un prodotto spumeggiante e incantevole, che entusiasmerà grandi e piccini in virtù di una colonna sonora travolgente, degli scorci mozzafiato in cui sono ambientate le peripezie dei protagonisti e di una vicenda per lo più coinvolgente e ben orchestrata, condita da momenti di gustosa comicità. Una sequenza su tutte, quella dei provini condotti, nelle profondità foresta, da Nico, Pedro e Luiz: una miscela esilarante di trovate geniali, creature di ogni tipo e humour tendenzialmente nero.
D’altra parte, il conflitto interiore vissuto da Blu, desideroso di fare ciò che è meglio per la sua famiglia ma, al tempo stesso, assolutamente a disagio con l’ambiente amazzonico e, ancor più, con la ritrovata famiglia di Gioiel, è il punto di partenza per una riflessione, proposta con spigliata leggerezza, sull’importanza di conoscere le proprie origini e sui compromessi cui si è disposti a scendere per amore, ma anche su come sia sbagliato tentare di reprimere se stessi e rassegnarsi a cambiare per compiacere le aspettative altrui. Blu si troverà a fare i conti con la diffidenza del suocero Eduardo, capo dello stormo di macao blu nascosti nella foresta, e con il fascinoso e sbruffone Roberto (doppiato da Mario Biondi), temerario macao dalla voce d’usignolo da sempre innamorato di Gioiel. Tuttavia, questi difficili rapporti, se dapprima alimenteranno la sua insicurezza, facendolo sentire un emarginato, col tempo gli forniranno la determinazione necessaria per dimostrare alla sua amata e a se stesso di saper a sua volta aguzzare l’ingegno e tirar fuori la grinta necessaria a farsi valere.

Come si accennava poco sopra, a rendere il tutto costantemente effervescente sono le musiche, composte, come per Rio, da John Powell, in collaborazione con le leggende della musica brasiliana Sergio Mendes e Carlinhos Brown (candidati all’Oscar, insieme a Siedah Garret, per la canzone Real in Rio del primo film). I ritmi e le sonorità esplorati in questo secondo capitolo sono eterogenei e trascinanti, proprio come il variegato mondo musicale del Brasile, e ben si sposano con l’impianto visivo lussureggiante e suggestivo, che lo sfruttamento della terza dimensione rende ancor più accattivante e avvolgente. Questo connubio vincente è palpabile sin dalla spettacolare sequenza d’apertura, durante la festa di Capodanno, che si svolge sui ritmi morbidi e intriganti di pop e R&B. Menzione speciale anche per un altro momento musicale, spiazzante ma godibile: la rivisitazione-parodia, da parte di Miguel, animato da vigorose velleità artistiche, del celeberrimo brano I Will Survive di Gloria Gaynor, arricchito da qualche rima rap. È un peccato che, nella versione italiana, a causa del doppiaggio, si vadano necessariamente a perdere le esecuzioni originali dei brani, che vantano interpreti del calibro di will.i.am, Bruno Mars, Andy Garcia, i premi Oscar Anne Hathaway e Jamie Foxx, Jesse Eisenberg e i gruppi brasiliani Barbatuques e UAKTI.

Blu è geloso del rapporto che lega la sua amata Gioiel al carismatico Roberto.

Blu è geloso del rapporto che lega la sua amata Gioiel al carismatico Roberto.

Nonostante l’impianto narrativo e le gag non spicchino, in generale, per originalità, è innegabile che il regista sia riuscito con successo a conferire al film d’animazione un deciso mordente e una spigliata personalità. La storyline principale di Blu e della sua famiglia si arricchisce, mano a mano, di numerose linee narrative secondarie che, sebbene talvolta superflue (si veda il conflitto tra i macao e la tribù di uccelli rossi), trovano tutte una propria ragion d’essere e un proprio sviluppo coerente nell’economia del racconto, senza sbavature né sovraccarichi. A onor del vero, però, alleggerire il prodotto di una decina di minuti, avrebbe decisamente giovato tanto al coinvolgimento dello spettatore che alla ricezione complessiva del film. Il vero punto debole della pellicola, comunque, sono i villains, decisamente dimenticabili e affatto carismatici; fa eccezione soltanto la sfiziosa ranocchietta rosa shocking, deliziosa ma letale, e perdutamente innamorata di Miguel.

Rio 2 – Missione Amazzonia, promosso a pieni voti, si dimostra assolutamente all’altezza del primo capitolo, se non superiore a quest’ultimo, e regalerà senz’altro a grandi e piccini la propria carica di energia contagiosa, ritmi irresistibili e piacevolezza visiva. Il film, distribuito dalla 20th Century Fox, è nei nostri cinema dal 17 aprile.

Chiara Carnà

PRO CONTRO
  • Lo scoppiettante connubio di spettacolarità visiva e colonna sonora travolgente.
  • La vicenda godibile da grandi e piccini.
  • Sfruttamento della terza dimensione spassoso e funzionale.
  • Decisamente all’altezza, se non superiore, al primo capitolo.

 

  • Villains dimenticabili e privi di carisma.
  • La durata, un po’ eccessiva per un film d’animazione, rischia di appesantire la ricezione complessiva.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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