Ritratto di una Roma alternativa. Arriva in DVD Il più grande sogno
Roma, la Città Eterna. E poi ci sono loro: pittori, poeti, scrittori, cantautori e registi. Sin da sempre, questa città, è stata musa ispiratrice capace di muovere la creazione artistica di moltissimi artisti. Tante cose belle sono nate da Essa, così come tante cose brutte. Negli ultimissimi anni stiamo assistendo ad un aumento esponenziale delle produzioni cinematografiche che eleggono la capitale ad uno status che va ben oltre il “semplice” teatro che ospita la vicenda. La cosa interessante, però, è che non parliamo di grandi produzioni interessante a raccontare la Roma “bella” (qualcuno ha detto La grande bellezza?) ma stiamo parlando di tutte quelle piccolissime produzioni, alcune semi-indipendenti, accomunate dal desiderio di raccontare la Roma “altra”. Quella Roma scomoda, sconosciuta alle masse, quella Roma che non si trova sulle cartoline. Dopo aver suscitato un discreto interesse alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venenzia 2016, nella sezione Orizzonti, arriva in home video con CG Entertainement l’ultimo film che ci racconta la Città Eterna da un punto di vista inedito. Il più grande sogno è ora disponibile in DVD.
Prendiamo La grande bellezza di Sorrentino e mettiamolo da parte. Lui non centra. È stato un film Premio Oscar innocuo, utile a ricordare al mondo che anche in Italia si sanno fare i film, ma è finito lì e non ha generato nulla. Andiamo oltre e passiamo ad un altro film, più piccino, arriviamo al tanto chiacchierato Non essere cattivo del compianto Claudio Caligari. Ecco, con il senno di poi viene difficile capire se un film come quello ha fatto più bene che male al nostro cinema italiano. Già, perché all’indomani del successo (più di critica che commerciale) del film di Caligari si è svegliata un’intera massa di cineasti con poco e nulla da dire che, ispirata proprio da quel piccolo film, ha ben pensato di raccontare/documentare quanto avviene nelle periferie di Roma. Il risultato è che sta nascendo un secondo “neo-realismo” le cui storie sono i trascorsi di vita di un manipolo di individui brutti, sporchi e cattivi posti ai margini della società.
Con Il più grande sogno il regista, un esordiente Michele Vannucci con ancora in testa le lezione apprese al Centro Sperimentale di Cinematografia, realizza un’opera capace di collocarsi a metà strada tra il racconto di fiction e il documentario nudo e crudo. Ci troviamo a est della capitale, in quella zona a ridosso del Grande Raccordo Anulare, la Rustica, qui vive Mirko Frezza (che interpreta se stesso), un trentanovenne appena uscito dal carcere dopo aver trascorso dentro sette interminabili anni. Tornato a casa, Mirko deve recuperare il rapporto con la compagna Vittoria, con le due figlie e con un padre che non ha mai dato il buon esempio. Mirko vuole ricominciare, facendo del bene questa volta. A sé, alla sua famiglia e a tutto il suo quartiere. Sfruttando la piccola popolarità che ha nella borgata degradata in cui vive, Mirko si candida come presidente del comitato di quartiere e questa è per lui l’occasione giusta per inventare da zero la realtà che lo circonda. In questo difficile compito sarà affiancato dall’inseparabile amico Boccione (Alessandro Borghi, ormai imprigionato in ruoli sempre uguali) e dall’intraprendente Paola (Ivana Lotto).
Il problema più grande posto alla base dell’opera di Vannucci è che i quasi 100 minuti di durata sono esageratamente troppi per narrare una storia troppo esile persino per un cortometraggio. Vai dunque di lungaggini, con intere sequenze intente a documentare le quotidianità di Mirko messe in piedi solo per fare minutaggio. Ci si annoia, dunque, e non aiuta lo stile registico iper-ossessivo di Vannucci, inutilmente concitato (macchina a mano) e così pieno di primi e primissimi piani da creare nello spettatore un senso di confusione e smarrimento verso ciò che guarda. A fine visione resta solamente la bravura di Mirko Frezza e la sua faccia spaventosamente cinegetica.
Il più grande sogno arriva sul mercato home video solamente in edizione DVD. Con un quadro video complessivamente molto buono e una traccia audio squillante in Dolby Digital 5.1, che solo in alcuni casi si fa un po’ difficile a causa della presa diretta, possiamo riconoscere meriti a CG Entertainment che edita un DVD piuttosto curato sotto tutti i punti di vista. Tra i contenuti extra troviamo la featurette di 4’ Anatomia di una scena, in cui il regista racconta come è stata realizzata la lunga sequenza della festa del quartiere, due scene tagliate dal cut definitivo e il trailer del film.
Giuliano Giacomelli
IL PIU’ GRANDE SOGNI di Michele Vannucci
Label: CG Entertainment
Formato: DVD
Video: 16/9 2.35:1
Audio: Italiano Dolby Digital 5.1
Sottotitoli: Italiano per non udenti
Extra: Anatomia di una scena, Scene tagliate, Trailer
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