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Babylon, la recensione del film di Damien Chazelle

L’ultimo lavoro di Damien Chazelle sta dividendo l’opinione pubblica. In fin dei conti l’autore di La La Land lo sapeva che Babylon non avrebbe avuto vita facile, che si prestava ad essere divisivo, lo sapeva fin da quando quindici anni fa ha scritto la prima stesura della sceneggiatura. Con un’evidente ambizione e un fare provocatorio, Chazelle racconta un momento topico nella storia del Cinema e di Hollywood, il passaggio dal muto al sonoro, e tutta la deflagrazione che si è trainata dietro, tanto culturale quanto lavorativa e ideologica, che ha portato la “Fabbrica dei Sogni” a rivedere completamente l’impianto produttivo e le logiche del divismo.

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Valutazione: 9.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Babylon: la Hollywood ripugnante. Incontro con il regista Damien Chazelle

Babylon è il mastodontico e bellissimo film di Damien Chazelle che racconta un delicato momento nella storia di Hollywood, il passaggio dal muto al sonoro, inquadrando in tutto il suo spudorato (iper)realismo lo star system dell’epoca. Dopo aver vinto il Golden Globe per la colonna sonora e il premio per la scenografia agli ultimi Critic’s Choice Awards, Babylon arriverà nei cinema italiani il 19 gennaio distribuito da Paramount Pictures. Per l’occasione abbiamo avuto modo di incontrare il regista Damien Chazelle a Roma.  

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Babylon, il primo trailer italiano del nuovo film di Damien Chazelle con Brad Pitt e Margot Robbie

È in arrivo Babylon, il nuovo atteso film del Premio Oscar Damien Chazelle, regista di La La Land e Whiplash, un racconto ambientato nella Los Angeles degli anni ’20 che si mostra con un primissimo trailer e i character poster.

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The Eddy: la musica protagonista

L’8 maggio è uscita su Netflix la nuova serie prodotta e diretta (le prime due puntate) da Damien Chazelle (Whiplash, La La Land), The Eddy. Per la sceneggiatura, Chazelle si è affidato alle capaci mani di Jack Thorne, affermato scrittore noto soprattutto per Skins, Shameless, This is England (la serie).

Come c’era da aspettarsi, visto che prima di tutto è un prodotto di Chazelle, The Eddy è una serie immersa dall’inizio alla fine nel suo grande amore per il jazz. Il protagonista è Elliot Udo (interpretato da Andrè Holland, già visto in Castle Rock, Selma e Moonlight) un ex pianista americano che, dopo la morte di un figlio e la separazione dalla moglie, decide di trasferirsi a Parigi e aprire un jazz club insieme al suo migliore amico. Le cose cambieranno radicalmente quando la figlia ribelle di Elliot (Amandla Stenberg) si trasferirà dal padre e il socio d’affari e amico verrà trovato morto.

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La La Land, la recensione

Essere un film d’apertura non è un compito affatto facile. È necessario riprodurre l’anima di un festival e portare l’attenzione del pubblico verso qualcosa di completamente innovativo; bisogna costruire un ponte cinematografico fra vecchio e nuovo.

Tra cinefilia e intrattenimento, musiche che hanno già un posto libero nell’Ipod e regia magistrale, Damian Chazelle dirige una vera e propria lezione di cinema con il suo La La Land, film d’apertura della 73esima Mostra del Cinema di Venezia.

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Whiplash, la recensione

Accolto da uno scroscio di applausi all’ultimo Torino Film Festival, dove è stato presentato fuori concorso, dopo essere stato pure al Sundance Film Festival, Whiplash è ufficialmente il film-rivelazione dell’anno e persino l’Academy si è accorta di questo piccolo grande film.

Andrew Neyman, studente al primo anno di college, ha un sogno: suonare la batteria nella prestigiosa orchestra del conservatorio di Manhattan. È un ragazzo-prodigo, ambizioso e con una gran voglia di imparare. Quando Fletcher, il severissimo docente di musica, sembra essersi accorto di lui, la gioia di Andrew è pari alla delusione dovuta alla freddezza con cui i familiari accolgono la notizia. Ma sarà proprio Andrew a deludere Fletcher, che si rivelerà un nemico indomabile.

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Whiplash: trailer e poster del film candidato all’Oscar

Nella rosa di pellicole nominate per il Miglior Film agli Oscar 2015, compare anche Whiplash, diretto da Damien Chazelle, che si è aggiudicato in tutto cinque candidature (Miglior Film, Miglior Sceneggiatura Non Originale, Miglior Attore Non Protagonista, Miglior Montaggio, Miglior Sonoro).

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Il Ricatto, la recensione

Tra chi pensa sia un pessimo film e tra chi, invece, lo esalta bollandolo come una pellicola hitchockiana, chi scrive pensa che la verità sia nel mezzo. Grand Piano, o come è stato intitolato nel nostro Paese Il Ricatto, è un film assolutamente godibile con pregi e difetti che si bilanciano perfettamente.

La convenzionalità di cui l’accusano in molti, potrebbe, invece, essere il punto di forza della messa in scena della pellicola poiché ogni aspetto di quest’ultima possiede tutte le caratteristiche di quello che è un thriller vero e proprio. Al riguardo, quindi, non c’è nulla che si possa rimproverare al regista Eugenio Mira, che ha tentato di abbracciare, riuscendoci pienamente, tutte le particolarità del genere in cui rientra il film, che ha come ulteriore difficoltà tecnica, quella di essere ambientato quasi interamente su un palcoscenico di un teatro.

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