Archivio tag: Dan Stevens

Abigail, la recensione

In una quindicina di anni, parte dei quali passati a fare la gavetta con cortometraggi, Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, conosciuti anche con il nome del collettivo Radio Silence, si sono imposti all’attenzione dei fan del cinema horror come tra i più originali e talentuosi della loro generazione. Chiaramente cresciuti a pane e horror, il duo ha realizzato nell’arco di tre anni tre titoli underground molto apprezzati come gli antologici Southbound – Autostrada per l’inferno e V/H/S (dei quali hanno curato rispettivamente due e un segmento) e il mockumentary La stirpe del male, prima di passare a un progetto più mainstream come Ready or Not – Finché morte non ci separi nel 2019 che ha aperto loro le porte di Hollywood. Dopo il grande successo del delizioso survival-movie con Samara Weaving, infatti, i due hanno resuscitato il franchise di Scream con gli ottimi capitoli 5 e 6 e ora hanno nuovamente dato prova del loro talento con un altro film horror pienamente riuscito, Abigail.

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Valutazione: 7.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Abigail, dal 16 maggio al cinema il vampire-movie degli autori di Scream e Finché morte non ci separi

Arriverà nelle sale italiane dal 16 maggio, distribuito da Universal Pictures International Italy, Abigail, il nuovo horror firmato Radio Silence, il team di registi formato da Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett che ha realizzato alcuni dei maggiori successi dell’horror moderno, tra cui Ready or Not – Finché morte non ci separi, Scream V Scream VI. 

Protagonista è la giovanissima attrice e cantante irlandese Alisha Weir, nota soprattutto per Matilda The Musical, qui nei panni di Abigail, una ragazzina dodicenne con la passione della danza e figlia di un misterioso e pericoloso personaggio della malavita, che verrà rapita da un gruppo di criminali per ottenere un ingente riscatto e rinchiusa in una villa isolata: ma il gruppo si renderà presto conto con crescente orrore che la ragazza è un terrificante vampiro.

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Godzilla e Kong – Il nuovo impero, la recensione

Nell’anno in cui Godzilla vince un Oscar grazie al magnifico lavoro svolto dal team del nipponico Godzilla Minus One, il lucertolone nato nel 1954 nel capolavoro di Ishirō Honda per esorcizzare la minaccia nucleare torna sul grande schermo per il nuovo capitolo del MonsterVerse, per la precisione il quinto, Godzilla e Kong – Il nuovo impero. In cabina di regia c’è, per la seconda volta di seguito, il simpatico Adam Wingard che dopo Godzilla vs Kong ci ha preso gusto a far incontrare e scontrare i due titani in gargantueschi cross-over.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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I’m Your Man: arriva in blu-ray la commedia romantica dai toni fantascientifici

Una delle sorprese più inaspettate della scorsa annata cinematografica (comunque decisamente magra) è stata sicuramente I’m Your Man, commedia romantica dai toni fantascientifici che ci è giunta direttamente dalla Germania. Presentato in anteprima al 71° Festival Internazionale del Cinema di Berlino, dove l’attrice Maren Eggert si è aggiudicata l’Orso d’Argento per la migliore interpretazione, I’m Your Man ha fatto parlare di sé anche per esser stato il film designato dalla Germania per rappresentare la nazione agli Oscar 2022. Purtroppo il film diretto da Maria Schrader non ce l’ha fatta ad entrare nella cinquina finale selezionata dagli Academy ma, ad ogni modo, è riuscito a farsi testimone di quanto sta accadendo negli ultimissimi anni: ossia che il cinema di maggior interesse ormai ci giunge proprio dall’Europa. Se lo avete perso in sala – il film è stato rilasciato lo scorso ottobre – adesso potete recuperare I’m Your Man direttamente a casa vostra dal momento che il film è disponibile su supporto fisico blu-ray (ma anche in edizione DVD) grazie ai canali distributivi di Koch Media.

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I’m Your Man, la recensione

I’m Your Man di Maria Schrader, già regista della miniserie Unorthodox (che trovate su Netflix), è una commedia tedesca ispirata all’omonimo racconto breve di Emma Braslavsky.

Alma (Maren Eggert) è una scienziata che lavora al Museo di Pergamo di Berlino e si trova a dover convivere per tre settimane con Tom (Dan Stevens), un robot umanoide. Tom è il prodotto di punta della società Terracea, che si occupa di creare androidi per persone single in cerca di un compagno di vita. Gli automi sono creati seguendo le inclinazioni e le preferenze del cliente, in modo da adattarsi perfettamente alle loro esigenze, umane e romantiche.

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Valutazione: 7.5/10 (su un totale di 2 voti)
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The Rental, la recensione

Due coppie in cerca di riposo e svago dalla vita quotidiana, una villetta sperduta e isolata dal mondo, il fitto e oscuro bosco circostante, il mare e la quiete che sfocia in un silenzio quasi assordante e foriero di eventi negativi. Quante volte abbiamo già visto un canovaccio simile? Tante, forse in alcuni casi anche troppe. Una formula vincente dalla quale sono scaturite infinite e prolifiche saghe cinematografiche che hanno influenzato, per estetica dei killer e coreografie degli omicidi, intere generazioni di cinefili e futuri registi.

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Valutazione: 5.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Il richiamo della foresta, la recensione

La memoria è stata ingiusta con Jack London, perché tra i grandi scrittori statunitensi che hanno vissuto a cavallo del IXX e il XX secolo è oggi tra i meno celebrati, eppure Zanna Bianca e Il richiamo della foresta sono tra i più grandi capolavori della letteratura avventurosa. Però, curiosamente a distanza di pochi mesi e senza l’ausilio di alcuna ricorrenza, le più celebri opere di London sono tornate alla ribalta grazie al medium cinema con Zanna Bianca di Alexandre Espigares, Martin Eden di Pietro Marcello e Il richiamo della foresta di Chris Sanders.

A sorpresa, è proprio il film di Chris Sanders, tra i primi a marchio 20th Century Studios, a colpire per la riuscita generale e la fedeltà allo spirito originario dell’opera. Noto per il suo contributo al cinema d’animazione con Lilo & Stitch (2002), Dragon Trainer (2010) e I Croods (2013), Sanders rimane nei territori del cinema per famiglie con l’utilizzo della tecnica mista che unisce il live-action con l’animazione in CGI per la realizzazione di tutti gli animai del film, a cominciare da Buck il cane protagonista de Il richiamo della foresta.

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Legion, terza stagione: un loop narrativo

Nel mese di agosto si è conclusa con la terza stagione Legion, la serie creata dalla mente di Noah Hawley (Fargo) e ispirata all’omonimo personaggio Marvel Comics.

Legion è diventata famosa per il grande apprezzamento della critica e per dei tratti estetici particolarmente curati: dalla fotografia alla scelta dei colori, dalla colonna sonora al montaggio fino ad arrivare alla regia. Insomma, Legion spicca come un prodotto di grande qualità e sicuramente non è la classica serie sui supereroi Marvel a cui siamo stati abituati da Netflix o ABC Studios.

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Apostolo, la recensione

Ottobre è un mese caldo per Netflix: la bella stagione è ormai alle spalle e gli spettatori ricominciano a chiudersi in casa. Bisogna prepararsi a cibarli con prodotti freschi. Fra i più attesi è uscito il 12, Apostolo, di Gareth Evans. I più appassionati di film d’azione avranno riconosciuto lo straordinario regista che si è affermato con i film di arti marziali The Raid, e The Raid 2. Questa volta però Evans ha voluto osare con un genere differente e ci troviamo davanti un prodotto completamente nuovo.

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Dickens – L’uomo che inventò il Natale, la recensione

Siamo nel 1843. Lo scrittore britannico Charles Dickens è di rientro a Londa dopo un tour negli Stati Uniti per la presentazione del suo grande successo internazionale Oliver Twist. Il soggiorno negli States non è stato dei più gradevoli e lo scrittore, infatti, non ha delle parole lusinghiere per gli yankee. Ma negli ultimi mesi il suo nome, benché celebre, non è stato sinonimo di successo assicurato e infatti i suoi ultimi lavori dopo Oliver Twist non hanno venduto quanto sperato. Oberato dai debiti e con il suo editore con il fiato sul collo, Dickens sta cercando l’ispirazione per trasformare in un successo il suo prossimo romanzo: ha solo sei settimane per dar vita al suo capolavoro e con il Natale alle porte il processo creativo non ne giova.

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