Archivio tag: Dany Boon

Il caso Josette, la recensione

Non è cosa nota, ma in Francia, tra il tardo Medioevo e l’Età Moderna post-rinascimentale, gli animali potevano essere processati esattamente come gli esseri umani. Ovviamente questo portava quasi sempre a una condanna e alla “facile” risoluzione dei casi, ma questo fatto oggi considerato così bizzarro e grottesco è testimoniato da documenti storici che parlano di buoi e capre accusati, processati e condannati per i più svariati crimini. Proprio da uno spunto così paradossale e grottesco – che potrebbe essere una storia vera, o quasi, come recita la tagline del film – parte il team di sceneggiatori composto da Fred Cavayé, Sarah Kaminsky, Nicolas Slomka e Matthieu Rumani per dar vita a Il caso Josette, la commedia di Fred Cavayé interpretata da uno dei più amati attori comici francesi, Dany Boon.

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Un tirchio quasi perfetto, la recensione

Se sperate di ritrovarvi immersi in una commedia dal taglio semplice e geniale come lo era Giù al Nord, abbassate le aspettative. Un tirchio quasi perfetto (al secolo “RADIN!”, letteralmente “Avaro!”) è un discreta commedia, a tratti troppo furba, che scorre via in maniera elegante e mai volgare, senza purtroppo riuscire ad intaccare molto lo spettatore.

Inutile disquisire su quanto inopportune ed inadeguate siano a volte le traduzioni italiane dei titoli, ma una cosa va chiarita: non ci troviamo davanti al remake di un vecchio film con Adriano Celentano o Lino Banfi, ma alla visione di un prodotto cinematografico nuovo sul quale pesa un titolo dal sapore stantio, al pari di quello che dovrebbe avere la bustina di ketchup  scaduta, luculliano condimento di una cena del protagonista della pellicola.

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Lolo – Giù le mani da mia madre, la recensione

Complesso di Edipo all’ennesima potenza in salsa comica francese, così si potrebbe definire l’ultima pellicola da regista (e sceneggiatrice, insieme a Eugénie Grandval, oltre che interprete) di Julie Delpy, la Celine che insieme a Ethan Hawke ha dato vita alla trilogia dell’amore di Richard Linklater. Presentato in anteprima mondiale al festival di Venezia lo scorso anno e passato successivamente anche a Toronto, Lolo – Giù le mani da mia madre è una commedia brillante che trova i suoi muscoli e il suo cuore nel racconto leggero di diversi stili di vita rivoltati e messi a confronto gli uni con gli altri.

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Supercondriaco, la recensione

Supercondriaco è una commedia fresca e frizzante scritta, diretta e interpretata dall’ormai popolare Dany Boon (Giù al Nord; Niente da Dichiarare), fortunato alfiere della contemporanea commedia d’oltralpe. Lo spunto alla base dell’intreccio, come si evince dal bizzarro neologismo che da il titolo alla pellicola, è l’atteggiamento paranoico che scaturisce dalla patologica e insensata convinzione di essere affetti da ogni malattia possibile e immaginabile. Il protagonista Romain (Boon), quarantenne scapolo e senza figli, è proprio un ipocondriaco nevrotico e insopportabile, instancabile persecutore di Dimitri Zvenka (Kad Merad), suo medico curante.

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