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Questa non e’ una commedia: disponibile in DVD Daitona di Lorenzo Giovenga

L’Italia è il Paese della commedia, il Paese dove si deve per forza ridere sempre e comunque. Ce lo ricordano alcuni dei più grandi capolavori del Nostro cinema e ce lo ricorda anche quel Checco Zalone sbanca-botteghini attualmente nelle sale con Tolo Tolo. In uno scenario come questo, in cui la commedia è tendenzialmente mainstream e tende a fagocitare tutto e tutti, risulta interessante notare che esiste anche un prolifico sottobosco underground in cui si fa tutt’altro tipo di cinema, tutt’altro tipo di commedia. A tal proposito si distingue Daitona, opera prima di Lorenzo Giovenga, approdato nelle sale italiane ad inizio estate sotto il marchio distributivo di Distribuzione Indipendente. Scorretto, sboccato, controcorrente, metacinematografico e più interessato ai meccanismi narrativi americani che a quelli italiani. Tutto questo è Daitona, disponibile da qualche settimana in DVD grazie ai canali distributivi di CG Entertainment.

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Daitona, la recensione

Loris Daitona è un trentenne egocentrico, pigro, sociopatico e con una spocchia che gli causa non pochi problemi nell’intrattenere relazioni umane. Loris Daitona è il peggior esempio di essere umano che si possa immaginare, ma ha un insospettabile passato da romantico scrittore con il grande successo editoriale Ti lovvo, romanzetto teen-rosa scritto all’età di sedici anni. Oggi Loris è in cerca di un nuovo successo, chiestogli a gran voce dal suo editore, ma è l’ispirazione a mancare, ostacolata da una voglia di far nulla ormai epidermica. Noi conosciamo Loris al confuso risveglio nel letto di una ragazza, scacciato in malo modo dalla genitrice che lo sorprende mezzo nudo, sicuramente dopo aver rubato la virtù della figlia. Loris non ha idea di perché sia lì, chi è quella gente e – come nella commedia campione d’incassi Una notte da leoni – deve ricostruire cosa sia accaduto nelle sue ultime 24 ore per decifrare una serie di eventi incomprensibili che stanno accadendo attorno a lui: criminali da strapazzo gli danno la caccia e una misteriosa donna reclama un altrettanto misterioso “Passero rosso”.

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Anna, la recensione

Anna è un film che lascia senza parole nei minuti successivi la sua visione. Dopo averlo finito, si ha come la sensazione che le parole rompano il muro che separa la realtà che noi tutti viviamo, dalla verità delle “fattorie per donne”, poste in Tailandia dove essere femmina significa subire violenze quotidiane. È da qui che parte Charles Olivier Michaud per iniziare con un discorso che di moralistico non ha nulla, perché fortemente legato alla cruda oggettività, alle cose che tutti sappiamo esistere ma che ci ammutoliscono ogni volta che si presentano per quello che effettivamente sono.

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East End, la recensione

Benvenuti ad East End, nuovissimo ed immaginario quartiere situato nella periferia est di Roma.

A East End vive Leo, un bambino intellettuale e saggio, il suo migliore amico Lex, attaccabrighe e romanista sfegato, e Vittorio, il raffinato del gruppo con il sogno nel cassetto di fare l’attore. I tre bambini, compagni di scuola, passano le giornate insieme condividendo sogni e la passione sfrenata per il calcio; ma la loro routine quotidiana sta per essere scossa sia dall’arrivo di Ugo, nuovo compagno di classe con il dono di riuscire a parlare con i morti, che dall’avvicinarsi dell’evento dell’anno, il derby Roma-Lazio che si svolgerà nello stadio Olimpico. Impossibilitati ad andare allo stadio, Leo e Lex, grazie all’aiuto di due singolari gemellini geek, riescono a dirottare il segnale di un satellite militare americano supersegreto per vedere a “scrocco” la partita. Nel frattempo, mentre i servizi segreti americani vanno in confusione durante la caccia al terrorista Al Zabir Muffat a causa del satellite, il fantasma della piccola Domitilla tormenta Ugo nella speranza d’essere aiutata ad ottenere vendetta.

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Wilde Salomé, la recensione

La carriera di Al Pacino regista cinematografico è estremamente coerente nonché controcorrente, così maniacalmente legata al teatro, sua passione da sempre. Il suo esordio, infatti, risalente al 1996, fu con Riccardo III – Un uomo, un Re, reportage del lavoro che c’è stato dietro il suo tentativo di portare al teatro il Riccardo III di Shakespeare. Anche Chinese Coffee, del 2000, è un’operazione meta-teatrale fortemente personale e ora Wilde Salomé replica l’esperienza prendendo come punto di riferimento la Salomé di Oscar Wilde.

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Una domenica notte, la recensione

Antonio Colucci è un sognatore, esattamente come la maggior parte di coloro che in Italia intendono iniziare una carriera in campo cinematografico. Sin da piccolo è cresciuto con il sogno nel cassetto di affermarsi come regista di film dell’orrore e in parte, solo in parte, c’è riuscito, realizzando da giovane un piccolo film che però non ha visto nessuno, essendo uscito solamente in videocassetta per il mercato tedesco. Poi, per Antonio è stato il momento del matrimonio, del figlio, della separazione e la quotidianità lo ha poco a poco confinato nella sua cittadina di provincia, tenendolo lontano da quel suo sogno sempre più difficile da realizzare. Adesso Antonio ha 46 anni e ha deciso di riscattarsi nei confronti della vita. Determinato più che mai a fare il suo film, un horror a basso budget sugli zombie, è pronto davvero a tutto. Rimane solo un “piccolo” problema: trovare i fondi per fare il film.

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Red Krokodil: La droga come metafora di distruzione

Continua senza freni la “spericolata” avventura di Distribuzione Indipendente, etichetta distributiva fuori dal comune e fuori dal coro fondata nel 2011 da Giovanni Costantino con l’intento di creare una realtà “altra” per ciò che riguarda la circuitazione delle opere cinematografiche indipendenti, siano esse d’autore che di genere. Attraverso nuovi spazi (che non comprendono le sole sale cinematografiche) e nuovi metodi di diffusione, Distribuzione Indipendente sta riuscendo a dare visibilità a “piccoli” film, italiani e stranieri, che altrimenti non avrebbero mai avuto possibilità di scontrarsi con l’opinione del “grande” pubblico.

Dopo il grande successo ricevuto con il film Spaghetti Story di Circo De Caro, Distribuzione Indipendente ha presentato alla stampa romana in data 16 Gennaio 2013, presso la Casa del Cinema, il nuovo titolo del suo listino: Red Krokodil, la nuova fatica del visionario performer e regista Domiziano Cristopharo, autore di opere pluripremiate come House of the flesh mannequins e Museum of Wonders e che, con questo suo nuovo film, si impone come uno dei primi autori ad aver trattato in chiave personalissima la tragicità del Krokodil, droga sintetica letale capace di portare alla distruzione fisica di colui che ne fa uso.

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