Archivio tag: festa del cinema di roma 2019
The Vast of Night – L’immensità della notte, la recensione
Quello portato in scena dall’esordiente Andrew Patterson non è ne più ne meno che un esercizio di stile. The Vast of Night nasce dalla voglia di sperimentare, di mescolare e confondere suggestioni provenienti da media differenti e per far ciò sceglie una storia di fantascienza che più classica non si può, omaggiando apertamente l’età gloriosa della fantascienza televisiva, quella di Rod Serling e il suo Ai confini della realtà.
Buio, la recensione
Apocalisse, isolamento domestico. Un mondo che va a rotoli e l’unico modo per sopravvivere è rifugiarsi nella propria abitazione, insieme agli affetti famigliari che, però, non possiamo scegliere.
Questo è un po’ il mood narrativo di Buio, opera prima di Emanuela Rossi, già nota come attrice e ora anche regista e sceneggiatrice.
Presentato nella sezione Panorama Italia di Alice nella città 2019, sezione parallela e autonoma della Festa del Cinema di Roma, Buio è un approccio molto personale al genere fantascientifico con quell’aplomb minimalista che spesso ha premiato questo tipo di operazioni.
Tra documentario e cinema d’avventura: Ailo – Un’avventura tra i ghiacci in DVD
Presentato durante la scorsa edizione della Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella Città, Ailo – Un’avventura tra i ghiacci rappresenta il tentativo da parte del documentarista Guillaume Maidatchevsky di raccontare un animale “poco conosciuto” come la renna all’interno di un film che cerca dal primo fino all’ultimo minuto di rimanere in bilico tra il documentario naturalista e il cinema d’avventura. Ne viene fuori un racconto interessante, sicuramente imperfetto, disponibile gia da qualche settimana in DVD e blu-ray sotto il duplice marchio CG Entertainment e Adler Entertainment.
La sfida delle mogli, la recensione
Dal 25 aprile 2020 su Sky Primafila, Chili, TimVision, Infinity e Rakuten TV, arriva anche in Italia La Sfida delle Mogli (Military Wives), il ritorno sul grande schermo di Peter Cattaneo. L’ultima uscita cinematografica del regista inglese risale al 2008, anno di The Rocker – Il Batterista Nudo, da allora la direzione di vari episodi per tre diverse serie televisive ed un tv movie, Diana and I, nel 2017. Cattaneo che, per forza di cose, viene ricordato per il suo più grande successo, quel Full Monty che nel 1997 sbancò i box office e fece incetta di premi, tra cui un Oscar per la miglior colonna sonora.
Judy, la recensione
Negli Stati Uniti Judy Garland è una celebrità senza eguali nonostante sia ormai scomparsa da 50 anni, un’icona immortale che ha legato il suo nome a più settori dello spettacolo essendosi distinta nel canto, nel ballo e nella recitazione (vincendo un Oscar nel 1940 e poi candidata per altre due volte). Uno status di celebrità che forse non è vissuto allo stesso modo al di fuori dei confini americani, anche se l’interprete del più famoso adattamento de Il mago di Oz e madre di Liza Minnelli ha guadagnato un posto d’onore nell’immaginario di ogni generazione. Inevitabile, dunque, in periodo da biopic compulsivo come quello che stiamo vivendo, che qualcuno scegliesse proprio la grande Judy Garland per raccontarne onori e glorie, ma anche rimpianti e momenti bui.
La Belle Époque, la recensione
Storicamente parlando, con l’espressione “belle époque” possiamo definire quel periodo che va dall’ultimo ventennio dell’800 fino ai primi quindici anni del ‘900, ovvero finché non scoppiasse la Prima Guerra Mondiale, localizzando il centro del un fermento culturale e tecnologico nella capitale francese. Idealizzazione nostalgica di un periodo fiorente per la Parigi dell’epoca, ma anche di altre capitali europee in una manciata di anni in cui l’arte e la scienza avevano notevolmente alzato gli standard di benessere e culturali della classe borghese. Una valutazione retroattiva, ovviamente, coniata quando la povertà e la guerra avevano lasciato molti di quei luoghi in cumuli di macerie, sedati da morte e disperazione.
Hustlers – Le ragazze di Wall Street, la recensione
La crisi finanziaria che investì Wall Street tra il 2007 e il 2008 ha avuto importanti ripercussioni su molti settori che sono stati giudicati “danni collaterali” di quel letale biennio economico. Alcuni settori anche piuttosto insospettabili… perché difficilmente avremmo potuto pensare che la caduta della borsa potesse riflettersi anche sul lavoro delle stripper e sui night club che affollano Manhattan! Ce lo racconta la sceneggiatrice e regista Lorene Scafaria che parte dall’articolo di Jessica Pressler The Hustlers at Scores, pubblicato sul The New York Times nel 2015, per raccontare una storia di emancipazione femminile ed arte di arrangiarsi: Hustlers – Le ragazze di Wall Street.
Motherless Brooklyn – I segreti di una città, la recensione
Artista completo che in veste di attore non vediamo in ruolo di rilievo al cinema dal 2014, quando spalleggiava Michael Keaton in Birdman, Edward Norton ha esordito come regista nel 2000 con Tentazioni d’amore e ora firma la sua seconda opera dietro la macchina da presa, la prima anche come sceneggiatore: Motherless Brooklyn – I segreti di una città.
Lo scopo primario di Norton è omaggiare la detective story classica, quella ha che spopolato su carta stampata tra gli anni ’20 e gli anni ’50 e, tra i ’40 e i ‘50, mieteva successi anche al cinema. Per raggiungere questo obiettivo, curiosamente, l’autore prende un romanzo di Jonathan Lethem che però non si ambienta nella New York di metà Novecento come il film, ma in epoca contemporanea. Dunque, tra Hammett e Chandler, John Huston e Roman Polanski, Edward Norton imbastisce un discorso cinefilo che omaggia il genere noir cercando però di inserire riflessioni personali che sfiorano anche l’attualità.
The Irishman, la recensione
Curiosamente divenuto fenomeno di culto ancor prima della sua uscita, mai film di Martin Scorsese fu più atteso da pubblico e critica da quando esistono i social network quanto The Irishman, l’epoea gangsteristica che il regista di Taxi Driver ha presentato in anteprima italiana alla 14^ edizione della Festa del Cinema di Roma. Prodotto dal colosso dello streaming Netflix dopo aver trovato diverse porte chiuse, Martin Scorsese ha goduto per il suo nuovo film di un budget di 160 milioni di dollari e il pieno controllo creativo dell’opera, compresi ben sei mesi aggiuntivi di post-produzione. Un trattamento di lusso da parte di Netflix che evidentemente ha creduto moltissimo in questo mastodontico progetto, un vero e proprio kolossal dal cast stellare e dalla durata gargantuesca di ben 210 minuti!
Festa del Cinema di Roma: Incontro con John Travolta
Roma, 22 ottobre – John Travolta è uno degli ospiti eccellenti della 14^ edizione della Festa del Cinema di Roma, protagonista di un incontro con il pubblico, in cui ha ripercorso la sua carriera di ecclettico artista e ha presentato il thriller The Fanatic, che sarà ospitato alla kermesse romana il giorno di chiusura come evento speciale. Prima dell’incontro, però, John Travolta è stato al centro di una breve conferenza con la stampa in cui ha anticipato quanto sarebbe accaduto da lì a poche ore con il pubblico. Ecco un breve recap della conferenza stampa.