Archivio tag: Jesse Plemons

Civil War, la recensione del thriller fantapolitico di Alex Garland

The Star-Spangled Banner, ovvero quello che conosciamo comunemente come inno nazionale americano, nel suo primo verso recita:

<<E il rosseggiar dei razzi, e le bombe che scoppiavano in aria mostrarono, nella notte, che la nostra bandiera era ancora là. Di’ dunque, lo stendardo lucente di stelle sventola ancora sul paese degli uomini liberi, e sulla dimora dei coraggiosi?>>

Alex Garland, nel suo Civil War, coglie l’essenza del poemetto scritto da Francis Scott Kay ed eletto a Inno Nazionale da Thomas Woodrow Wilson e la ribalta facendo di quella bandiera a stelle e strisce il simbolo della divisione, dell’oppressione, del disonore in un conflitto bellico immaginario che sembra dannatamente realistico. Così lo stendardo che vediamo sventolare nel film di Garland mantiene le 13 strisce orizzontali, che rappresentano le colonie originarie da cui sono nati gli Stati Uniti, ma le 50 stelle sono pesantemente ridimensionate a sole due, come gli Stati che si fanno portatori della rivolta, Texas e California, ovvero il cosiddetto Fronte Occidentale. 

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Il potere del cane, la recensione

<<Se non puoi vederlo allora non c’è>>.

Una frase sibillina di poche parole per racchiudere un intero universo interiore fatto di drammi irrisolti e traumi mai superati. Questa è la chiave di lettura dell’imperdibile The Power of the Dog della regista neozelandese Jane Campion.

Le parole in questione vengono pronunciate dal protagonista Phil Burbank (un sempre straordinario Benedict Cumberbatch) ovvero un mandriano del Montana che gestisce con buon profitto un ranch insieme al fratello George (Jesse Plemons).

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Valutazione: 8.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Antlers – Spirito insaziabile, la recensione

Ricordate la fiaba di Riccioli d’oro e i tre orsi? Nella versione di Robert Southey, la piccola protagonista riusciva a sfuggire all’ira dei tre orsi e imparava una lezione importante: mai appropriarsi delle cose che appartengono agli altri. È proprio da questa massima, a cui si fa diretto riferimento, che si sviluppa metaforicamente Antlers – Spirito insaziabile, horror sul folklore dei Nativi Americani diretto da Scott Cooper e prodotto da Guillermo del Toro e David S. Goyer.

Siamo in una tranquilla cittadina mineraria dell’Oregon, qui vive Julia Meadows, un’insegnante con un passato traumatico che in seguito ad alcuni difficoltà personali è andata ad abitare con suo fratello Paul, sceriffo del paese. Julia comincia a interessarsi alla vicenda di Lucas Weaver, gracile e introverso studente della sua classe che manifesta comportamenti sospetti e riporta strane cicatrici sul corpo. La vicenda personale di Lucas è anche la chiave di alcuni terrificanti omicidi che si stanno verificando nei boschi che circondano le miniere.

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Valutazione: 7.5/10 (su un totale di 2 voti)
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Jungle Cruise, la recensione

I film possono essere ispirati a storie vere, videogiochi, spessissimo romanzi/racconti e fumetti, giochi da tavola, perfino celebri dipinti… poi qualche volta capita che un film sia ispirato a una giostra. Cioè, proprio un’attrazione specifica di uno specifico luna park! Su quest’ultima particolare categoria si sono specializzati i Walt Disney Studios che potendo usufruire della più grande e famosa catena di parchi tematici al mondo, Disneyland appunto, di tanto in tanto si gettando in progetti cinematografici alquanto singolari. A volte il successo è stato incredibile, come per La maledizione della Prima Luna – Pirati dei Caraibi (2003) che ha dato origine a una vera e propria saga milionaria, più spesso questa foga si è trasformata in flop commerciali, come accaduto con La casa dei fantasmi (2003) interpretato da Eddie Murphy, Tomorrowland – Il mondo di domani (2015) con George Clooney o il misconosciuto Fantasmi da prima pagina – Tower of Terror (1997) con una giovane Kristen Dunst. Ora la Disney ci riprova con Jungle Cruise, più ambiziosa che mai e determinata a replicare il successo di Piarti dei Caraibi, un blockbuster fanta-avventuroso che si ispira all’omonima attrazione presente nei parchi di Orlando, Tokyo e Hong Kong.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Judas and the Black Messiah, la recensione

Judas and the Black Messiah

Il tema razziale negli Stati Uniti del terzo millennio è cruciale. In un’epoca in cui le discriminazioni in base alla razza o al sesso dovrebbero essere ormai il ricordo del passato, appaiono invece più attuali che mai al punto tale che le arti si sono ormai consolidate come veicolo primario per denunciare determinate problematiche, far sentire a più persone possibili la voce di intere comunità che sono state e sono tutt’ora vittime di una mentalità vetusta, cancerogena, debilitante. Tra le arti elette a testimoniare questa visione delle cose il cinema è quella che arriva in maniera più diretta e, di conseguenza, non si contano più i film che affrontano la tematica della “razza” partendo soprattutto dalla Storia, da episodi reali che hanno inciso in maniera particolare nel retaggio culturale di un popolo, di una comunità. Tra i titoli candidati ai Premi Oscar 2021 troviamo diversi film che affrontano questi argomenti utilizzando storie vere, come accade in Judas and the Black Messiah, secondo lungometraggio del newyorkese Shaka King, film candidato a 6 Premi Oscar e già vincitore di un Golden Globe.

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Valutazione: 6.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Game Night – Indovina chi muore stasera?, la recensione

Una carriera tutta in ascesa quella di John Francis Daley e Jonathan Goldstein, sceneggiatori per commedie di successo del calibro di Come ammazzare il capo e vivere felici, passati alla regia di film altrettanto fortunati (Come ti rovino le vacanze), assoldati dai Marvel Studios per trovare la storia giusta a trasportare nell’MCU Spider-Man e ora di nuovo dietro la macchina da presa con Game Night – Indovina chi muore stasera?, forsennata commedia d’azione che parte dai giochi di ruolo e si trasforma in una rielaborazione di The Game di David Fincher.

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Valutazione: 7.0/10 (su un totale di 1 voto)
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Black Mass: ecco il look di Johnny Depp!

Johnny Depp è il protagonista di Black Mass, biopic, le cui riprese sono iniziate a Boston, sul criminale statunitense James Joseph “Whitey” Bulger Jr., secondo uomo più ricercato dall’F.B.I. dopo Osama Bin Laden. In calce, vi presentiamo le prime immagini di Depp, che sfoggia un look decisamente insolito… in sovrappeso e con un’evidente stempiatura!

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